One Blackfriars

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One Blackfriars
One Blackfriars, The Shard e South Bank Tower visti dal Waterloo Bridge
Localizzazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
LocalitàLondra
Indirizzo1 di Blackfriars Road
Coordinate51°30′27.95″N 0°06′18.18″W / 51.507764°N 0.105051°W51.507764; -0.105051
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione2013 - 2018
Usocondominio, negozi
Altezza170
Piani50
Realizzazione
ArchitettoIan Simpson
IngegnereWSP Group

One Blackfriars è un complesso edilizio a uso misto al n. 1 di Blackfriars Road a Bankside, Londra. È informalmente noto come The Vase o The Boomerang per la sua forma.

È costituito da una torre di 50 piani con un'altezza massima di 170 metri e da due corpi di fabbrica minori rispettivamente di sei e quattro piani.[1] Comprende appartamenti residenziali, un hotel e negozi per la vendita al dettaglio. Inoltre, verrà creato un nuovo spazio pubblico. Il sito era precedentemente occupato dalla sede del supermercato Sainsbury's.

Progettazione[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente promossa dalla Beetham Organization, la torre era stata progettata per un'altezza di 225 metri con 68 piani,[2] ma alla fine è stata ridimensionata dopo le preoccupazioni per il suo impatto sul resto della città. Il 30 ottobre 2006 è stata presentata una domanda di costruzione rivista per una torre alta 163 metri con 49 piani.[3] Sebbene meno alta di 57 metri rispetto al primo progetto, sarebbe stata ancora uno degli edifici più alti della città, simile in altezza al Gherkin e alla Tower 42 nella City di Londra. Secondo l'architetto Ian Simpson, la forma insolita dell'edificio è stata ispirata dal classico vaso di vetro Lansetti di Timo Sarpaneva[4]

Ai due piani sommitali doveva essere costruita una galleria di osservazione pubblica che offrisse viste panoramiche sulla capitale. Il piano originale prevedeva un hotel a 5 stelle e appartamenti di lusso, ognuno con la propria zona d'inverno interna. Tuttavia, erano inclusi anche alcuni appartamenti a prezzi accessibili, come parte del progetto, in un edificio separato in Rennie Street.

Nonostante una serie di obiezioni, da parte dell'English Heritage, del Royal Parks, del Lambeth Council, del Westminster City Council, di residenti locali e consiglieri di rione, la costruzione della torre venne autorizzata dal Southwark Council il 24 luglio 2007.[5][6][7] Il sindaco di Londra era favorevole e il consiglio di Lambeth voleva 180.615 sterline a titolo di risarcimento. Nel marzo 2008, la torre è stata sottoposta ad un'inchiesta pubblica dal Segretario di Stato Hazel Blears. Dopo l'inchiesta, Blears ha annunciato di aver approvato la raccomandazione dell'ispettore della pianificazione, John Gray, secondo la quale entrambi i progetti avrebbero dovuto ricevere il permesso di costruzione.[8]

Cambio di proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre 2010 il progetto è stato posto in amministrazione controllata dalla Royal Bank of Scotland a seguito di un'interruzione delle relazioni nella partnership del progetto.[9] Il sito è stato acquistato dalla consociata St. George di Berkeley Group nell'ottobre 2011, portando alla rinnovata aspettativa che la torre sarebbe stata costruita.[10]

Nel gennaio 2013 è stato annunciato che l'edificio sarebbe andato avanti e sarebbe stato costruito con alcune revisioni minori.[11]

Seconda domanda di costruzione e progettazione[modifica | modifica wikitesto]

One Blackfriars in costruzione ad aprile 2017

Nel maggio 2012 St George ha presentato una nuova domanda di costruzione per la realizzazione di tre edifici: una torre di 50 piani, praticamente identica alla domanda originale, insieme a un edificio di 6 piani (The Rennie Street Building) e un edificio di 4 piani (The Podium Building). La domanda è stata accolta nell'ottobre 2012.[1]

La torre offre 274 appartamenti privati, tuttavia la sala panoramica al 32º piano ha ricevuto critiche diffuse poiché la proprietà ha, di fatto, revocato la promessa di accesso pubblico, quando in realtà richiede 50 sterline a visita e 30 sterline all'ora per aziende e residenti solo nel codice postale locale. I critici hanno sottolineato che l'area di osservazione pubblica è stata la ragione fondamentale per cui il consiglio aveva permesso lo sviluppo senza edilizia popolare. Il consiglio si è rifiutato di rilasciare le informazioni in relazione a tali transazioni.

Il numero degli appartamenti comprende 13 monolocali, 78 bilocali, 120 trilocali, 56 appartamenti con tre camere da letto, 6 quadrilocali e 1 triplex.[12] L'Affordable SPD del Southwark Council afferma che gli alloggi a prezzi accessibili negli sviluppi applicabili dovrebbero essere situati nel sito di sviluppo o eccezionalmente fuori sito o, altrimenti, dovrebbe essere pagato un importo sostitutivo.[13] Southwark ha accettato le spiegazioni del richiedente, sul motivo per cui sarebbe stato appropriato un pagamento sostitutivo, il cui valore è stato concordato in 29 milioni di sterline. Il costo per lo sviluppatore della fornitura della sala di osservazione pubblica è stato calcolato in 5,5 milioni di sterline (basato sulle entrate mancate sulla superficie persa per due appartamenti di medie dimensioni).[12]

Costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 è stato costruito un edificio commerciale a un piano nell'angolo nord-est del sito e dovrebbe essere utilizzato per un anno.[14] A partire da ottobre 2013 è in costruzione un edificio commerciale di tre piani nell'angolo sud-orientale del sito, che resterà in piedi per cinque anni, mentre il resto degli edifici sarà completato. La cerimonia di posa della prima pietra si è svolta nell'ottobre 2013. La costruzione è stata completata nella primavera del 2017 e poi finita definitivamente nel 2018.[14][15]

Marketing[modifica | modifica wikitesto]

Vista da The Shard

Nel gennaio 2015 un video di vendita e marketing per il complesso è stato rapidamente ridicolizzato sui social media e riportato dai media professionali[16] ed è stato prontamente ritirato.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Southwark Council - Planning applications, su planningonline.southwark.gov.uk, Southwark Council. URL consultato il 17 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
  2. ^ Beetham reveals detailed Blackfriars Road tower plans, su london-se1.co.uk, London SE1, 15 settembre 2005. URL consultato il 19 settembre 2013.
  3. ^ Southwark Council - Planning applications, su planningonline.southwark.gov.uk, Southwark Council. URL consultato il 16 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
  4. ^ Kalin, K.: Mainostoimiston 15-vuotias lähettityttö huomasi, että Suomi-designin suuri nimi seuraa häntä: Marjatta Sarpaneva kertoo poikkeuksellisella intensiteetillä elämästä muotoilun sisäpiirissä.
  5. ^ Beetham Tower wins go-ahead from Southwark, su london-se1.co.uk, London SE1 Community Website, 25 luglio 2007. URL consultato il 19 settembre 2013.
  6. ^ Beetham London Recommended For Approval, su skyscrapernews.com, 17 luglio 2007. URL consultato il 18 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2021).
  7. ^ Planning report (PDF), su southwark.gov.uk, Southwark. URL consultato il 18 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  8. ^ Blackfriars decision (PDF), su london-se1.co.uk, london-se1, 25 marzo 2009.
  9. ^ Skyscraper News Archiviato il 18 dicembre 2021 in Internet Archive., Beetham Race To Save Tower Plans, 24 marzo 2011
  10. ^ Berkeley Wins Beetham Boomerang Bid, su skyscrapernews.com, 21 ottobre 2011. URL consultato il 18 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2020).
  11. ^ One Blackfriars Soon To Rise - Article #3225, su skyscrapernews.com, 17 gennaio 2014. URL consultato il 22 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
  12. ^ a b Southwark Council - Planning applications, su planningonline.southwark.gov.uk, Southwark Council. URL consultato il 6 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
  13. ^ Affordable housing SPD, su southwark.gov.uk, Southwark Council. URL consultato il 6 novembre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2013).
  14. ^ a b Southwark Council - Planning applications, su planningonline.southwark.gov.uk, Southwark Council. URL consultato il 17 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
  15. ^ Development in Bankside and London Bridge - 1 Blackfriars, su betterbankside.co.uk, Better Bankside. URL consultato il 19 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
  16. ^ 'The creepiest thing you will ever see': luxury London flat advert ridiculed by viewers, su standard.co.uk, London Evening Standard, 9 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2015.
  17. ^ Bizarre 'One BlackFriars' luxury London development ad invokes Twitter mockery, su thedrum.com, The Drum, 9 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]