Onésimo Cepeda Silva

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Onésimo Cepeda Silva
vescovo della Chiesa cattolica
Scio enim cui credidi
 
Incarichi ricopertiVescovo di Ecatepec (1995-2012)
 
Nato25 marzo 1937 a Città del Messico
Ordinato presbitero28 ottobre 1970 dal vescovo Sergio Méndez Arceo
Nominato vescovo28 giugno 1995 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo12 agosto 1995 dall'arcivescovo Girolamo Prigione
Deceduto31 gennaio 2022 (84 anni) a Città del Messico
 

Onésimo Cepeda Silva (Città del Messico, 25 marzo 1937Città del Messico, 31 gennaio 2022) è stato un vescovo cattolico messicano.

Onésimo Cepeda Silva nacque a Città del Messico il 25 marzo 1937.[1]

Formazione e ministero sacerdotale

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Studiò giurisprudenza all'Università nazionale autonoma del Messico a Città del Messico dal 1956 al 1960 e conseguì la laurea con una tesi intitolata El Estado y la aviación civil.[2] Proseguì gli studi di filosofia nel seminario dell'Istituto di Santa Maria di Guadalupe per le missioni estere dal 1961 al 1964 e di teologia all'Università di Friburgo dal 1966 al 1970 ottenendo la licenza in teologia.[1]

Inizialmente lavorò come banchiere e agente di cambio e fu il più giovane direttore generale di private banking del Messico. Nel 1964 incontrò l'imprenditore Carlos Slim Helú e insieme fondarono Inversora Bursátil, S.A. de C.V., Casa de Bolsa, poi divenuta Inbursa Financiero. Cepeda lavorò anche con Roberto Hernández Ramírez, amministratore delegato di Grupo Financiero Banamex e successivamente membro del consiglio di Banamex Citigroup, di Ingenieros Civiles Asociados (ICA) e di Televisa, tra le altre società.[3]

Il 28 ottobre 1970 fu ordinato presbitero per la diocesi di Cuernavaca da monsignor Sergio Méndez Arceo. In seguito fu vicario cooperatore a Huitzilac dal 1970; incaricato delle relazioni ufficiali tra Chiesa e Stato dal 1971 al 1975; parroco di Sant'Antonio e Santa Maria dal 1972; economo diocesano dal 1976 al 1978; parroco di Santa Caterina dal 1976 al 1995; membro dell'équipe pastorale nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo dal 1978; assistente ecclesiastico nazionale dello stesso dal 1979 al 1992; segretario cancelliere della diocesi di Cuernavaca dal 1983 al 1987; direttore spirituale del seminario di Cuernavaca; vice-rettore del seminario conciliare "San Giuseppe" di Cuernavaca dal 1987; arciprete di Tlaltenango dal 1988 e fondatore e primo rettore del seminario conciliare maggiore "San Giuseppe" di Cuernavaca dal 1989.[1]

Fu anche professore di teologia in diversi istituti, membro del collegio dei consultori e del consiglio presbiterale e presidente dello stesso dal 1973.[1]

Svolse il servizio di predicatore del Rinnovamento nello Spirito Santo in America, Europa e Asia. Tra il 1985 e il 1986 registrò il programma di telepredicazione Luz de Jesús che venne trasmesso in 480 canali televisivi degli Stati Uniti d'America.[1]

L'11 luglio 1994 papa Giovanni Paolo II lo nominò protonotario apostolico soprannumerario.[1][4]

Ministero episcopale

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Il 28 giugno 1995 papa Giovanni Paolo II lo nominò primo vescovo della nuova diocesi di Ecatepec.[1][5] Ricevette l'ordinazione episcopale il 12 agosto successivo di fronte alla cattedrale di San Cristoforo a Ecatepec de Morelos dall'arcivescovo Girolamo Prigione, nunzio apostolico in Messico, co-consacranti l'arcivescovo metropolita di Tlalnepantla Manuel Pérez-Gil y González e il vescovo di Cuernavaca Luis Reynoso Cervantes.[1]

Monsignor Cepeda fu sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione sin dall'inizio del suo episcopato grazie ai buoni rapporti con le principali figure economiche e politiche del paese. Oltre allo spagnolo, parlava inglese, francese, italiano e tedesco.[1]

Nel settembre del 2005 compì la visita ad limina.

L'8 novembre 2010 fu accusato di frode e riciclaggio di denaro. Venne ritenuto responsabile di aver utilizzato una cambiale per ottenere 42 dipinti di artisti locali e stranieri che appartenevano a Olga Azcarraga, appartenente alla famiglia di imprenditori Azcarraga, morta nel 2003. Monsignor Cepeda affermò che i dipinti erano stati messi a disposizione per uso caritatevole attraverso una cambiale con lo scopo di utilizzarli per progetti che affrontavano la povertà, le malattie e il sostegno ai sacerdoti e ai seminaristi e ai giovani nelle aree rurali del Paese. Secondo la stampa, il retroscena delle accuse erano le controversie sull'eredità tra la famiglia Azcarraga. I dipinti di José Clemente Orozco, Diego Rivera, Rufino Tamayo, Frida Kahlo, Marc Chagall, Francisco de Goya e altri autori valevano 130 milioni di dollari. Cepeda cedette il governo della diocesi fino al chiarimento della vicenda al vicario generale Blas Flores Montes.[6][7][8]

Il 7 maggio 2012 papa Benedetto XVI accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età.[1][9]

In occasione delle elezioni parlamentari del 2021, monsignor Cepeda tentò di candidarsi all'ufficio di deputato del collegio plurinominale del distretto locale 21 con capo a Ecatepec de Morelos, per il partito di recente creazione Forza per il Messico. La sua richiesta sollevò polemiche poiché monsignor Cepeda era ancora elencato come ministro del culto dalla Conferenza dell'episcopato messicano (CEM) nel Direttorio dei ministri del culto della Direzione generale degli affari religiosi del Ministero dell'Interno. Il presidente nazionale di Forza per il Messico, Gerardo Islas, precisò che non era ancora stato candidato, perché prima lui e i suoi collaboratori avrebbero dovuto fare un'analisi giuridica per sapere se potesse candidarsi o meno a cariche pubbliche, anche perché monsignor Cepeda si era già ritirato dalla guida della diocesi. Monsignor Cepeda, rinunciò alla sua candidatura all'inizio di aprile. In un'intervista a Milenio Televisión affermò che il nunzio apostolico lo aveva informato di non potersi candidare alle elezioni in quanto rischiava di "perdere l'episcopato". Decise di rinunciare, considerando che "essere sacerdote è molto più importante che essere deputato".[10]

In seno alla Conferenza dell'episcopato messicano fu presidente della commissione per le comunicazioni sociali dal 1997 al 2000 e dal 2000 al 2003; membro del consiglio giuridico dal 2000 al 2003 e rappresentante supplente della provincia ecclesiastica di Tlalnepantla dal 2006 al 2009 e dal 2009 al 2012.[1]

Già affetto da una malattia degenerativa, all'inizio di gennaio del 2022 venne ricoverato in un ospedale di Città del Messico per COVID-19. Morì alle 22:50 del 31 gennaio per complicazioni della malattia.[11][12][13][14][15][16] La salma venne quindi cremata nel crematorio del Panteón Francés de la Piedad di Città del Messico.[17] Le ceneri vennero quindi traslate nella cattedrale del Sacro Cuore a Ecatepec de Morelos.[18] Dopo nove giorni di messe quotidiane in suffragio, le esequie solenni si tennero l'11 febbraio alle ore 12 nella cattedrale e furono presiedute da monsignor Óscar Roberto Domínguez Couttolenc, vescovo di Ecatepec. Al termine del rito le ceneri furono tumulate nella cappella della cripta dello stesso edificio.[17][19][20]

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ a b c d e f g h i j k (ES) Comunicato della Conferenza dell'episcopato messicano, su facebook.com, 1º febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  2. ^ (ES) Enrique Hernández, La industria de la aviación y su derecho, la pasión de Onésimo Cepeda, in Forbes, 2 febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  3. ^ (ES) Onesimo Cepeda, in El Economista. URL consultato il 25 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2016).
  4. ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXXVI, 1994, p. 1014. URL consultato il 25 aprile 2022.
  5. ^ (LA) Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXXVII, Tipografia vaticana, 1995, p. 730. URL consultato il 25 aprile 2022.
  6. ^ (ES) Dan de alta del hospital al obispo de Ecatepec, Onesimo Cepeda, su cronica.com.mx, 24 novembre 2010. URL consultato il 25 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2016).
  7. ^ (ES) Investiga PGJDF desaparición de cuadros, in El Universal, 30 agosto 2004. URL consultato il 25 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2004).
  8. ^ (ES) Acusan de fraude a Onésimo Cepeda, su informador.com.mx, 27 aprile 2010. URL consultato il 25 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  9. ^ Rinuncia del Vescovo di Ecatepec (Messico), in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 7 maggio 2012. URL consultato il 25 aprile 2022.
  10. ^ (ES) Micaela Varela, El obispo emérito de Ecatepec renuncia a su candidatura para no perder el título, in El País, 5 aprile 2021. URL consultato il 25 aprile 2022.
  11. ^ (ES) Comunicato della Conferenza dell'episcopato messicano, su facebook.com, 31 gennaio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  12. ^ (ES) Manuel López, Onésimo Cepeda, obispo emerito in Ecatepec, murio, in La Silla Rota, 31 gennaio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  13. ^ (ES) AMLO externa su pésame por la muerte de Onésimo Cepeda, in Diario de Xalapa, 1º febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  14. ^ (ES) Murió Onésimo Cepeda, obispo emérito de Ecatepec, su infobae.com, 1º febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  15. ^ Coronavirus Covid-19: Messico, morto mons. Silva Cepeda, vescovo emerito di Ecatepec, su agensir.it, 1º febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  16. ^ Lutto nell'episcopato, in L'Osservatore Romano, 2 febbraio 2022, p. 7. URL consultato il 25 aprile 2022.
  17. ^ a b (ES) Fernando Solís, Depositan en la Catedral de Ecatepec las cenizas del Obispo Onésimo Cepeda, in El Sol de Toluca, 11 febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  18. ^ (ES) Carolina Gómez Mena, Velan cenizas de Onésimo Cepeda en el panteón Francés San Joaquín, in La Jornada, 2 febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  19. ^ (ES) Ernsto Méndez, 'Era aguerrido y folklórico', recuerdan a Onésimo Cepeda en funeral, in Excelsior, 2 febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.
  20. ^ (ES) Diócesis de Ecatepec, Registrazione delle esequie di monsignor Onésimo Cepeda Silva, su facebook.com, 11 febbraio 2022. URL consultato il 25 aprile 2022.

Collegamenti esterni

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Predecessore Vescovo di Ecatepec Successore
- 28 giugno 1995 - 7 maggio 2012 Óscar Roberto Domínguez Couttolenc, M.G.
Controllo di autoritàVIAF (EN307330431 · SBN CFIV183808