Oglerio di Lucedio
Beato Oglerio di Lucedio | |
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Sacerdote e monaco | |
Nascita | 1136 |
Morte | 1214 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 8 aprile 1875 da papa Pio IX |
Oglerio (Trino, 1136 – Lucedio, 10 settembre 1214) fu un sacerdote e monaco cistercense dichiarato beato della Chiesa cattolica.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1205 fu nominato abate dell'abbazia cistercense di Santa Maria di Lucedio e fu seguace di San Bernardo di Chiaravalle. Egli volle che la Regola fosse osservata scrupolosamente dai monaci, con irreprensibile condotta e purezza di vita, obbedienza, fraterna carità e meditazione.
Fece da mediatore e paciere in numerose controversie del suo tempo: a Tortona, Genova, Milano, Casale Monferrato e Vercelli. Ricoprì un ruolo importante nelle alterne vicende che videro interessata la città di Trino, che all'epoca era un'importante e contesa signoria.
Morì nel 1214 e fu seppellito nel monastero di Lucedio.
Di questo beato sono fortunatamente giunti fino a noi il Tractatus in laudibus Sanctae Dei Genitrix, un trattato mariano rivolto soprattutto alle monache, un'Expositio super Evangelium in Coena Domini, una raccolta tredici omelie sull'Eucaristia, che traggono fondamento dai capitoli XIII - XV del Vangelo secondo Giovanni.
Culto[modifica | modifica wikitesto]
L'iconografia del beato spesso cita l'episodio secondo cui avrebbe allontanato da una città ligure alcuni spiriti maligni; anche nel martirologio cistercense è ricordato come “terrore degli spiriti immondi”.
Le reliquie del beato furono traslate nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Trino il 9 settembre 1792. Papa Pio IX, l'8 aprile 1875, ne confermò il culto.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Piero Bargellini, Mille santi del giorno , Firenze, Vallecchi Editore, 1977
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Oglerio di Lucedio, in Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Oglerio di Lucedio, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.