Offensiva di primavera (1941)
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Offensiva di primavera parte della campagna italiana di Grecia, parte della campagna dei Balcani seconda guerra mondiale | |||
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Data | dal 9 al 16 Marzo 1941 | ||
Luogo | Albania, sudest di Berat | ||
Esito | Vittoria greca | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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L'offensiva italiana di primavera (anche conosciuta come "operazione Primavera") fu un'offensiva della campagna italiana di Grecia durata dal 9 al 16 marzo 1941. L'offensiva fu l'ultimo tentativo italiano di sconfiggere l'esercito greco, che era già penetrato profondamente nell'Albania Italiana; l'inizio delle ostilità fu supervisionato personalmente da Benito Mussolini arrivato a Tirana il 2 marzo 1941 ma finì una settimana dopo con un completo fallimento.
L'attacco scattò il 9 marzo, dopo un bombardamento intensivo delle postazioni greche da parte dell'artiglieria italiana, condotto da undici divisioni di fanteria e dalla "Centauro". L'attacco fu condotto principalmente contro le 1° ,2°, 5°, 11°, 15°, 17° divisioni greche nell'area tra i fiumi Osum e Vojussa, dominata dalla catena montuosa del Trebeshines. Il 14 marzo il generale Ugo Cavallero si rese conto che l'offensiva era destinata al fallimento e avvisò Mussolini di sospendere gli attacchi.
I maggiori scontri avvennero sulla cima 731 (assalita dai soldati italiani almeno 18 volte) consacrata dagli italiani che vi eressero un monumento ai loro numerosi caduti.