Ochrotomys nuttalli

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Topo dorato
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Neotominae
Genere Ochrotomys
Specie O.nuttalli
Nomenclatura binomiale
Ochrotomys nuttalli
Harlan, 1832
Sinonimi

P.n.lewisi

Areale

     O.n.nuttalli

     O.n.aureolus

     O.n.flammeus

     O.n.floridanus

     O.n.lisae

Il topo dorato (Ochrotomys nuttalli Harlan, 1832) è un roditore della famiglia dei Cricetidi, unica specie del genere Ochrotomys (Osgood, 1909), diffuso negli Stati Uniti d'America.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 66 e 89 mm, la lunghezza della coda tra 67 e 85 mm, la lunghezza del piede tra 17 e 19 mm, la lunghezza delle orecchie tra 15 e 16 mm e un peso fino a 27 g.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta le arcate zigomatiche sottili e parallele che gli donano un aspetto rettangolare visto dall'alto, una scatola cranica rigonfia, le ossa nasali corte e compresse posteriormente e i fori palatali lunghi e larghi. I molari hanno la corona bassa, la superficie occlusiva dei primi molari è formata da cinque lobi disposti alternativamente mentre i secondi ne hanno quattro.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è estremamente densa e soffice. Il colore delle parti dorsali varia dal dorato al fulvastro, mentre le parti ventrali e le zampe sono bianche o color crema. Le piante dei piedi sono provviste di sei tubercoli più uno rudimentale adiacente a quello posto alla base del quinto dito. I giovani sono più grigiastri. Le orecchie sono grandi, rotonde e dorate. La coda è più corta della testa e del corpo, è cosparsa di pochi peli, è scura sopra e chiara sotto e presenta l'estremità prensile. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali e un paio inguinali.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie arboricola e notturna. Costruisce nidi sferici, fatti di foglie spezzettate e fibre talvolta combinate con peli animali, piume di uccello e pezzi di corteccia, con una piccola entrata su di un lato. Ogni individuo costruisce più nidi all'interno del suo territorio e può condividerlo con altri consimili, fino ad un numero di otto.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi, bacche, nocciole, frutta, foglie e talvolta di insetti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce durante tutto l'anno con picchi in primavera ed autunno. Danno alla luce 1-4 piccoli alla volta più volte l'anno dopo una gestazione di 25-30 giorni. Le nidiate nate in autunno tendono ad essere più grandi rispetto a quelle nate in primavera. Alla nascita sono privi di pelo, rosati e indifesi. La peluria appare al quinto giorno e gli occhi si aprono al tredicesimo giorno. Vengono svezzati dopo quattro settimane di vita. Raggiungono la maturità sessuale dopo due mesi di età. L'aspettativa di vita in natura non supera i due anni e mezzo mentre in cattività raggiungono i 5-6 anni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella parte sud-orientale degli Stati Uniti d'America.

Vive nelle foreste pianeggianti e nelle pinete con forte presenza di piante rampicanti e denso sottobosco.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 5 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che è ampiamente diffuso, relativamente comune, presente in diverse aree protette e non è in atto nessuna grave minaccia, classifica O.nuttalli come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Linzey, A.V. & NatureServe (Hammerson, G.) 2008., Ochrotomys nuttalli, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Ochrotomys nuttalli, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Reid, 2006.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • E.R.Hall, The Mammals of North America, The Blackburn Press; 2nd edition, 1981. ISBN 978-1930665354
  • Reid FA, A Field guide to Mammals of North America north of Mexico: Fourth Edition, Houghton Mifflin Company, 2006. ISBN 978-0-395-93596-5.
  • Roland W.Kays & Don E.Wilson, Mammals of North America: (Second Edition), Princeton University Press, 2009. ISBN 9780691140926

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