Occupazione della Grecia da parte delle potenze dell'Asse
![]() |
Le zone di occupazione dell'Asse in Grecia:
Italiana
Tedesca
Bulgara
|
L'occupazione della Grecia da parte delle potenze dell'Asse (in lingua greca Η Κατοχή, I Katochi, che significa "L'occupazione") ebbe inizio nell'aprile del 1941 a seguito degli eventi dell'operazione Marita, quando le forze armate della Germania nazista invasero i Balcani assoggettando in rapida successione il Regno di Jugoslavia e il Regno di Grecia[1]. La Grecia continentale fu divisa quindi tra Germania, Italia e Bulgaria, con l'Italia che occupò la maggior parte del paese. Le forze tedesche occuparono le aree strategicamente più importanti di Atene, Salonicco, la Macedonia centrale e diverse isole dell'Egeo, tra cui la maggior parte di Creta; i tedeschi occuparono anche Florina, rivendicata sia dall'Italia che dalla Bulgaria[2]. La Bulgaria ottenne la Tracia e, in seguito, la Macedonia orientale.
L'occupazione della Grecia continentale ebbe termine nell'ottobre 1944, quando le forze tedesche evacuarono il paese sotto i colpi delle offensive degli Alleati; Creta e le isole dell'Egeo rimasero tuttavia sotto occupazione tedesca fino alla fine della seconda guerra mondiale in Europa nel maggio 1945.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Heinz A. Richter, Ê italogermanikê epíthesê enantíon tês Elládos, 3rd ed, Gkobóstês, 1998, ISBN 960-270-789-5, OCLC 222696862. URL consultato il 30 agosto 2022.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85057103 · J9U (EN, HE) 987007540815105171 |
---|