OVP

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Officine Villar Perosa (OVP) Mod. 1918
TipoMitra
OrigineBandiera dell'Italia Italia
Impiego
UtilizzatoriRegio Esercito
ConflittiPrima guerra mondiale, Seconda guerra mondiale
Produzione
ProgettistaCol. Abiel Bethel Revelli
Descrizione
Peso3,6 kg
Lunghezza902 mm
Lunghezza canna279 mm
Calibro9 mm
Munizioni9 × 19 mm Glisenti
Azionamentomassa battente
Cadenza di tiro900 colpi/min
Velocità alla volata~365m/s
AlimentazioneCaricatore bifilare rimovibile da 25 colpi
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Il Villar Perosa Mod.1918 o OVP è un mitra italiano prodotto dalle Officine Villar Perosa del Gruppo FIAT.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 1916, il colonnello del Regio Esercito Abiel Bethel Revelli, ideatore della pistola mitragliatrice Villar Perosa, sviluppò per conto del Servizio Aeronautico due prototipi del moschetto automatico OVP ai quali seguiranno 500 esemplari. A guerra ormai finita, la produzione si attestò su poche centinaia di esemplari. Verrà usata nella Guerra d'Etiopia e, a fianco del più moderno MAB 38, sul fronte dell'Africa Orientale fino alla sua caduta nel 1941. L'idea di separare le canne e montarle sull'affusto da fucile risultò essere in definitiva la strada vincente: nel 1918 la Beretta[1], con il giovane ing. Tullio Marengoni, sviluppò il Moschetto Automatico Beretta Mod.1918, montando il sistema canna-culatta della Villar Perosa sulla cassa del Carcano Mod. 91.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

L'OVP nacque dall'esigenza di trasformare la Villar Perosa Mod.15, una mitragliatrice leggera binata con impugnatura a manopola, in un'arma d'assalto individuale e fu quindi la prima pistola mitragliatrice della storia. L'arma fu ottenuta da una canna e relativa culatta della Villar Perosa Mod.15 montata su una cassa moschetto in legno, con un grilletto tradizionale invece della leva di sparo a farfalla. Prodotta inizialmente in versione solo automatico, in seguito vennero montati due grilletti, quello posteriore per il colpo singolo in semiauto e quello anteriore per la raffica libera. L'armamento avveniva arretrando una ghiera zigrinata posta intorno al fusto. Il sistema di chiusura è labile a massa battente con molla di ritorno e ritardo di apertura: una camma sull'otturatore, scorrendo in una traccia fresata nel castello, imprime all'otturatore stesso in chiusura una rotazione di 45°; al momento dello sparo, l'arretramento dell'otturatore è rallentato di un tempuscolo dalla rotazione obbligata impressa dallo scorrimento della camma nella traccia. A causa della bocchetta di alimentazione posizionata superiormente e della presenza quindi del caricatore da 25 colpi (con fenestratura verticale per colpi residui) sul dorso dell'arma, gli organi di mira sono posizionati disassati sulla sinistra.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Beretta concorreva già alla produzione delle canne della Villar Perosa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Italian Arditi: Elite Assault Troops 1917-20 di Angelo L. Pirocchi
  • The World's First Sub-Gun di Philip Schreir

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