F.C. S.S. Nola 1925

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S.S. Nola 1925
Calcio
Bruniani, Gigliati
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
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Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, nero
Simboli Lepre
Dati societari
Città Nola
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Eccellenza
Fondazione 1925
Scioglimento1996
Rifondazione1996
Scioglimento2013
Rifondazione2014
Presidente Bandiera dell'Italia Giuseppe Langella
Allenatore Bandiera dell'Italia Karel Zeman
Stadio Sporting Club
(1.296 posti)
Sito web nolacalcio.com
Palmarès
Trofei nazionali 1 Coppa Italia Dilettanti
Si invita a seguire il modello di voce

L'F.C. S.S. Nola 1925, conosciuta semplicemente con il nome di Nola, è una società calcistica italiana con sede a Nola. Milita in Eccellenza, quinto livello del campionato italiano di calcio.

Ha conosciuto il suo apice nella prima metà degli anni novanta, soprattutto con il settore giovanile (che conquistò lo Scudetto Berretti nel 1993-94 e Allievi nel 1995-96); la prima squadra raggiunse il sesto posto in Serie C1 nella stagione 1994-95, sfiorando i play-off. È stata dichiarata fallita nell'estate del 1996.

Da allora quattro diverse società ne hanno raccolto l'eredità (per altro solo ufficiosamente, non essendoci continuità con la vecchia società). La prima rifondazione è avvenuta nel 1996 con la società Nuova Virtus che, nel corso di 7 anni di attività e attraverso vari cambi di denominazione, ha militato per cinque anni in Eccellenza e per due in Serie D, conquistando, tra l'altro, la Coppa Italia Dilettanti nel 2001.

Dopo la vendita del titolo alla Juve Stabia nel 2002, nel mese di agosto dello stesso anno, da un gruppo di tifosi, fu fondato lo Sporting Nola che venne iscritto al campionato di Terza Categoria. Nel 2004 è stata fondata un'altra società, la Boys Nola (in seguito rinominata Atletico Nola) che, partendo dalla Seconda Categoria, è arrivata in tre anni all'Eccellenza, per poi vincere tale campionato nella stagione 2009-10. Dopo una fallimentare stagione di Serie D, il titolo di questa società è stato venduto ad un club di San Giorgio a Cremano nell'estate del 2011.

Nella stagione 2011-12 la prima squadra di Nola, il Nuvla San Felice, è stata fondata nel giugno del 2011 con la fusione tra la Capriatese e una scuola calcio di San Felice a Cancello. L'anno seguente viene fondata la Real SM Hyria Nola, società che ha acquistato il titolo della Turris, che nella stagione 2012-2013 ha disputato il campionato di Serie D.

Dopo l'ennesimo spostamento del titolo sportivo (questa volta a Vico Equense), nel 2013-2014 lo Sporting Nola (nel frattempo promosso in Promozione) ritorna ad essere la prima squadra e nel 2014, cambia denominazione tornando alla storico nome di "S.S. Nola 1925"[1]. Cinque anni più tardi, grazie all'acquisto (per fusione) del titolo sportivo del Savoia il club si iscrive al campionato di Serie D col nome di "F.C. S.S. Nola 1925"[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Nola F.B.C. 1927-1928 campione campano U.L.I.C. prima della finalissima meridionale di Palermo.

La prima fondazione avvenne nel 1925 come F.B.C. Nola (Foot Ball Club). Poi dagli anni '70 assume la denominazione di U.S. Nola (Unione Sportiva), e infine negli anni del professionismo 1990 - 1996 modifica definitivamente il nome in S.S. Nola (Società Sportiva) e terminò con il fallimento nel 1996; la prima rifondazione (con i nomi di Calcio Virtus Nola 1925, Sanità Nola e Comprensorio Nola) risale al 1996 con l'acquisto di un titolo di Eccellenza e terminò nel 2002 con la vendita del titolo sportivo alla Juve Stabia.

La seconda rifondazione con il nome di Sporting Nola avviene nel 2002, con partenza in Terza Categoria (oggi il club milita in [Serie D]).

La terza rifondazione (con i nomi di Boys Nola e Atletico Nola dal 2007) avviene nel 2004, con partenza in Seconda Categoria, e finisce con la vendita del titolo ad una squadra di San Giorgio a Cremano.

Poi nel 2011 c'è l'ennesima rifondazione, dalla quale nasce il G.S.D. Nuvla San Felice.

Poi ancora nel 2012 avviene un'altra rifondazione, da dove nasce l'Hyria Nola.

Infine nel 2014 lo Sporting Nola torna alla storica denominazione S.S. Nola 1925.

La prima fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1910 al 1945[modifica | modifica wikitesto]

L'A.C. Nola 1937-1938

Le prime notizie di squadre calcistiche a Nola si hanno a partire dai primi anni dieci del ventesimo secolo: le prime squadre di cui i giornali dell'epoca parlano sono il Libertas Nola e lo Sporting Club Nola, mentre alcuni testi parlano di una società chiamata Aquilas attiva già nel 1910[3]. Si hanno notizie certe anche di una formazione chiamata Nolana grazie al giornale Risorgimento Nocerino che riporta una gara contro la Nocerina.

L'attività calcistica a Nola ha una lunga pausa a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale: solo nel 1922 nasce l'Unione Sportiva Nola che disputa il campionato di Terza Categoria[4]. L'Unione Sportiva Nola cambia nome già ad ottobre dello stesso anno divenendo Pro Nola e con questo nome partecipa ai tornei federali fino al 1924. Nel gennaio del 1925 nasce ufficialmente il Nola F.B.C.: tale società sopravvive solo per un anno, chiudendo per fallimento il 26 febbraio 1926[5]. Si tratta, però, di un fallimento pilotato per sfuggire ai debiti con la FIGC: immediatamente rinasce l'Unione Studentesca Nola, che mantiene gli stessi calciatori della precedente società. In seguito a questo episodio, il Nola decide di iscriversi al Campionato ULIC.

Nella stagione 1928 il Nola (che nel frattempo aveva riassunto la denominazione di Nola FBC) disputò un campionato prodigioso: vinse prima il Girone Casertano e poi il Girone Campano, qualificandosi alla Finale Italia Meridionale contro il Palermo. I nolani vinsero per 6-1 qualificandosi alla Finale Centro-Meridionale contro la Virtus Roma, Campione dell'Italia Centrale, la cui vincente avrebbe affrontato per il titolo il Campione del Nord. Il Nola vinse la partita sul campo per 2-0 ma il giudice sportivo lo farà perdere a tavolino per la posizione irregolare di un suo giocatore, Spiltzer (che, in quanto svizzero, non poteva partecipare al campionato ULIC)[6].

Dopo una fugace apparizione in Prima Divisione nel 1928-29, nei successivi anni prima della guerra partecipò ai campionati di II e III Divisione Campana, vincendo consecutivamente il campionato di III Divisione nel 1933-34 e quello di II nel 1934-35.

Il secondo dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Inattivo durante il secondo conflitto mondiale, riappare nel 1945-46 quando, al termine delle finali regionali del campionato di Prima Divisione, approda alla Serie C[7]. Nonostante la salvezza conquistata nella stagione 1946-47, il Nola l'anno successivo rinuncia alla Serie C per difficoltà economiche; dopo un anno di attività giovanile, riparte dalla Seconda Divisione ottenendo la promozione nel giro di due stagione la Prima Divisione, dove militerà fino alla stagione 1954-55.

Dagli anni '50 agli anni '70[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1952-53 disputa il campionato di Prima Divisione campana (sesto livello del campionato italiano) per tre anni consecutivi, arrivando a vincerlo nel 1954-55, approdando così in Promozione campana. Dopo il primo anno di assestamento il Nola vince il girone B nel 1956-57, arrivano in IV Serie (all'epoca campionato interregionale semiprofessionistico). Dopo quattro anni nel massimo campionato dilettantistico, il Nola retrocesse al termine della stagione 1960-61; fino alla stagione 1962-63 militò nel campionato campano di Promozione.

Negli anni successivi si hanno scarse notizie del Nola; dopo una serie di retrocessioni riappare in Promozione solo nel 1969-70. Dopo 5 anni di permanenza vince il campionato 1973-'74, ottenendo la promozione in Serie D. È l'inizio di una lunga permanenza nella categoria, in cui c'è da segnalare il conferimento della stella per i 50 anni di attività, conferita dalla FIGC nel 1975. Tale stella appariva nello stemma del Nola, fino alla scomparsa avvenuta alla fine degli anni novanta del XX secolo.

L'arrivo tra i professionisti[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1974-'75 il Nola milita stabilmente in Serie D, disputando, nella maggior parte dei casi, dei campionati di classifica medio-bassa; da segnalare il cambio di denominazione da US Nola a Società Sportiva Nola. Le cose cambiano con il campionato 1983-'84, quando il Nola, dopo una lunga rimonta, finisce il campionato in seconda posizione. L'anno dopo il Nola è lanciatissimo, rimanendo a lungo imbattuto e quasi certo vincitore del campionato; ma a 10 giornate dalla fine comincia un'incredibile inversione di tendenza. Dopo aver battuto la seconda in classifica (il Giugliano), il Nola incappa in una serie di sconfitte esterne che, unite alla serie interminabile di vittorie del Giugliano, costano ai bianconeri la vittoria del campionato.

La promozione arriverà lo stesso a causa della rinuncia del Giugliano (sommerso dai debiti) ad iscriversi al campionati di Serie C2; lo stesso Giugliano sarà definitivamente estromesso dai campionati con l'accusa di aver dato premi alle squadre avversarie del Nola.

Dalla Serie C2 alla Serie C1[modifica | modifica wikitesto]

Appena arrivato nella Serie C2, il Nola sfiora la promozione in Serie C1, finendo terzo dietro le promosse Nocerina e Reggina: in quella stagione l'attaccante bianconero Walter Chiarella vinse il titolo di capocannoniere segnando 20 reti. Gli anni successivi sono meno pregni di soddisfazioni per i colori bianconeri, ma il Nola conclude sempre il campionato con salvezze e posizioni di metà classifica.

Nel 1989-90 arriva la storica promozione in Serie C1: dopo un campionato condotta in testa insieme alla Battipagliese il Nola ottiene la Serie C1 con una giornata di anticipo, concludendo in seconda posizione e distanziando di tre punti il Frosinone.

Dalla Serie C1 al fallimento[modifica | modifica wikitesto]

In Serie C1 i bianconeri hanno sempre faticato a raggiungere la salvezza: già nel primo anno sono costretti allo spareggio con il Catanzaro, disputato a Lecce e per altro perso; la squadra ugualmente conserverà la categoria grazie alla retrocessione dello stesso Catanzaro, penalizzato di tre punti per illecito sportivo.

Al secondo anno di Serie C1, con Franco Varrella allenatore, la squadra arriva decima, segnando per altro un record per il calcio nolano: subisce solo due reti in 17 incontri casalinghi (per altro entrambi nella stessa partita: lo 0-2 contro l'Ischia)[8]. Anche l'anno successivo la salvezza arrivò solo nelle ultime giornate, mentre nel 1993-94 fu ripescata dopo aver perso i play-out contro il Siracusa. Nel frattempo, però, si afferma ai massimi livelli grazie al settore giovanile con il quale vince diversi titoli nazionali sia nella categoria Allievi che Beretti, tanto da meritare l'invito al Torneo di Viareggio sia nel 1995 che nel 1996. Da quel settore giovanile verranno fuori giocatori come Felice Foglia, Vincenzo Sommese, Francesco Tavano e Antonio Bocchetti.

Proprio la stagione 1994-95 rappresenta il punto più alto della storia del calcio nolano; oltre alla partecipazione al torneo di Viareggio (dove per altro fu rocambolescamente eliminato dal Milan al primo turno), la prima squadra, puntando sui tanti giovani del vivaio, arriva ai primi posti in classifica, rimanendo a lungo seconda e tra le prime cinque per tutto il campionato. Proprio all'ultima giornata il pareggio a Casarano costa al Nola l'accesso ai play-off a vantaggio del Siracusa (per altro scomparso per problemi finanziari di lì a pochi giorni).

L'anno successivo è quello della definitiva retrocessione e del successivo fallimento: la squadra finisce terz'ultima, andandosi a giocare i play-out contro la Juve Stabia; nonostante il 2-0 dell'andata il Nola subisce un clamoroso 0-3 a Castellammare di Stabia; alla retrocessione segue il fallimento per debiti.

Le successive rifondazioni[modifica | modifica wikitesto]

Dalla rinascita alla vendita del titolo sportivo (1996-2002)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1996 un gruppo di imprenditori nolani fece immediatamente ripartire il Nola dall'Eccellenza acquisendo il titolo di una squadra di Castel San Giorgio, rinominandola Associazione Calcio Nuova Virtus (ufficiosamente conosciuto come Virtus Nola 1925). Dopo un anno a centro classifica in Eccellenza (sesto posto finale) i dirigenti acquistano per 300 milioni di lire il titolo sportivo del Sanità Napoli[9], militante in Serie D (allora denominata Campionato Nazionale Dilettanti) partecipando al successivo campionato come Sanità Nola[10][11]; la stagione si concluse, però, con un quart'ultimo posto e quindi con l'immediata retrocessione in Eccellenza. Dopo tre anni in Eccellenza (vissuti nelle prime posizioni in classifica), nel campionato 2000-01 il Nola (denominato Associazione Calcio Comprensorio Vesuvio Nola dalla stagione 1998-99[12]) vince la Coppa Italia Campana e poi quella nazionale (battendo la Caratese 2-1 nella finale di Figline Valdarno) di Eccellenza e Promozione, conquistando, così, la promozione diretta in Serie D.

L'anno successivo la squadra si salva con una giornata di anticipo, nonostante due sconfitte a tavolino (contro Terzigno e Matera), ma il titolo sportivo viene ceduto alla Juve Stabia (che all'epoca era scomparsa dal panorama nazionale).

Sporting Nola (dal 2002)[modifica | modifica wikitesto]

Vista l'assenza di squadre nolane, un gruppo di ultras e affezionati nel 2002 riparte dalla Terza Categoria con una nuova società, lo Sporting Nola. Nell'annata 2013-2014 lo Sporting Nola diventerà la prima squadra cittadina, visto che l'Hyria Nola cederà il titolo sportivo al Vico Equense. Lo Sporting giocherà per la prima volta nel campionato di Promozione da neopromosso.

Altre società[modifica | modifica wikitesto]

Dal Boys Nola all'Atletico Nola (2004-2012)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004 nasce il Boys Nola che, acquisendo il titolo di una società di Seconda Categoria comincia dal penultimo livello calcistico in Italia. Vince agevolmente questo campionato nel 2004-05 (29 vittorie e un pareggio in 30 partite)[13] e quello 2005-06 di Prima Categoria (10 punti di vantaggio sulla seconda)[14], passando così in Promozione.

In questa serie vi resta un solo anno, classificandosi terzo, perché grazie alla fusione con l'Atletico, società d'Eccellenza, nella stagione 2007-08 approda in questo campionato, cambiando denominazione in Atletico Nola. Nei due anni successivi l'Atletico partecipa ad alti livelli al campionato campano di Eccellenza, mancando la promozione in Serie D sempre ai play-off (il primo anno a quelli regionali, il secondo a quelli nazionali). Nella stagione 2009-2010, alla terza partecipazione consecutiva, l'A.S.D. Atletico Nola 1925 partecipa al Campionato d'Eccellenza Campana Girone A, vincendolo, e approda così alla Serie D tornando di nuovo alla ribalta nazionale.

Qui, però, a causa di problemi societari, la squadra viene fatta e disfatta più volte, con un andirivieni continuo di calciatori e tecnici (più di dieci nel solo girone d'andata); il campionato viene comunque portato a termine pro forma, con la squadra che, dalla decima giornata in poi, perde tutte le partite tranne una, retrocedendo in Eccellenza con molte giornate di anticipo.

A fine stagione il titolo è ufficiosamente passato ad una squadra di San Giorgio a Cremano, fino al 2010-2011 nota come Atletico Vesuvio: l'Atletico Nola è quindi regolarmente iscritto al campionato di Eccellenza Campania 2011-2012; dal 2012-2013 riassunse la denominazione di Atletico Vesuvio.

Nuvla San Felice (2011-2012)[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2011 l'imprenditore stabiese Giuseppe Giugliano decide di investire nel calcio a Nola, acquisendo il titolo di Serie D della Capriatese (squadra di Capriati a Volturno) e la fonde con una scuola calcio di San Felice a Cancello, dando luogo al Nuvla San Felice[15] che ha militato in Serie D. L'operazione è stata possibile perché Capriati e San Felice sono entrambe della provincia di Caserta e quest'ultima confina con il territorio comunale di Nola. Al termine della stagione di esordio, condotta ai vertici e terminata al 6º posto, ai margini della zona play-off (anche per la rinuncia a partecipare alla penultima gara contro il Palazzolo per protesta contro il sindaco Geremia Biancardi che si dimostra ostile alla società), arriva la notizia che il Patron Giugliano affida il Nuvla ad un commissario, Roberto Ucci, che fissa una data in cui si può presentare una richiesta per investire nella società[16]. Il 5 luglio 2012, Giugliano cede il titolo alla squadra casertana della Gladiator[17]: nasce così il San Felice Gladiator.

Hyria Nola (2012-2013)[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 luglio 2012 si ha la notizia che, Rosario Gaglione, presidente della Turris di Torre del Greco, porta il titolo di Serie D della squadra corallina a Nola, formando così l'Hyria Nola[18]. Nella stagione 2012-13 il Nola ha affrontato il girone G campano-sardo-laziale, mentre nella Coppa Italia di categoria ha perso al primo turno ai rigori contro l'Isernia. All'8ª giornata viene esonerato il mister Stefano Liquidato che verrà rimpiazzato da Bruno Mandragora. Termina il campionato al 15º posto in graduatoria, a pari punti con il Selargius. Si è salvato ai play-out contro l'Anziolavinio vincendo in casa 3-1 (partita disputatasi allo stadio Pasquale Ianniello di Frattamaggiore per inagibilità dello Sporting) e pareggiando 2-2 ad Anzio.

Il 12 luglio Gaglione comunica di aver ceduto il titolo sportivo allo Stasia Soccer, chiudendo dopo un solo anno l'avventura dell'Hyria[19]. Successivamente, nel mese di agosto lo stesso Gaglione comunica l'intenzione di spostare il titolo a Vico Equense, mantenendo solo formalmente il nome di "Hyria"[20].

Lo Sporting diventa "S.S. Nola 1925"[modifica | modifica wikitesto]

Per la stagione 2013-2014, la prima società di Nola torna ad essere lo Sporting Nola, militante in Promozione; dopo aver ottenuto una tranquilla salvezza, il 4 luglio 2014 la società cambia denominazione in S.S. Nola 1925[21]. Nella stagione 2015-2016 affronta il campionato di Promozione terminando la stagione al secondo posto e vincendo i play off regionali in finale contro il Paolisi, approdando dunque in Eccellenza. Nella stagione 2016/17 si salva all'ultima giornata pareggiando in trasferta a Castel San Giorgio. Il 15 febbraio 2018 disputa la finale di Coppa Italia Regionale sul campo neutro di Pagani contro il Savoia vedendo sconfitto per 4-2 ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi con il risultato di 1-1. La stagione si concluderà al quarto posto perdendo la finale play-off per accedere al campionato di Serie D sul campo di Agropoli per 1-0 dopo i tempi supplementari.

F.C. S.S. Nola 1925[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2018, avviene un valzer di titoli sportivi in Campania: tra gli altri il Savoia acquisisce il titolo dell'Ercolanese (che a sua volta rimane in D con il titolo sportivo della Frattese)[22], di conseguenza lascia il titolo al Nola che viene fuso, dando luogo ad una società di D[23].

La nuova società, collocata nel girone H, assume il titolo di F.C. S.S. Nola 1925[24]. Alla prima stagione nella quarta serie, il Nola arranca nei bassifondi nonostante l'arrivo di giocatori quali Gennaro Troianiello, Raffaele Gragnaniello ed Emanuele D'Anna, finendo il campionato al quart'ultimo posto[25] e ottenendo la salvezza solo grazie alla vittoria in trasferta nel play-out contro la Sarnese[26]. Il canovaccio si ripete nella stagione successiva, quando a guidare il Nola è Gianluca Esposito, ex giocatore delle giovanili che col Nola vinse lo scudetto Beretti[27]. La situazione cambia col mercato invernale: i rinforzi consentono al Nola di passare dal penultimo posto a metà classifica; l'ultimo incontro, prima della interruzione per la Pandemia di COVID-19 è la sconfitta contro il Palermo che lascia la squadra in nona posizione, garantendo una tranquilla salvezza[28].

La stagione 2020/2021 vede, infine, il Nola retrocesso in Eccellenza dopo una cattiva gestione tecnica: partito Pezzella in panchina, la squadra totalizza appena un punto in quattro gare, costringendo il tecnico alle dimissioni, sostituito da Rosario Campana[29]. Col nuovo allenatore i bianconeri inanellano buoni risultati, il che garantirebbe una salvezza relativamente tranquilla, anche in considerazione dell'abolizione dei play-out, con le retrocessioni limitate alle ultime due squadre, ma a sorpresa Campana viene costretto a dimettersi a cinque giornate dalla fine[30]. Il Nola naufraga subendo reti a ripetizioni e prendendo cinque reti persino dal già retrocesso Giugliano, finendo penultima[31]. D'estate, però, arriva il ripescaggio[32], col presidente Alfonso De Lucia che decide di sedersi in panchina. L'avvio di campionato è una riedizione della stagione precedente, col Nola che arranca nei bassifondi e con la peggiore difesa; l'arrivo in società del nuovo presidente Luigi Nappi porta all'allontanamento di De Lucia sia come tecnico che come dirigente[33].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'A.S.D. F.C. S.S. Nola 1925
  • 1922 - Fondazione dell'Unione Sportiva Nola.
  • 1922-1924 - Attività a carattere locale.
  • 1924-1925 - 3º nel girone A campano della Terza Divisione Sud[34].

  • 1925 - Fondazione del Foot Ball Club Nola.
  • 1925-1926 - 3º nel girone A campano della Terza Divisione Sud.
  • 1926-1927 - Disputa il campionato U.L.I.C.
  • 1927-1928 - Vince il titolo di Campione meridionale Prima Categoria U.L.I.C., ma viene squalificato dopo la finale per il titolo di campione del Centro-Sud.
  • 1928-1929 - 5º nel girone D del Campionato Meridionale di Prima Divisione. Retrocesso in Seconda Divisione.
  • 1929-1930 - 5º nel girone A del direttorio meridionale di Seconda Divisione.

  • 1930-1931 - 3º nel girone A della Seconda Divisione Campania. Al termine della stagione, non si iscrive al successivo campionato federale.
  • 1931-1932 - Partecipa al campionato U.L.I.C.
  • 1932-1933 - 3º nel girone A della Terza Divisione Campania. Ammesso al girone finale per la promozione, si ritira a campionato in corso.
  • 1933-1934 - 1º nel girone B della Terza Divisione Campania. Promosso in Seconda Divisione.
  • 1934-1935 - 1º nel Direttorio XIII Zona (Campania) di Seconda Divisione, ribattezzata Prima Divisione.
  • 1935-1936 - 3º nella Prima Divisione Campania.
  • 1936-1937 - 3º nella Prima Divisione Campania.
  • 1937-1938 - 2º nella Prima Divisione Campania.
  • 1938-1939 - 9º nella Prima Divisione Campania. Al termine del campionato, la società rinuncia ad iscriversi nella stagione successiva rimanendo inattiva.
  • 1939-1942 - Periodo di inattività.

  • 1942 - Viene fondata l'Associazione Calcio Peruzzi che riparte dal campionato di Prima Divisione.
  • 1942-1943 - 5º nel girone A della Prima Divisione Campania.
  • 1943-1945 - Attività sospesa per cause belliche.
  • 1945 - Alla ripresa delle attività agonistiche, l'Associazione Calcio Peruzzi cambia denominazione in Unione Sportiva Nola.
  • 1945-1946 - 1º nel girone B della Prima Divisione Campania. 1º nel girone B delle semifinali. Ammesso nel girone A delle finali regionali, viene promosso in Serie C a completamento organici.
  • 1946-1947 - 6º nel girone A della Lega Interreg. Sud di Serie C. Al termine della stagione, rinuncia alla categoria per dissesto finanziario.
Semifinalista di Coppa LIS.
  • 1947-1948 - Il sodalizio rimane inattivo, svolgendo attività solo a carattere giovanile.
  • 1948 - Dopo un anno di inattività, viene rifondata la società col nome di Unione Sportiva Nola ripartendo dal campionato di Seconda Divisione.
  • 1948-1949 - 2º nel girone B della Seconda Divisione Campania. 2º nel girone A delle semifinali.
  • 1949-1950 - 1º nel girone B della Seconda Divisione Campania. Rinuncia alla promozione in Prima Divisione per problemi finanziari.

  • 1950-1951 - Il club dopo un anno di inattività, viene rifondato col nome di Gruppo Sportivo Fiamma Nola ripartendo dal campionato di Seconda Divisione.
  • 1951-1952 - 5º nel girone C della Seconda Divisione Campania. Ammesso in Prima Divisione a completamento organici.
  • 1952 - Cambia denominazione in Associazione Sportiva Nola.
  • 1952-1953 - Inattiva.
  • 1953-1954 - 9º nel Girone D di Prima Divisione Campania.
  • 1954-1955 - 1º nel Girone D di Prima Divisione Campana. Promosso in Promozione.
  • 1955-1956 - 9º nel girone B della Promozione Campania-Molise.
  • 1956-1957 - 1º nel girone B della Promozione Campania-Molise. Promosso nella Seconda Categoria del Campionato Interregionale.
  • 1957-1958 - 9º nel girone G della Seconda Categoria del Campionato Interregionale.
  • 1958-1959 - 7º nel girone H della Campionato Interregionale. Ammesso nella nuova Serie D.
  • 1959-1960 - 11º nel girone F della Serie D.

  • 1960-1961 - 17º nel girone F della Serie D. Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1961-1962 - 4º nel girone C della Prima Categoria Campania.
  • 1962-1963 - 15º nel girone B della Prima Categoria Campania. Retrocesso in Seconda Categoria, ma riammessa col titolo della Sangennarese.
  • 1963-1964 - 16º nel girone C della Prima Categoria Campania. Retrocesso in Seconda Categoria e non iscritto.
  • 1964-1965 - Rifondazione come Hurricane Nola.
1º nel girone D della Terza Categoria della Provincia di Napoli. Promosso in Seconda Categoria.
  • 1965-1966 - cambia denominazione in U.S. Nolana.
2º nel girone B della Seconda Categoria Campania.
  • 1966-1967 - 8º nel girone L della Seconda Categoria Campania. Ripescato in Prima Categoria.
  • 1967-1968 - 4º nel girone C della Prima Categoria Campania.
  • 1968-1969 - 3º nel girone C della Prima Categoria Campania. Ripescato in Promozione.
  • 1969-1970 - 7º nel girone B della Promozione Campania.

3º nel girone B della Promozione Campania-Molise.
  • 1973-1974 - 1º nel girone B della Promozione Campania-Molise. Promosso in Serie D.
  • 1974-1975 - 15º nel girone G della Serie D.
  • 1975 - Cambia denominazione in Società Sportiva Nola.
  • 1975-1976 - 5º nel girone G della Serie D.
  • 1976-1977 - 12º nel girone G della Serie D.
  • 1977-1978 - 13º nel girone G della Serie D.
  • 1978-1979 - 14º nel girone E della Serie D.
  • 1979-1980 - 10º nel girone E della Serie D.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.

Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1993-1994 - 16º nel girone B della Serie C1. Retrocesso in Serie C2 dopo aver perso i play-out e successivamente ripescato a completamento organici.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1995-1996 - 16º nel girone B della Serie C1. Retrocesso in Serie C2 dopo aver perso i play-out e successivamente non iscritto per fallimento societario.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 1996 - La società viene rifondata con la denominazione Associazione Calcio Nuova Virtus, ripartendo dal campionato di Eccellenza.
  • 1996-1997 - 7º nel girone B dell'Eccellenza Campania.
  • 1997 - Il club acquista il titolo del Sanità Napoli divenendo Associazione Calcio Sanità Nola e partecipando al Campionato Nazionale Dilettanti.
  • 1997-1998 - 16º nel girone H del Campionato Nazionale Dilettanti. Retrocesso in Eccellenza.
  • 1998 - Assume la nuova denominazione di Associazione Calcio Comprensorio Vesuvio Nola.
  • 1998-1999 - 6º nel girone B dell'Eccellenza Campania
  • 1999-2000 - 4º nel girone A dell'Eccellenza Campania.

Vince la Coppa Italia Dilettanti (1º titolo).
  • 2001-2002 - 14º nel girone H della Serie D.
  • 2002 - Al termine del campionato, la società vende il titolo sportivo alla Juve Stabia e si scioglie. Nell'estate, i tifosi fondano il Football Club Sporting Nola che riparte dalla Terza Categoria.
  • 2002-2003 - 11º nel Girone B di Terza Categoria Napoli.
  • 2003-2004 - 6º nel Girone B di Terza Categoria Napoli.
  • 2004 - Viene fondato l'Associazione Sportiva Dilettantistica Boys Nola, che riparte dal campionato di Seconda Categoria.
  • 2004-2005 - 1º nel girone ? di Seconda Categoria Campania. Promosso in Prima Categoria.
  • 2005-2006 - 1º nel girone ? di Prima Categoria Campania. Promosso in Promozione.
  • 2006-2007 - 3º nel girone C della Promozione Campania. Ammesso in Eccellenza dopo aver acquistato il titolo del Lacco Ameno e aver cambiato denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Atletico Nola.
  • 2007-2008 - 3º nel girone A dell'Eccellenza Campania. Perde la finale dei play-off regionali.
  • 2008-2009 - 3º nel girone A dell'Eccellenza Campania. Perde le semifinali dei play-off nazionali.
  • 2009-2010 - 1º nel girone A dell'Eccellenza Campania. Promosso in Serie D.

  • 2010-2011 - 19º nel girone I della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
  • 2011 - Al termine del campionato, il titolo sportivo viene venduto all'Atletico Vesuvio, squadra di San Giorgio a Cremano. Nel frattempo, viene fondato il Gruppo Sportivo Dilettantistico Nuvla San Felice che acquisisce il titolo della Capriatese partecipante al campionato di Serie D.
  • 2011-2012 - 8º nel girone I della Serie D.
  • 2012 - A fine stagione, viene venduto il titolo sportivo alla San Felice Gladiator di Santa Maria Capua Vetere. Nel frattempo, viene fondata l'Associazione Sportiva Dilettantistica Real SM Hyria che acquista il titolo della Turris militante in Serie D.
  • 2012-2013 - 15º nel girone G della Serie D. Salvo dopo aver vinto i play-out.
  • 2013 - Al termine della stagione, il club cede il titolo sportivo al Città di Vico Equense. Lo Sporting Nola, partecipante al campionato di Promozione diventa la prima squadra di Nola proseguendo la tradizione calcistica del vecchio sodalizio.
  • 2013-2014 - 8º nel girone A della Promozione Campania.
  • 2014 - La società cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica S.S. Nola 1925.
  • 2014-2015 - 5º nel girone A della Promozione Campania.
  • 2015-2016 - 2º nel girone A della Promozione Campania. Promosso in Eccellenza dopo aver vinto gli spareggi-promozione.
  • 2016-2017 - 10º nel girone B dell'Eccellenza Campania.
  • 2017-2018 - 4º nel girone B dell'Eccellenza Campania. Ammesso in Serie D dopo aver acquisito il titolo sportivo del Savoia.
  • 2018 - Cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica F.C. S.S. Nola 1925.
  • 2018-2019 - 15º nel girone H della Serie D. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2019-2020 - 8º nel girone I della Serie D.

  • 2020-2021 - 17º nel girone G della Serie D. Retrocesso in Eccellenza e successivamente riammesso.
  • 2021-2022 - 9º nel girone H della Serie D.
  • 2022-2023 - 17º nel girone G della Serie D. Retrocesso in Eccellenza dopo aver perso lo spareggio retrocessione.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

I colori del Nola sono bianco e nero a strisce verticali, fin dalla fondazione, come testimoniano le foto d'epoca. I colori della maglia di trasferta variano di anno in anno, con il bianco e il rosso spesso utilizzati nelle ultime stagioni.

Lo stemma della squadra è variato molto nel corso degli ultimi anni, con le continue rifondazioni. Quello storico prevede, fin dal 1975, un semplice ovale bianconero a strisce verticali (sul modello della maglia), con la scritta centrale SS Nola 1925 e una stella nella parte superiore. Nell'annata 2018-2019, alla presentazione ufficiale della nuova società, viene presentato al pubblico il nuovo stemma. Nel nuovo logo bianconero sono condensati i tratti distintivi della città, con la lettera N sormontata dall’inconfondibile skyline di Piazza Duomo in occasione della Festa dei Gigli, e sorretta dall’anno di fondazione.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni e fino al secondo dopoguerra il Nola ha utilizzato varie strutture sportive come campo di gioco: si sono succedute le strutture di piazza d'armi, del Liceo Carducci e del rione Stella[35].

Comunale di Piazza d'Armi[modifica | modifica wikitesto]

In seguito alla sua inaugurazione avvenuta nel 1955, lo stadio Comunale di Piazza d'Armi è sempre stato sede di allenamenti e partite della prima squadra. La capienza dello stadio, dopo varie ristrutturazioni, poteva ospitare oltre a 5.000 persone: nel periodo di suo massimo splendore il Comunale era dotata di un'ampia tribuna coperta, di una curva in legno (detta Curva Ferrovia) per i tifosi di casa e di un settore distinti per gli ospiti, sormontata da una tribuna stampa; era inoltre presente una piccola tribunetta coperta sul lato degli spogliatoi (opposta a quella della curva) riservata ai dirigenti. In seguito al fallimento del Nola del 1996 è stata abbandonata e smantellata la storica Curva Ferrovia; lo stadio è stato usato dal Comprensorio Nola anche durante la seconda rifondazione.

Dopo la vendita del titolo nel 2002, lo Sporting Nola optò per il centro sportivo Sporting Club di via Seminario (sede, in passato, degli allenamenti del Comprensorio Nola e della sua Juniores); il Comunale venne utilizzato nei successivi due anni dalla terza squadra di Saviano (l'International Security Service Sant'Erasmo) e perse per incuria il suo manto erboso.

Dal 2004 al 2007 il Comunale tornò ad essere la sede della prima squadra di Nola (la Boys Nola), ma dal 2007 venne definitivamente abbandonato per far posto alla futura Cittadella della Cartapesta.

Settori dello stadio

  • Tribuna (2.500 persone)
  • Distinti (1.500 persone)
  • Curva Ferrovia (1.000 persone)
  • Curva Dirigenti (200 persone)

Sporting Club[modifica | modifica wikitesto]

La Boys, nel frattempo divenuto Atletico, si trasferì allo Sporting Club, che dal 2007 è stato attrezzato con un manto in erba naturale. Con la promozione dell'Atletico Nola in Serie D cominciano nel 2010 i lavori per l'installazione dell'erba sintetica: tali lavori si sono prorogati per tutta la stagione 2010-2011, costringendo ad una stagione di trasferte forzate tutte le formazioni nolane. Nella stagione 2011-12 il rinnovato Sporting Club è stato ufficialmente inaugurato dal Nuvla San Felice nella gara, persa con il Licata, valida per la seconda giornata di campionato. La struttura presenta una tribuna non coperta con annesso piccolo settore dedicato ai tifosi di casa; sul lato opposto agli spogliatoi è presente una piccola curva riservata ai tifosi ospiti. Nell'agosto del 2012 è stato presentato un progetto per consentire i lavori di ampliamento dello Sporting iniziati a metà agosto con lo smantellamento della curva dei tifosi di casa per poi annettere alla tribuna centrale due tribune in ferro. Lavori iniziati ma poi sospesi per tutto l'arco del campionato 2012-2013 costringendo le società nolane a circa 15 mesi di partite a "porte chiuse". Lavori poi ultimati nell'estate del 2014. La struttura può ora ospitare circa 1296 spettatori.

Settori dello stadio:

  • Tribuna (500 posti)
  • Laterale Sud (240 posti)
  • Laterale Nord (240 posti)
  • Settore ospiti (316 posti)

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'F.C. S.S. Nola 1925.
Allenatori
  • 1910-1916 Bandiera dell'Italia Ugo Milo
  • 1916-1919 Bandiera dell'Italia Guglielmo Avolio
  • 1919-1920 Bandiera dell'Italia Sirignano
  • 1921-1924 Bandiera dell'Italia Carmine Minieri
  • 1924-1927 Bandiera dell'Italia Giuseppe Greco
  • 1927-1928 Bandiera dell'Italia Guglielmo Avolio
  • 1928-1929 Bandiera dell'Italia Raffaele Avella ed Bandiera dell'Italia Ernesto Ghisi
    Bandiera della Svizzera Jean Steiger
  • 1929-1930 Bandiera dell'Italia Eugenio Giay
  • 1930-1931 Bandiera dell'Italia Alessandro Savelli
    Bandiera dell'Italia Giovanni Audisio
  • 1931-1932 Bandiera dell'Italia Aniello Allocca
  • 1932-1934 Bandiera dell'Italia Giovanni Audisio
  • 1934-1936 Bandiera dell'Italia Onofrio Napolitano
  • 1936-1937 Bandiera dell'Italia Emilio Vecchione
  • 1937-1938 Bandiera dell'Italia Paulo Innocenti ed Bandiera dell'Italia Eugenio Giay
  • 1938-1941 Bandiera dell'Italia Onofrio Napoletano
  • 1941-1942 Bandiera dell'Italia ing. Lombardi
  • 1942-1943 Bandiera dell'Italia Antonio Felice Franzese
  • 1944-1945 Bandiera dell'Italia Vittorio e Pinotto Grauso
  • 1945-1946 Bandiera dell'Italia Luigi De Manes
  • 1946-1947 Bandiera dell'Italia Valerio Gravisi
    Bandiera dell'Italia Aldo Querci
  • 1947-1948 Bandiera dell'Italia Gabriele Mazzeo
    Bandiera dell'Italia Gennaro Scala
  • 1948-1949 Bandiera dell'Italia Gabriele Mazzeo
    Bandiera dell'Italia Arnaldo Sentimenti
  • 1949-1950 Bandiera dell'Italia Arnaldo Sentimenti
    Bandiera dell'Italia Alessandro Fusco
  • 1951-1952 Bandiera dell'Italia Gabriele Mazzeo
  • 1953-1954 Bandiera dell'Italia Bruno Quintavalle
  • 1954-1956 Bandiera dell'Italia Aldo Querci
  • 1956-1957 Bandiera dell'Italia Silverio Tricoli
  • 1957-1959 Bandiera dell'Italia Renzo Cavallina
  • 1959-1960 Bandiera dell'Italia Domenico De Nicola
    Bandiera dell'Italia Silverio Tricoli
  • 1960-1961 Bandiera dell'Italia Silverio Tricoli
    Bandiera dell'Italia Gabriele Mazzeo
  • 1961-1962 Bandiera dell'Italia Aldo Querci
  • 1962-1963 Bandiera dell'Italia Antonio Felice Franzese
  • 1963-1964 Bandiera dell'Italia Antonio Felice Franzese
    Bandiera dell'Italia Aniello Avella
  • 1964-1965 Bandiera dell'Italia Carmine Avella
  • 1965-1966 Bandiera dell'Italia Paolo Jacobini
  • 1966-1969 Bandiera dell'Italia Gabriele Mazzeo
  • 1970-1971 Bandiera dell'Italia Elio Palma
  • 1971-1973 Bandiera dell'Italia Gabriele Mazzeo
  • 1973-1974 Bandiera dell'Italia Dario Ciccone
  • 1974-1975 Bandiera dell'Italia Carmine Tascone
  • 1975-1976 Bandiera dell'Italia Claudio Tobia
  • 1976-1977 Bandiera dell'Italia Silvano Scarnicci
  • 1977-1978 Bandiera dell'Italia Glauco Tomasin
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Sandro Nedi
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Di Pietro
  • 1979-1980 Bandiera dell'Italia Felice Morisco
  • 1980-1981 Bandiera dell'Italia Giovanni Buonanno
  • 1981-1982 Bandiera dell'Italia Primo Ravaglia
    Bandiera dell'Italia Dante Portelli
  • 1982-1983 Bandiera dell'Italia Franco Portelli
    Bandiera dell'Italia Schettino
  • 1983-1984 Bandiera dell'Italia Aldo Bet
  • 1984-1985 Bandiera dell'Italia Elia Greco
  • 1985-1986 Bandiera dell'Italia Franco Villa
    Bandiera dell'Italia Alfredo Ballarò
  • 1986-1987 Bandiera dell'Italia Alfredo Ballarò
  • 1987-1988 Bandiera dell'Italia Carlo Orlandi
  • 1988-1989 Bandiera dell'Italia Elia Greco
    Bandiera dell'Italia Lucio Mujesan
  • 1989-1990 Bandiera dell'Italia Giovanni Simonelli
  • 1990-1991 Bandiera dell'Italia Pietro Santin
    Bandiera dell'Italia Francesco Scorsa
  • 1991-1992 Bandiera dell'Italia Franco Varrella
  • 1992-1993 Bandiera dell'Italia Salvatore Esposito
  • 1993-1994 Bandiera dell'Italia Francesco Scorsa
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Di Costanzo
    Bandiera dell'Italia Francesco Stanzione
  • 1994-1995 Bandiera dell'Italia Francesco Specchia
  • 1995-1996 Bandiera dell'Italia Giovanni Simonelli
    Bandiera dell'Italia Carmelo Bagnato
  • 1996-1997 Bandiera dell'Italia Felice Morico
    Bandiera dell'Italia Nino Scarfato
    Bandiera dell'Italia Stefano Miele
    Bandiera dell'Italia Flaminio De Biase
    Bandiera dell'Italia Cecco Salvati
  • 1997-1998 Bandiera dell'Italia Carmelo Condemi
    Bandiera dell'Italia Tremistocle Tomaselli
    Bandiera dell'Italia Francesco Di Benedetto
  • 1998-1999 Bandiera dell'Italia Franco Fabiano
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Testa
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Tortora
  • 1999-2000 Bandiera dell'Italia Gaetano Ferrara
  • 2000-2001 Bandiera dell'Italia Gaetano Ferrara
    Bandiera dell'Italia Francesco Massaro
  • 2001-2002 Bandiera dell'Italia Francesco Massaro
    Bandiera dell'Italia Claudio Pirone
  • 2002-2004 Bandiera dell'Italia Andrea Marotta
  • 2004-2006 Bandiera dell'Italia Nicola Litto
  • 2006-2007 Bandiera dell'Italia Nicola Litto
    Bandiera dell'Italia Massimo Agovino
    Bandiera dell'Italia Franco Villa
  • 2007-2008 Bandiera dell'Italia Franco Villa
    Bandiera dell'Italia Mario Silvestri
    Bandiera dell'Italia Amerigo Ferrara
    Bandiera dell'Italia Salvatore Marra
  • 2008-2009 Bandiera dell'Italia Stefano Liquidato
  • 2009-2010 Bandiera dell'Italia Luigi Sorianiello
    Bandiera dell'Italia Francesco Tudisco
  • 2010-2011 Bandiera dell'Italia Sergio La Cava
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Nunziata
    Bandiera dell'Italia Mimì Gargiulo
    Bandiera dell'Italia Alberto Savino
    Bandiera dell'Italia Gerardo Viscido
    Bandiera dell'Italia Andrea Ciaramella
    Bandiera dell'Italia Carmine Cutolo
    Bandiera dell'Italia Roberto Muto
    Bandiera dell'Italia Giovanni Baratto
  • 2011-2012 Bandiera dell'Italia Vincenzo Di Maio
  • 2012-2013 Bandiera dell'Italia Pasquale Esposito
  • 2013-2014 Bandiera dell'Italia Gaetano Santoniello
  • 2014-2015 Bandiera dell'Italia Gaetano Santaniello
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Acampora
    Bandiera dell'Italia Carmine Esposito
  • 2015-2016 Bandiera dell'Italia Angelantonio Galluccio
    Bandiera dell'Italia Franco Fabiano
  • 2016-2017 Bandiera dell'Italia Mauro Agovino
  • 2017-2018 Bandiera dell'Italia Pompilio Cusano
    Bandiera dell'Italia Stefano Liquidato
  • 2018-2019 Bandiera dell'Italia Stefano Liquidato (1ª-6ª)
    Bandiera dell'Italia Antonio De Sarno (7ª-20ª)
    Bandiera dell'Italia Stefano Liquidato (21ª-29ª)
    Bandiera dell'Italia Marco Mazzone (30ª-34ª)
  • 2019-2020 Bandiera dell'Italia Gianluca Esposito
  • 2020-2021 Bandiera dell'Italia Luigi Pezzella (1ª-4ª)
    Bandiera dell'Italia Rosario Campana (5ª-29ª)
    Bandiera dell'Italia Gaetano Fasano (30ª-34ª)
  • 2021-2022 Bandiera dell'Italia Alfonso De Lucia (1ª-11ª)
    Bandiera dell'Italia Antonio De Stefano (12ª-24ª)
    Bandiera dell'Italia Carmelo Condemi (25ª-38ª)
  • 2022-2023 Bandiera dell'Italia Antonio Rogazzo (1ª-8ª)
    Bandiera dell'Italia Giovanni Cavallaro (9ª-19ª)
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Ferazzoli (20ª-)
Presidenti
  • 1910-1916 Bandiera dell'Italia Attilio Carrella
  • 1916-1919 Bandiera dell'Italia Guglielmo Avolio
  • 1919-1920 Bandiera dell'Italia Ugo Milo
  • 1921-1924 Bandiera dell'Italia Ignazio Allegro
  • 1924-1925 Bandiera dell'Italia Pasquale Spampanato
  • 1925-1927 Bandiera dell'Italia Domenico Clemente Napolitano
  • 1927-1928 Bandiera dell'Italia Luigi Colangeli
  • 1929-1931 Bandiera dell'Italia Celestino De Sena
  • 1931-1932 Bandiera dell'Italia Paolino De Serra
  • 1932-1933 Bandiera dell'Italia Carmine Napolitano
  • 1933-1934 Bandiera dell'Italia Raffaele Angelillo
  • 1934-1937 Bandiera dell'Italia Carmine Napolitano
  • 1937-1938 Bandiera dell'Italia Costantino Cutolo
  • 1938-1939 Bandiera dell'Italia Carmine Masullo
  • 1939-1941 Bandiera dell'Italia Saverio Erminio
  • 1941-1942 Bandiera dell'Italia ing. D'Alessandro
  • 1942-1943 Bandiera dell'Italia Felice Avella
  • 1944-1945 Bandiera dell'Italia Federico Sallustro
  • 1945-1946 Bandiera dell'Italia Luigi Avella
  • 1946-1947 Bandiera dell'Italia Nicola Franzese
  • 1947-1948 Bandiera dell'Italia Vincenzo De Cappellano
  • 1948 Bandiera dell'Italia Antonio Minieri
  • 1948-1949 Bandiera dell'Italia Pasquale Fino
  • 1949-1950 Bandiera dell'Italia Nello Malvento
  • 1951-1956 Bandiera dell'Italia Luigi Avella
  • 1956-1957 Bandiera dell'Italia Vincenzo Capezzuto
  • 1957-1960 Bandiera dell'Italia Aniello Francesco Allocca
  • 1960-1963 Bandiera dell'Italia Raffaele Allocca
  • 1963-1968 Bandiera dell'Italia Giuseppe Pollicino
  • 1968-1972 Bandiera dell'Italia Salvatore Lezza
  • 1972-1974 Bandiera dell'Italia Antonio Sibilla
  • 1974-1975 Bandiera dell'Italia Francesco Taurisano
  • 1975-1977 Bandiera dell'Italia Mario Tulimiero
  • 1977-1981 Bandiera dell'Italia Giuseppe Tripaldi
  • 1981-1982 Bandiera dell'Italia Gennaro Iorio
  • 1982-1983 Bandiera dell'Italia Vincenzo Bussone
  • 1983-1986 Bandiera dell'Italia Aniello Taurisano
  • 1986-1987 Bandiera dell'Italia Salvatore Ruoppo
  • 1987-1988 Bandiera dell'Italia Luigi Napolitano
  • 1988-1989 Bandiera dell'Italia Vittorio Allocca
  • 1989-1990 Bandiera dell'Italia Aniello Taurisano
  • 1990-1991 Bandiera dell'Italia Francesco Napolitano
  • 1991-1996 Bandiera dell'Italia Mario Felice Nusco
  • 1996-1997 Bandiera dell'Italia Aldo Della Gala
  • 1998-2000 Bandiera dell'Italia Michelangelo Fusco
  • 2000-2002 Bandiera dell'Italia Pasquale Mazzeo
  • 2002-2003 Bandiera dell'Italia Francesco Ruggiero
  • 2003-2004 Bandiera dell'Italia Nuccio Allocca
  • 2004-2005 Bandiera dell'Italia Carmelo Martinez
  • 2005-2007 Bandiera dell'Italia Aniello Manzi
  • 2007-2009 Bandiera dell'Italia Gianfranco Visone
  • 2009-2011 Bandiera dell'Italia Luigi Giannatiempo
  • 2011-2012 Bandiera dell'Italia Giuseppe Giugliano
  • 2012-2013 Bandiera dell'Italia Rosario Gaglione
  • 2013-2017 Bandiera dell'Italia Aniello Francesco Allocca, Roberta Della Gala
  • 2017-2018 Bandiera dell'Italia Ignazio Avella
  • 2018-2021 Bandiera dell'Italia Alfonso De Lucia
  • 2021-2023 Bandiera dell'Italia Luigi Nappi
  • 2023- Bandiera dell'Italia Giuseppe Langella

Giocatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell'F.C. S.S. Nola 1925.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

2000-2001

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Eccellenza
2009-2010 (Girone A Campania)
2000-2001
  • Promozione: 2
1956-1957 (Girone B Campania-Molise), 1973-1974 (Girone B Campania-Molise)
  • Prima Divisione: 2
1945-1946, 1954-1955
  • Seconda Divisione Campania: 1
1934-1935
  • Terza Divisione Campania: 1
1933-1934
  • Seconda Categoria Campania: 1
2004-2005
  • Prima Categoria Campania: 1
2005-2006

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

1993-1994
  • Coppa Italia cat. "Allievi"
1995-1996

Altre competizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Campionato Italiano meridionale U.L.I.C.: 1
Campione Italiano meridionale nel 1925

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1989-1990 (girone D)
Terzo posto: 1985-1986 (girone D)
Secondo posto: 1983-1984 (girone H), 1984-1985 (girone I)
Terzo posto: 2007-2008 (girone A), 2008-2009 (girone A)
Secondo posto: 2015-2016 (girone A)
Terzo posto: 2006-2007 (girone C)
Finalista: 2017-2018

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazioni ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Divisione 1 1928-1929 1
Serie C 1 1946-1947 7
Serie C1 6 1990-1991 1995-1996
Seconda Divisione 3 1929-1930 1934-1935 19
Campionato Interregionale - Seconda Categoria 1 1957-1958
Campionato Interregionale 1 1958-1959
Serie D 10 1959-1960 2021-2022
Serie C2 5 1985-1986 1989-1990
Serie D 7 1978-1979 2012-2013 12
Campionato Interregionale 4 1981-1982 1984-1985
Campionato Nazionale Dilettanti 1 1997-1998

Campionati regionali[modifica | modifica wikitesto]

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi gruppi organizzati a Nola nacquero sul finire degli anni ottanta[37]. Nel 1988 si formarono i gruppi Impero Bianconero[37], Brigate[37], Fedayn[37], Rebels & Demon's[37], Indians[37] e Nasty Boys[37]. Successivamente nel 2002 si formarono i gruppi Vecchia Militanza Nola[37] e Nucleo Scozia[37].
Nel 2008 è nato il gruppo Essepienne[37] dall'unione dei gruppi Nolani[37] e Del Nola Ultras[37]. Nel gruppo Essepienne erano presenti vari sottogruppi. Altri gruppi che fanno parte della tifoseria bianconera sono i Cattivi Casual e nel 2018 il ritorno della Vecchia Militanza Nola. Nel novembre 2021 il gruppo Essepienne ha annunciato il proprio scioglimento[38] ed il nuovo gruppo portante, fondato poco dopo, è diventato il Nola non omologata.

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

Il tifo organizzato nolano è legato da salde amicizie alle tifoserie di Sora, Fondi, Savoia e Audace Cerignola, inoltre un rapporto di reciproco rispetto si registra con la curve della Palmese.

Le rivalità più sentite, nate negli anni novanta, sono quelle con le tifoserie dell'Avellino[37], della Casertana[37] e della Turris[37]. Va ricordata anche quella con la Juve Stabia[37], con cui in passato vi era un forte gemellaggio sciolto in seguito ad alcune aggressioni subite dai nolani da parte degli stabiesi. Inimicizie minori si hanno con Palermo[39] Cosenza, Nocerina, Chieti,[40] Boys Caivanese, Afragolese ed Ercolanese. Nel 2018 si sono verificati scontri con la tifoseria del Costa d'Amalfi.[41]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comunicato Ufficiale n. 12 del 31 luglio 2014 (DOC), su figc-campania.it. URL consultato il 16 ottobre 2014.
  2. ^ Nola, adesso è ufficiale: sarà Serie D, su corrieredellosport.it, 2 luglio 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  3. ^ Leonardo Avella, Nola 1861-1943, 3° volume
  4. ^ Gallan, p. 17.
  5. ^ Gallan, p. 27.
  6. ^ Gallan, p. 31.
  7. ^ Gallan, p. 49.
  8. ^ Almanacco illustrato del calcio, 1993, Edizioni Panini, pag. 311
  9. ^ Gallan, p. 316.
  10. ^ Uomini e gol - stagione 1997-98, pag. 405.
  11. ^ Almanacco illustrato del calcio 1998, pag. 411.
  12. ^ Annuario F.I.G.C. - Le società, 2000, pag. 121
  13. ^ Annogol 2006 - Geo Edizioni, pag. 256
  14. ^ Annogol 2007 - Geo Edizioni, pag. 251
  15. ^ Comincia la corsa del calcio nolano, su ilnolano.it. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2011). da ilNolano.it
  16. ^ Nuvla nel caos, azzerate le cariche, su ilnolano.it. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2012). da ilNolano.it
  17. ^ Calcio: addio Nuvla, ecco Hirya?, su ilnolano.it. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016). da ilNolano.it
  18. ^ La Serie D si chiama Hyria [collegamento interrotto], su ilnolano.it. URL consultato il 31 agosto 2012. da ilNolano.it
  19. ^ Il titolo dell'Hyria va allo Stasia, e Nola rimane senza serie D, su ilgiornalelocale.it. URL consultato il 13 luglio 2013. da ilgiornaleLocale.it
  20. ^ Nasce il Città di Vico Equense, Gaglione presidente [collegamento interrotto], su sportvesuviano.com. URL consultato il 20 agosto 2013. da sportvesuviano.com
  21. ^ Calcio, dalle ceneri della storia rinasce il Nola: azionario popolare, sindaco Biancardi primo socio, su ilgiornalelocale.it. URL consultato il 4 agosto 2014. da ilgiornalelocale.com
  22. ^ Mazzamauro-Savoia alla stretta finale, la Frattese sbarca ad Ercolano, su sport.ilmattino.it.
  23. ^ Il Nola 1925 riparte dalla D grazie al titolo del Savoia, su 081News.
  24. ^ Comunicato Ufficiale N°16 del 5/9/2018 (PDF), su Lega Nazionale Dilettanti.
  25. ^ Simonetti3, p. 73.
  26. ^ Simonetti3, p. 77.
  27. ^ Nola, Gianluca Esposito è il nuovo mister: “Allenare la squadra della mia città è un onore”, su restodelcalcio.com.
  28. ^ Nola, Esposito: “Palermo più forte, bravi tutti”, su rosanerolive.it.
  29. ^ Nola, dopo le dimissioni di Pezzella viene ufficializzato il nuovo allenatore, su restodelcalcio.com.
  30. ^ Nola: annunciate le inattese dimissioni di Mister Rosario Campana, su tuttoseried.com. URL consultato il 3 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2022).
  31. ^ Serie D: Giugliano-Nola 5-4, su ilcorrieredelpallone.it.
  32. ^ Nola ripescato in Serie D: arriva l’ufficialità, su tuttocalciocampano.it.
  33. ^ Nola, De Lucia non è più l'allenatore: "Ringrazio la piazza, dimissioni consequenziali all'avvicendamento societario", su napolitoday.it.
  34. ^ Simonetti1, p.30.
  35. ^ Partite amichevoli:Nola-Venezia 1-1, Il Littoriale. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  36. ^ Stelle al merito assegnate a società napoletane, su coninapoli.it. URL consultato il 17 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2011).
  37. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Nello Cassese, Il Nola Calcio e i suoi tifosi : “ieri, oggi e domani”, 081news.it, 12 ottobre 2014. URL consultato il 17 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2014).
  38. ^ Essepienne annunciano lo sciogliemnto, su sportpeople.net.
  39. ^ Francesco Passarelli, Nola-Palermo, Serie D: incrocio raro ma non inedito, su Sport People, 2 novembre 2019. URL consultato il 15 novembre 2019.
  40. ^ NOCERA E CHIETI, SCONTRI TRA TIFOSI
  41. ^ Dopo-partita infuocato a Maiori: tre tifosi feriti, in arrivo 19 Daspo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Gallucci, Storia del Calcio a Nola, Marigliano, LER Editrice, 2004, ISBN 88-8264-326-3.
  • Tino Simonetti (a cura di), Almanacco del Calcio Nola - dal 1910 al 1980 - 1° volume, collaborazione di Chrystian Calvelli, Nola, 2020, ISBN non esistente.
  • Tino Simonetti (a cura di), Almanacco del Calcio Nola - dal 1980 al 2011 - 2° volume, collaborazione di Chrystian Calvelli, Nola, 2020, ISBN non esistente.
  • Tino Simonetti (a cura di), Almanacco del Calcio Nola - dal 2011 al 2019 - 3° volume, collaborazione di Chrystian Calvelli, Nola, 2020, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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