Stadio nazionale del Giappone

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Stadio nazionale del Giappone
Vista dall'alto dello stadio
Informazioni generali
StatoBandiera del Giappone Giappone
Ubicazione10-1, Kasumigaoka-machi, Tokyo e 〒160-0013 東京都新宿区霞ヶ丘町10-1
Inizio lavori11 dicembre 2016
Inaugurazione21 dicembre 2019
Costo156900000000 ¥
ProprietarioConsiglio giapponese di promozione sportiva
ProgettoKengo Kuma
CostruttoreTaisei Corporation
Informazioni tecniche
Posti a sedere68 000
CoperturaTotale
Pista d’atletica400 m, 9 corsie
Mat. del terrenotappeto erboso
Dim. del terreno107 × 71 m
Area dell’edificio192 049 m²
Area totale109 767 m²
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 35°40′40.08″N 139°42′52.2″E / 35.6778°N 139.7145°E35.6778; 139.7145

Lo Stadio Nazionale (国立競技場?, Kokuritsu kyōgijō) è un impianto sportivo multifunzione di Tokyo, capitale del Giappone. Costruito in occasione dei Giochi della XXXII Olimpiade, sorge nel luogo precedentemente occupato dal vecchio stadio nazionale olimpico, demolito nel 2015.[1] Durante i lavori di costruzione lo stadio era noto come Nuovo stadio nazionale (新国立競技場?, Shin kokuritsu kyōgijō),[2] mentre durante i Giochi olimpici è stato chiamato con il nome Stadio Olimpico (オリンピックスタジアム?, Orinpikku sutajiamu).[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre 2011, dopo la presentazione ufficiale della candidatura di Tokyo per ospitare i Giochi Olimpici del 2020, fu avanzata la possibilità di rinnovare o ricostruire lo Stadio nazionale olimpico, realizzato nel 1958.[4] Nel febbraio 2012 venne confermato che lo stadio sarebbe stato demolito e ricostruito con un investimento stimato di 130 miliardi di yen; a novembre fu quindi presentato il progetto del nuovo stadio, realizzato dall'architetto Zaha Hadid.[5]

Nel maggio 2015 la demolizione del vecchio impianto fu completata.[6] Allo stesso tempo, a causa di vincoli di budget, il governo giapponese iniziò ad apportare diverse modifiche al progetto, tra cui la cancellazione del tetto retrattile e la conversione di alcuni posti permanenti in posti provvisori;[7] il tetto del nuovo stadio risultava particolarmente problematico dal punto di vista ingegneristico e dei costi, richiedendo la costruzione di due archi in acciaio lunghi 370 metri.[8] Anche dopo i cambiamenti apportati al progetto, il costo stimato risultava comunque superiore ai 300 miliardi di yen,[8] più del triplo del costo dello stadio Olimpico di Londra e più di cinque volte il costo dello stadio Olimpico di Pechino.[9]

Lo stadio nel dicembre 2019.

Il 17 luglio 2015 il primo ministro Shinzō Abe annunciò che il progetto precedente sarebbe stato abbandonato, a causa del malcontento pubblico dovuto ai costi previsti, giudicati eccessivi, e che sarebbe stato avviato un secondo concorso per decidere il nuovo progetto.[10] Il 21 dicembre 2015 il Japan Sport Council annunciò che il progetto di Kengo Kuma, in collaborazione con la Taisei Corporation, era stato selezionato come progetto vincitore.[11] L'11 dicembre 2016 hanno avuto inizio i lavori di costruzione del nuovo impianto,[12] terminati il 30 novembre 2019.[13] L'inaugurazione dell'impianto è avvenuta il 21 dicembre, alla presenza del primo ministro Shinzō Abe e del governatore di Tokyo Yuriko Koike.[14]

Il 1º gennaio 2020 lo stadio ha ospitato la sua prima competizione sportiva, la finale della Coppa dell'Imperatore 2019 tra il Vissel Kobe e i Kashima Antlers.[15] Dopo uno slittamento di un anno a causa della pandemia di COVID-19,[16] tra il 23 luglio e l'8 agosto 2021 l'impianto ha ospitato le cerimonie di apertura e chiusura, le competizioni di atletica e la finale del torneo femminile di calcio dei Giochi della XXXII Olimpiade. Dal 24 agosto al 5 settembre hanno avuto invece luogo le cerimonie di apertura e chiusura e le competizioni di atletica dei XVI Giochi paralimpici estivi.[17]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del tetto dell'impianto.

Il progetto di Kengo Kuma si basa sul concetto dello "stadio della foresta" (杜のスタジアム?, Mori no sutajiamu) che, mirando ad armonizzare la struttura con il vicino giardino Meijijingu Gaien, propone uno "stadio in stile giapponese naturalmente aperto".[18] Il tetto dello stadio è realizzato in legno e acciaio e ha un'altezza massima rispetto al suolo di 47,4 metri.[19] Il legno usato nella struttura, circa 70 000 metri cubi e proveniente dalle 47 prefetture del Giappone, è di due tipi, cedro e larice,[20] ed è ricoperto da una verniciatura che lo rende leggermente biancastro rispetto al colore originario.[18]

Esterno dello stadio nel 2020.

L'inclinazione delle gradinate è di 20° per il primo anello, 29° per il secondo e 34° per il terzo.[21] I circa 60 000 sedili hanno cinque colori differenti basati sulle "tonalità della terra",[22] con i colori più chiari predominanti nei posti più in alto e quelli più scuri in quelli più in basso.[23] Lo stadio è dotato di due tabelloni elettronici di 9 × 32 metri[24] e di un pannello a nastro continuo posizionato lungo il secondo anello.[25]

La pista di atletica è dotata di 9 corsie e circonda il campo in erba naturale che misura 107 × 71 metri. Il materiale per la pista è stato fornito dall'azienda Mondo ed è fatto di una gomma sintetica con elevata forza repulsiva;[26] il colore della pista è un marrone rossastro scelto per adattarsi meglio ai colori caldi del resto della struttura.[27] Il prato per il campo è stato invece coltivato dall'azienda Chubu nella prefettura di Tottori.[28]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Olympic Stadium, su 2020games.metro.tokyo.lg.jp. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2019).
  2. ^ (JA) 国立競技場一般の皆さまへ初めてのお披露目イベント開催のお知らせ, su jpnsport.go.jp, 3 luglio 2019. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  3. ^ (ENJA) Olympic Venues, su olympics.com. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  4. ^ (EN) Tokyo 2020 Bid Venue Could Be Renovated, su gamesbids.com, 21 settembre 2011. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  5. ^ (EN) Dazzling re-design for 2019 World Cup final venue, su en.espn.co.uk, 16 novembre 2012. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  6. ^ (JA) 国立競技場のスタンド解体終わる 10月から新国立建設, su asahi.com, 15 maggio 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  7. ^ (EN) Japan plans to scale back stadium for 2020 Tokyo Olympics, su thejakartapost.com, 18 maggio 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  8. ^ a b (JA) 新国立、迫る契約期限 国とゼネコンの調整難航, su nikkei.com, 22 giugno 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  9. ^ (EN) Japan cancels Zaha Hadid's Olympic stadium as costs soar, su constructionmanagermagazine.com, 21 luglio 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  10. ^ (EN) Reiji Yoshida, Abe pulls plug on costly Olympic stadium plan, su japantimes.co.jp, The Japan Times, 17 luglio 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  11. ^ (EN) Shusuke Murai, Design by architect Kengo Kuma picked for Tokyo's new Olympic stadium, su japantimes.co.jp, The Japan Times, 22 dicembre 2015. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  12. ^ (EN) Tokyo 2020 stadium breaks ground, su olympic.org, 12 dicembre 2016. URL consultato il 31 luglio 2019 (archiviato il 31 luglio 2019).
  13. ^ (JA) 新しい国立競技場の竣工について, su jpnsport.go.jp, 29 novembre 2019. URL consultato il 30 giugno 2021 (archiviato l'11 agosto 2020).
  14. ^ (EN) Shintaro Kano, Usain Bolt beaten on track return at opening of Tokyo Olympic stadium, su olympics.com, 21 dicembre 2019. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  15. ^ (EN) Shintaro Kano, Tokyo Olympic year kicks off with first sporting event inside new National Stadium, su olympics.com, 1º gennaio 2020. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  16. ^ (EN) IOC, IPC, Tokyo 2020 Organising Committee and Tokyo Metropolitan Government announce new dates for the Olympic and Paralympic Games Tokyo 2020, su olympics.com, 30 marzo 2020. URL consultato il 30 giugno 2021 (archiviato il 26 giugno 2021).
  17. ^ (ENJA) Olympic Stadium, su olympics.com. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  18. ^ a b (JA) 隈研吾の手掛ける新国立競技場「杜のスタジアム」2019年11月に完成、2020年東京五輪会場に, su fashion-press.net, 3 agosto 2018. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  19. ^ (JA) Shinkenchiku, 新建築 2019年9月号, 2019, pp. 50-57.
  20. ^ (EN) Tokyo 2020 Olympics venues: the retrofit games, su architectsjournal.co.uk, 1º gennaio 2020. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  21. ^ (JA) 新国立競技場“トラックある割には”球技見やすい客席に, su sponichi.co.jp, 16 dicembre 2019. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  22. ^ (JA) 木の香り漂う「杜のスタジアム」 新国立競技場を歩く, su sankei.com, 15 dicembre 2019. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  23. ^ (JA) 象徴的レガシー 新国立競技場, su token.or.jp. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 6 maggio 2021).
  24. ^ (JA) 国立競技場に大型映像・音響設備など各種スタジアム設備を納入, su news.panasonic.com, 7 gennaio 2020. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  25. ^ (JA) NEC、国立競技場向けに全長640メートル、360度全周型リボンボードを提供, su jpn.nec.com, 18 dicembre 2019. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  26. ^ (JA) モンド社とのソールサプライヤー契約について, su olympics.com, 22 aprile 2019. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  27. ^ (JA) 新国立競技場整備事業に係るアドバイザリー会議(第2回) (PDF), su jpnsport.go.jp, 9 agosto 2017. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 1º luglio 2021).
  28. ^ (JA) 県産芝 五輪舞台飾る 琴浦の「チュウブ」が施工, su token.or.jp, 1º dicembre 2019. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato il 2 dicembre 2019).

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