Nuova Slovenia

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Nuova Slovenia - Democratici Cristiani
(SL) Nova Slovenija - Krščanski demokrati
LeaderMatej Tonin
StatoBandiera della Slovenia Slovenia
SedeLubiana
AbbreviazioneN.Si
Fondazione2000
IdeologiaCristianesimo democratico,
Conservatorismo sociale,
Europeismo
CollocazioneCentro-destra
Partito europeoPPE
Gruppo parl. europeoPPE
Affiliazione internazionaleInternazionale Democratica Centrista
Seggi Assemblea nazionale
8 / 90
(2022)
Seggi Europarlamento
1 / 8
(2019)
Sito webwww.nsi.si

Nuova Slovenia - Democratici Cristiani (in sloveno Nova Slovenija - Krščanski demokrati - N.Si) è un partito sloveno di centro-destra; fondato nel 2000 col nome di Nuova Slovenia - Partito Popolare Cristiano (Nova Slovenija - Krščanska ljudska stranka)[1], ha cambiato nome il 9 novembre 2013[2].

Ideologia e posizioni[modifica | modifica wikitesto]

N.Si si colloca su posizioni europeiste e social-conservatrici, osservando i dettami della Chiesa cattolica.[3] Si oppone al matrimonio tra persone dello stesso sesso ma riconosce delle tutele per le unioni civili.

Il partito propugna un'economia sociale di mercato.[4]

Aderisce al Partito Popolare Europeo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il partito nacque nel 2000 a seguito di una scissione all'interno del Partito Popolare Sloveno guidata dall'allora Primo Ministro Andrej Bajuk e dovuta a disaccordi sulla legge elettorale. I promotori del nuovo partito erano tutti ex-membri dei Democratici Cristiani Sloveni, che poco tempo prima si erano fusi con il Partito Popolare. Pochi mesi dopo, il partito ha firmato un accordo di stretta collaborazione con il Partito Democratico Sloveno.

Alle prime elezioni in cui si è presentato, nel 2000, il partito ha ricevuto l'8,67% dei voti, contro il 9,57% del Partito Popolare Sloveno. Nel 2004 ha ottenuto il 9% e 9 seggi all'Assemblea nazionale, ed è entrato nel governo guidato da Janez Janša con quattro ministri.

Nelle elezioni per il Parlamento europeo del 2004 il partito è stato il più votato, con il 23,57% e 2 dei 7 seggi riservati alla Slovenia. Questo successo è stato in gran parte dovuto alla popolarità del capolista, Lojze Peterle.

Alle politiche del 2008 N.Si ha subito un forte ridimensionamento, passando dal 9,9% al 3,3% e non eleggendo alcun deputato. A causa di questo risultato, Bajuk si è dimesso da leader del partito, lasciando il posto a Ljudmila Novak.

Alle politiche del 2011 il partito è riuscito a tornare in parlamento con il 4,9% dei voti ed è entrato a far parte della coalizione di governo di Janez Janša.

Alcuni esponenti importanti[modifica | modifica wikitesto]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi
Parlamentari 2000 93.247 8,66
8 / 90
Europee 2004 102.753 23,57
2 / 8
Parlamentari 2004 88.073 9,09
9 / 90
Parlamentari 2008 35.774 3,40
0 / 90
Europee 2009 76.497 16,53
1 / 8
Parlamentari 2011 53.758 4,88
4 / 90
Europee 2014[N 1] 66.760 16,60
1 / 8
Parlamentari 2014 48.846 5,59
5 / 90
Parlamentari 2018 63.792 7,16
7 / 90
Europee 2019 53.621 11,12
1 / 8
Parlamentari 2022 81.794 6,86
8 / 90

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statuto aggiornato al 2009 (PDF), su nsi.si. URL consultato il 9 agosto 2011 (archiviato il 9 agosto 2011).
  2. ^ Statuto adottato nel VII Congresso, su nsi.si. URL consultato il 16 aprile 2014 (archiviato il 16 aprile 2014).
  3. ^ Roman Kuhar, Homosexuality as a Litmus Test for Democracy and Postmodern Value Orientations, in Democratic transition in Slovenia: Value transformation, education, and media, Texas A&M University Press, 2006, p. 240, ISBN 9781585445257. URL consultato il 9 dicembre 2011.
  4. ^ (EN) NSi Aims to Move to the Centre of Politics, su total-slovenia-news.com. URL consultato il 7 agosto 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]