Nuclei investigativi di polizia ambientale agroalimentare e forestale

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Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale
Descrizione generale
Attivadal 1992
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioCorpo forestale dello Stato (fino al 31 dicembre 2016)
Comando carabinieri per la tutela forestale (dal 1º gennaio 2017)
TipoPolizia Ambientale
RuoloAttività di polizia giudiziaria in contrasto ai reati ambientali e reati connessi
Parte di
14 Comandi Regione Carabinieri Forestale
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I nuclei investigativi di polizia ambientale agroalimentare e forestale, (in acronimo NIPAAF), del Comando unità per la tutela forestale dell'Arma dei Carabinieri, sono nuclei di polizia giudiziaria ubicati in ogni gruppo provinciale dei 14 Comandi Regione Carabinieri Forestale, nelle Regioni a statuto ordinario.[1]

Si occupano di tutte le indagini di polizia ambientale sia di iniziativa che delegate dalla magistratura, riguardanti il traffico illecito di rifiuti, gli abusi edilizi, il maltrattamento di animali, gli incendi boschivi, l'inquinamento idrico e atmosferico, il bracconaggio, le frodi alimentari e indagini di Polizia giudiziaria in generale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nel CFS[modifica | modifica wikitesto]

Istituiti nel 2000 come "Nuclei investigativi di polizia ambientale e forestale" all'interno del Corpo forestale dello Stato per le indagini sui reati ambientali e e forestali[2], nel corso dell'anno 2015 i NIPAF hanno effettuato nr. 6000 comunicazioni di notizia di reato per vari reati ambientali e reati generici anche connessi tra loro, deferendo all'autorità giudiziaria nr. 4580 persone, ed effettuando nr. 220 misure di custodie cautelari per reati di vario genere, inoltre hanno eseguito nr. 12000 controlli su rifiuti, abusi edilizi, furti e riciclaggio di rame, maltrattamento di animali, ed infine elevato nr. 18000 sanzioni amministrative.

Nell'Arma[modifica | modifica wikitesto]

Con il decreto legislativo n. 177/2016, che sopprime il corpo forestale, è stato previsto che entro il 31 dicembre 2016 le funzioni e il personale transitano all'Arma dei Carabinieri, mentre direttamente al Ministero delle politiche agricole è stato affidato il servizio centrale certificazione CITES.[3].

Dal 1º gennaio 2017 a seguito della riforma del comparto sicurezza e con il transito del Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri, questi nuclei cono stati ridenominati "Nuclei investigativi di polizia ambientale agroalimentare e forestale", posti alle dipendenze del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari e inquadrati negli 83 Gruppi provinciali Carabinieri Forestale, retti da ufficiali dei Carabinieri, ruolo Forestale, con il grado di capitano.

Nel 2018 con l'istituzione di cinque Centri Anticrimine Natura nelle regioni autonome, sono stati previsti anche in questi reparti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina ufficiale Carabinieri Forestale
  2. ^ corpoforestale.it. URL consultato l'11 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2016).
  3. ^ D.leg. 177/2016 in GURI 12-9-2016