Novara di Sicilia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 26 ott 2021 alle 00:00 di Elninopanza (discussione | contributi) (→‎Storia: Corretto errore di battitura)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Novara di Sicilia
comune
Novara di Sicilia – Stemma
Novara di Sicilia – Bandiera
Novara di Sicilia – Veduta
Novara di Sicilia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoGirolamo Bertolami (lista civica Libertà e progresso) dall'11-6-2017
Territorio
Coordinate38°01′N 15°08′E / 38.016667°N 15.133333°E38.016667; 15.133333 (Novara di Sicilia)
Altitudine650 m s.l.m.
Superficie49,18[1] km²
Abitanti1 193[2] (31-3-2021)
Densità24,26 ab./km²
FrazioniSan Basilio, San Marco, Vallancazza, Piano Vigna, Badia Vecchia, Santa Barbara, Scellia
Comuni confinantiFondachelli-Fantina, Francavilla di Sicilia, Mazzarrà Sant'Andrea, Rodì Milici, Tripi
Altre informazioni
Cod. postale98058
Prefisso0941
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083062
Cod. catastaleF951
TargaME
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Nome abitantinovaresi
PatronoMaria Santissima Assunta, sant'Ugo abate
Giorno festivo15 e 16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Novara di Sicilia
Novara di Sicilia
Novara di Sicilia – Mappa
Novara di Sicilia – Mappa
Posizione del comune di Novara di Sicilia all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Novara di Sicilia (Nuè in dialetto galloitalico; Nuarra in siciliano[4]) è un comune italiano di 1 193 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia.

La località fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[5].

Geografia fisica

Novara di Sicilia si trova al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani e ha un territorio comunale di circa 49 km².

Storia

Età preistorica: i ritrovamenti in contrada Casalini e le rudimentali abitazioni scavate all'interno della roccia Sperlinga, documentano l'esistenza di un complesso mesolitico. Età greco-romana: l'antica città romana di Noa è menzionata da Plinio, che chiama i suoi abitanti “noeni”. Nel IX secolo i berberi costruiscono un castello che diventa il nuovo centro della vita civile sostituendo quello nell'attuale contrada Casalini, abitato fino a tutta l'epoca bizantina. Intorno al 1061-72 si insedia una colonia di lombardi, di religione cattolica con rito latino, probabilmente nei luoghi in cui sorge l'attuale paese. Nel 1171 è fondata da sant'Ugo, sotto re Ruggero II, l'abbazia di Santa Maria Nucaria, prima edificazione cistercense in Sicilia. Nel XIII secolo viene edificata una struttura fortificata per opera di Ruggero di Lauria; nel 1298 l'abitato di Novara è già censito come castrum Nucariae. XIV secolo, terra e castello sono possedimento della famiglia di derivazione normanna Palizzi nelle persone di Nicolò 1299 e Matteo nel 1337 e, in seguito, di Vinciguerra d'Aragona nel 1364 sotto il regno di Federico IV d'Aragona.

Nel XVII secolo il borgo raggiunge il suo massimo sviluppo: risale a quest'epoca quasi tutto il tessuto edilizio conservato sino a oggi.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

Panorama da Bazia
Chiesa di Sant'Antonio
Il centro visto dalla vetta di Rocca Salvatesta
Chiesa di San Nicolò
Chiesa di San Giorgio
Portale in arenaria
Monumento ai Caduti
La Festa dell'Assunta in agosto

Il borgo sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l'antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia, la Rocca Salvatesta, che raggiunge i 1 340 m. Le piccole case affastellate, la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l'eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d'impronta medievale.

Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l'architettura del centro storico. L'arenaria è stata utilizzata nelle costruzioni civili e con elaborazioni di grande pregio in quelle religiose, dove sono presenti anche molti elementi architettonici realizzati in cipollino, un'altra pietra locale, rossa e marmorea. L'uso della pietra, che sul territorio affiora un po' ovunque, testimonia l'importanza dell'arte dello scalpellino che si tramandava di padre in figlio, fino al deplorevole arrivo del cemento (ma oggi il nobile mestiere viene ripreso con buoni risultati).

L'antico Castello,[9] di cui oggi restano i ruderi, era situato su una rupe a strapiombo che conserva immutata la propria bellezza, anche se la sommità del poggio non è stata protetta da sconsiderati interventi edilizi. Dalla cima si gode l'ampiezza della vallata che scende verso il mare: spingendo lo sguardo sino all'orizzonte si vedono le isole Eolie.

La via Dante Alighieri collega l'area del Castello al sottostante duomo di Santa Maria Assunta[10] (secolo XVI), raggiungibile anche percorrendo la via lastricata che inizia dalla piazza principale. La chiesa presenta una bella facciata monumentale con un'ampia scalinata; l'interno è a tre navate delineate da colonne monolitiche in pietra. L'abside ospita un coro ligneo settecentesco; di grande pregio sono l'altare del Sacramento in marmo intarsiato a smalto, il battistero in marmo cipollino locale sormontato da una cupoletta in legno, la statua dell'Assunta e il grande crocifisso in legno.

Più raccolta e graziosa è la Chiesa di San Francesco del secolo XIII,[11] la più antica e piccola del borgo: francescana, appunto, con un tetto-soffitto di arte povera. Nel quartiere intorno alla chiesa sorge per contrasto Villa Salvo, superba e elegante, con lo stemma del casato. Poco distante si trova la Chiesa dell'Annunziata (secolo XVII) a tre navate con colonne in pietra a sezione quadrata e diversi capolavori, tra cui un organo a canne del ‘700 e il gruppo gaginesco dell'Annunciazione: tre statue in marmo pario decorato, scolpite nel 1531 dal toscano Giovambattista Mazzola.[12]

Nella parte alta del paese sorge la Chiesa di sant'Ugo abate (secolo XVII),[13] in corso di restauro. Costruita con il monastero cistercense, successivamente distrutto, conserva un imponente reliquario ligneo, la giara di sant'Ugo (in realtà un vaso arabo di bella fattura), un crocifisso ligneo e un dipinto su tavola dello Stetera, L'Annunciazione (1570).

Al centro del paese è situata la Chiesa di San Nicolò (secolo XVII) recentemente restaurata, con il suo artistico prospetto in cima a una grande gradinata in pietra. Nella parte bassa del borgo si trovano invece le monumentali chiesa di San Giorgio Martire e chiesa di Sant'Antonio Abate, entrambe a tre navate.[14] La prima, secentesca, oggi adibita ad auditorium, presenta sulla facciata principale un gioco di rimandi con il colonnato interno su cui poggiano i tetti; interessante il soffitto centrale a cassettoni. Ancora più suggestiva la cinquecentesca Chiesa di Sant'Antonio, che conserva il portale in stile normanno e la torre campanaria a guglia, sontuosa e finemente decorata, oltre a custodire statue lignee e dipinti su tela.

Tra i tanti edifici civili di rilievo meritano attenzione il Palazzo Municipale (ex Oratorio di San Filippo Neri), il Palazzo Stancanelli che si affaccia sulla piazza principale, vero salotto del borgo, e il Palazzo Salvo Risicato sulla via Duomo, recentemente recuperato dal Comune.

A valle del Duomo si conserva Casa Fontana, edificio del ‘700 avvolto da una cortina muraria secentesca che ingloba caratteristiche bucature impreziosite da elementi scolpiti nella pietra arenaria. Il Teatro Comunale, intitolato al musicista novarese Riccardo Casalaina, presenta dopo il restauro una superba facciata decorata con scorniciati di pietra e, all'interno, tre livelli di palchi sistemati ad anfiteatro.

A 5 km da Novara resiste l'Abbazia di Santa Maria La Noara[15][11] fondata nel secolo XII da Sant'Ugo Abate sotto re Ruggero II, prima edificazione cistercense in Sicilia. In essa sono presenti molti segni dell'architettura specifica dell'ordine dei monaci cistercensi, improntata alla sobrietà. All'interno sono visibili grandi archi scarni e, accanto all'altare, una porta in pietra, alta, segno della presenza di un antico torrione normanno.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[16]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 59 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Romania 36 2,44%

Lingue e dialetti

Lo stesso argomento in dettaglio: Galloitalico di Sicilia e Lombardi di Sicilia.

Vi si parla un antico dialetto gallo-italico. Gli abitanti di Novara sono infatti discendenti dei coloni e dei soldati provenienti dall'Italia settentrionale e dalla Francia meridionale che si stanziarono in queste zone con la conquista normanna della Sicilia.

Cultura

Cucina

Il piatto tradizionale del festino di mezz'agosto è la pasta ‘ncasciada condita con ragù di vitello e castrato, polpette sbriciolate, melanzane, uova e pan grattato. Un altro piatto tipico, dal bel nome di lempi e trori (lampi e tuoni), è preparato con fagioli, cicerchia, granoturco, lenticchie e grano bolliti e conditi.

Per robusti appetiti di montagna ci sono i frittui, carne di maiale mista a lardo, lessa insieme a cotiche, trippa, polmone, cuore, fegato dello stesso maiale.[17]

Un prodotto tipico è il maiorchino: formaggio pecorino storico dei monti Peloritani, inserito tra i Presidi di Slow Food. Ogni anno, in occasione del Carnevale, si svolge il "torneo del Maiorchino". La prima manifestazione popolare della “maiorchìna” a Novara di Sicilia, dovette avere inizio nel primo trentennio del 1600. E ancora oggi si pratica con entusiasmo e partecipazione, seguendo le solite, vecchie e poche regole che governano il gioco. È un gioco di abilità ma soprattutto di fortuna, tramandato ai posteri per la naturale continuazione. Il gioco consiste nel lanciare la “maiorchìna”, facendo leva sul piede di appoggio fermo (pedi fermu) sul punto segnato, senza alcuna rincorsa, lungo il percorso che va dall’inizio della via Duomo. Come se si sfogliasse un vocabolario antico, si pronunciano, durante il gioco, parole di lingue diverse. Si ascoltano parole e accenti arcaici; sono parole che non si ripetono nell’anno, ma soltanto in occasione della sagra invernale novarese che si svolge nel periodo di Carnevale (giorni clou sono la domenica e il martedì grasso).

Infrastrutture e trasporti

Il Comune è servito dalla stazione di Novara-Montalbano-Furnari, posta sulla linea ferroviaria Palermo–Messina.

I trasporti interurbani di Novara di Sicilia vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da AST.

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 giugno 1985 27 maggio 1990 Giovanni Ferrara Democrazia Cristiana Sindaco [18]
27 maggio 1990 4 agosto 1993 Enzo Maymone Democrazia Cristiana Sindaco [18]
22 novembre 1993 1º dicembre 1997 Antonio Sofia - Sindaco [18]
1º dicembre 1997 28 maggio 2002 Antonio Sofia lista civica Sindaco [18]
28 maggio 2002 15 maggio 2007 Michele Truscello lista civica Sindaco [18]
15 maggio 2007 8 maggio 2012 Michele Truscello lista civica Sindaco [18]
8 maggio 2012 in carica Girolamo Bertolami Sindaco [18]

Altre informazioni amministrative

Il comune di Novara di Sicilia fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n. 3 (Alto Fantina e Alto Mela)[19].

Note

  1. ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2021.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 445, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ op. cit.
  6. ^ Pagina 8, Abate Francesco Sacco, "Dizionario geografico del Regno di Sicilia", [1], Palermo, Reale Stamperia, 1800
  7. ^ Sito dell'Associazione Borghi più belli d'Italia
  8. ^ Bombardamenti, Incursioni aeree Seconda Guerra Mondiale, su web.archive.org, 26 settembre 2008. URL consultato il 4 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2008).
  9. ^ Gaetano Borghese, pp. 60, 68 e 69.
  10. ^ Gaetano Borghese, pp. 60, 69 e 70.
  11. ^ a b Gaetano Borghese, pp. 70.
  12. ^ Chiese » La Città » Comune di Novara di Sicilia [collegamento interrotto], su 2.115.212.60. URL consultato il 21 luglio 2017.
  13. ^ Gaetano Borghese, pp. 72.
  14. ^ Gaetano Borghese, pp. 73.
  15. ^ Pagina 52, Francesco Maria Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca, "Della Sicilia Nobile" [2], Stamperia dei Santi Apostoli, Palermo, 1754.
  16. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  17. ^ op. cit.
  18. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  19. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 21 maggio 2014.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Sito istituzionale, su comune.novara-di-sicilia.me.it. URL consultato il 27 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
  • Sito non ufficiale, su novaradisicilia.com.
Controllo di autoritàVIAF (EN243099374 · GND (DE4268011-6
  Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sicilia