Non è un paese per vecchi (film)

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Non è un paese per vecchi
Javier Bardem in una scena del film
Titolo originaleNo Country for Old Men
Lingua originaleinglese, spagnolo
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2007
Durata122 min
Rapporto2,35:1
Generenoir, drammatico, thriller, azione, poliziesco
RegiaJoel ed Ethan Coen
Soggettodall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy
SceneggiaturaJoel ed Ethan Coen
ProduttoreJoel ed Ethan Coen, Scott Rudin
Produttore esecutivoRobert Graf, Mark Roybal
Casa di produzioneMiramax Films, Scott Rudin Productions, Mike Zoss Productions
FotografiaRoger Deakins
MontaggioRoderick Jaynes
Effetti specialiPeter Chesney, Payam Shohadai, Vincent Cirelli
MusicheCarter Burwell
ScenografiaJess Gonchor, John P. Goldsmith, Nancy Haigh
CostumiMary Zophres
TruccoJean Ann Black, Paul LeBlanc
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Non è un paese per vecchi (No Country for Old Men) è un film del 2007, scritto e diretto dai fratelli Coen, tratto dall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy.

Il film ha ricevuto otto candidature ai premi Oscar del 2008, vincendo in particolare il premio per il miglior film.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Texas, 1980. Mentre è a caccia di antilopi nei territori selvaggi al confine con il Messico, Llewelyn Moss, un saldatore texano reduce dalla guerra del Vietnam, si imbatte in quel che resta di un regolamento di conti finito male tra bande locali per una partita di eroina. In una radura in mezzo al deserto trova infatti numerosi cadaveri insanguinati e diversi pick-up crivellati da colpi d'arma da fuoco, all'interno di uno dei quali rinviene un messicano morente che gli chiede dell'acqua. Disinteressatosi di quest'ultimo e, messosi sulle tracce di un probabile ultimo superstite, ritrovato poi morto sotto un albero poco distante, Moss trova un'ingente somma di denaro in una valigetta che si porta a casa, con l'intento di assicurarsi un futuro migliore per sé e per la giovane moglie, Carla Jean.

Nel cuore della notte viene poi colto dallo scrupolo di coscienza per aver lasciato quel messicano morente senza bere e, decide di tornare sul posto con una tanica d'acqua solo per trovarlo ormai deceduto. Questa decisione impulsiva lo scaraventa improvvisamente in un incubo di violenza e angoscia. Dei messicani sopraggiunti sul luogo del conflitto a fuoco per recuperare droga e denaro, accortisi di lui, cominciano a sparargli, costringendolo ad abbandonare il suo pick-up e a fuggire a piedi al buio attraverso il deserto, inseguito pure da un cane aizzatogli contro; col sopraggiungere delle prime ore mattutine riesce poi a raggiungere la sua roulotte in cui vive con la moglie. Moss decide di separarsi dalla consorte, mandandola da sua madre a Odessa, per tenerla al sicuro. Da quel momento incomincia ad essere braccato da cacciatori senza scrupoli che vogliono impossessarsi del denaro. Il suo gesto darà il via ad una lunga scia di sangue e violenza, che porterà Moss a incontrarsi con lo spietato killer Anton Chigurh, un inquietante psicopatico, che più di tutti vuole impossessarsi della cospicua somma.

Allo stesso tempo, lo sceriffo della contea di Terrel, Ed Tom Bell, prossimo alla pensione nonché mosso da un codice d'onore vecchio di tre generazioni e da radicati sensi di colpa, si mette sulle tracce di Moss, sperando di ritrovarlo per primo, in modo da aiutarlo a sfuggire ad un destino che sembra segnato.

In un ultimo tentativo di rincontrarsi con la moglie, per permetterle di fuggire con il denaro in aereo dall’aeroporto di El Paso, Moss viene ucciso in un conflitto a fuoco incrociato in un motel da alcuni messicani messisi a sua insaputa sulle sue tracce. Sarà poi Anton, ad intrufolarsi nel cuore della notte nello stesso motel, per recuperare i soldi all'interno di un condotto dell'aria condizionata della stanza dove Llewelyn li aveva nascosti, stanza alla quale erano già stati messi i sigilli in quanto identificata come scena del crimine dalla polizia locale.

Lo spietato assassino si reca poi dall'incolpevole Carla Jean, memore di una minaccia fatta al marito prima che morisse. La sorte di quest'ultima rimarrà ignota per lo spettatore (benché si possa intuire che Anton l'abbia uccisa, poiché all'uscita di casa controlla se le suole dei propri stivali siano pulite). Lasciata la dimora di Carla, l'uomo esce miracolosamente vivo da un tremendo incidente stradale; le vicende di Anton, ferito gravemente al braccio, si chiudono mentre si allontana zoppicante e con una frattura esposta.

Sconfortato dai cambiamenti che sente essere sopraggiunti nel paese, lo sceriffo va in pensione, ma neanche questo lo risolleva dall'amarezza dell'essersi sentito totalmente inadeguato a quel ruolo, assunto per lungo tempo, di garante dell'ordine e della giustizia.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il produttore Scott Rudin comprò i diritti del romanzo di McCarthy, Non è un paese per vecchi, e suggerì un adattamento cinematografico ai fratelli Coen, che stavano tentando di adattare il romanzo White Sea di James Dickey.[2] Nell'agosto 2005 i fratelli Coen decisero di scrivere e dirigere un adattamento cinematografico del romanzo. La scrittura è stata fedele al libro, la cui storia è stata tagliata solamente ove ritenuto necessario.[3]

Il film, ambientato nel confine tra Texas e Messico (è stato girato in gran parte a Marfa, in Texas)[4], ha richiesto un budget di 25 milioni di dollari e si è concluso a metà 2007, uscendo in anteprima il 9 novembre 2007.[5]

Per dirigere Javier Bardem nei panni del cupo, silenzioso e spietato sicario Anton Chigurh, i Coen si sono ispirati a Gaear Grimsrud, personaggio che compare in un altro loro film, Fargo. Lo stesso Chigurh ha ispirato il personaggio di Lorne Malvo nella serie televisiva dedicata al film omonimo.

Bardem venne scelto perché in antitesi con il personaggio di Chigurh. Per giunta l'attore non parlava una parola di inglese e in più non guidava l'auto.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora è di Carter Burwell, collaboratore storico dei fratelli Coen. Burwell sottolinea poche scene con un tocco sottilissimo e assolutamente minimalista, affidandosi a strumenti inusuali come le campane tibetane - tanto che per molti il film viene ricordato come privo di musica. L’unico pezzo di musica “consueta” è la composizione Blood Trails, che appare sui titoli di coda.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Presentato in concorso al 60º Festival di Cannes,[6] è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi il 21 novembre 2007 e in quelle italiane il 22 febbraio 2008.[5]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato in Italia 8961350 $, negli Stati Uniti 74283625 $ e complessivamente 171627166 $[7].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Secondo l'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film ha ottenuto un indice di apprezzamento del 93% e un voto di 8,80 su 10 sulla base di 289 recensioni.[8] Su Metacritic, il film ha ottenuto un voto di 92 su 100 sulla base di 38 recensioni, indicando un'«acclamazione universale».[9]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Durante la notte dei premi Oscar 2008 il film ha vinto i riconoscimenti in quattro categorie, ossia miglior film, migliore regia, miglior attore non protagonista (vinto da Javier Bardem) e migliore sceneggiatura non originale.

Il film è stato presentato al Festival di Cannes dove, però, non ha vinto nessun premio. In compenso ha ottenuto altri premi molto importanti nella cinematografia americana ed europea, venendo anche candidato al Nastro d'argento come miglior film extraeuropeo e vincendo un David di Donatello 2008 come miglior film straniero.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The 80th Academy Awards, su Academy of Motion Picture Arts and Sciences - Oscars. URL consultato il 31 marzo 2018.
  2. ^ (EN) Kenneth Turan, Coens' Brutal Brilliance Again on Display, in Los Angeles Time, 18 maggio 2007.
  3. ^ Antonio Monda, Joel e Ethan Coen. Così hanno tradito un grandissimo libro e ne hanno fatto un grandissimo film, su mymovies.it, MyMovies. URL consultato l'8 novembre 2010.
  4. ^ Antonio Monda e Marzia Gandolfi, Non è un paese per vecchi: il western "sui generis" dei fratelli Coen, su mymovies.it, MyMovies, 20 febbraio 2008. URL consultato l'8 novembre 2010.
  5. ^ a b (EN) Release date for No Country for Old Men, su imdb.com, IMDb. URL consultato l'8 novembre 2010.
  6. ^ (EN) Official Selection 2007, su festival-cannes.fr. URL consultato l'11 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2013).
  7. ^ (EN) No Country for Old Men, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato l'8 novembre 2010.
  8. ^ (EN) Non è un paese per vecchi, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 18 febbraio 2023.
  9. ^ (EN) Non è un paese per vecchi, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 18 febbraio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar al miglior film Successore
The Departed - Il bene e il male 2008 The Millionaire
Controllo di autoritàVIAF (EN196922059 · GND (DE7679565-2 · BNF (FRcb16587725g (data) · J9U (ENHE987009950825805171
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