Ninšubur
Ninšubur ( 𒀭𒊩𒌆𒋚, nota anche come Ninshubur, Ninshubar o Nincubura)[1] era la sukkal o la seconda in comando della dea Inanna nella mitologia sumera. Il suo nome significa "Regina d'Oriente" in antico sumero. Proprio come Iris o Hermes nella successiva mitologia greca, Ninšubur era una messaggera per gli altri dei.
Ninšubur accompagnava Inanna come vassalla e amica durante i suoi numerosi exploit. Aiutò Inanna a combattere i demoni di Enki dopo il furto dei sacri me da parte di Inanna stessa. Più tardi, quando Inanna rimase intrappolata negli Inferi, fu Ninšubur a supplicare Enki per la liberazione della sua padrona.
Genere sessuale
[modifica | modifica wikitesto]Nella successiva mitologia accadica, Ninšubur fu sincretizzata con la divinità messaggera maschile Papsukkal. Nelle fonti più antiche, la stessa Ninšubur è di solito indicata anche come un dio maschio; fonti più recenti hanno riconosciuto questa rappresentazione come errata. Il genere di un sukkal corrisponde sempre al genere della divinità che serve. Quindi, il sukkal Isimud di Enki è maschio, ma Ninšubur è femmina. Nel suo aspetto principale come il sukkal di Inanna, Ninšubur era femmina, ma, quando serviva come sukkal di An, era maschio.
Iconografia
[modifica | modifica wikitesto]Ninšubur era associata alla costellazione di Orione.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Nella mitologia sumera, Ninšubur è ritratta come "irremovibilmente leale" nella sua devozione alla sua padrona. Oltre ad essere una fonte di grande saggezza e conoscenza, Ninšubur era anche una dea guerriera. Era la custode e messaggera del dio An. Si narra che camminasse davanti ad An ovunque andasse, una posizione tradizionalmente riservata a una guardia del corpo.
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Ninšubur era una figura importante nell'antica mitologia sumera e giocava un ruolo fondamentale in diversi miti che coinvolgono la sua padrona, la dea Inanna.
Furto dei me
[modifica | modifica wikitesto]Nel mito sumero di "Inanna ed Enki", Ninšubur è descritta come colei che salva Inanna dai mostri che Enki le ha inviato contro. In questo mito, Ninšubur svolge un ruolo simile a Isimud, che funge da messaggero di Enki per Inanna.
La discesa di Inanna negli Inferi
[modifica | modifica wikitesto]Nel mito sumero della discesa di Inanna nell'oltretomba, Ninšubur è descritta come colei che supplica tutti gli dei nel tentativo di persuaderli a salvare Inanna dagli inferi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ oracc.iaas.upenn.edu, http://oracc.iaas.upenn.edu/epsd2/cbd/sux/N.html .
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jeremy Black e Anthony Green, Gods, Demons and Symbols of Ancient Mesopotamia: An Illustrated Dictionary, The British Museum Press, 1992, ISBN 0-7141-1705-6.
- Michael Jordan, Encyclopedia of Gods, Kyle Cathie Limited, 2002.
- Louise M. Pryke, Ishtar, New York and London, Routledge, 2017, p. 94, ISBN 978-1-138-86073-5.
- Diane Wolkstein e Samuel Noah Kramer, Inanna: Queen of Heaven and Earth: Her Stories and Hymns from Sumer, New York City, New York, Harper&Row Publishers, 1983, ISBN 0-06-090854-8.
- Diane Wolkstein, Sumerian Goddess, in The New York Review of Books, The New York Review of Books, 1983.
Altri progetti
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