Nicolas Besnier

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Zuccheriera (17281729), Metropolitan Museum of Art

Nicolas Besnier (Parigi, 1686Parigi, 14 giugno 1754) è stato un orafo e architetto francese, oltre che argentiere[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Arma di Joseph Marie, secondo duca di Boufflers (1733), arazzo di Beauvais

Nicolas Besnier, uno dei migliori esponenti dell'orificeria della Reggenza,[2] nacque a Parigi nel 1686, figlio di Francois Besnier e di Henrietta Jeanne de Meaux Valliere.[3][4]

Suo fratello Jacques Besnier (1688-1761), promosso alla maîtrise nel 1720, fu uno degli argentieri più apprezzati della sua epoca;[3] realizzò opere riccamente decorate che anticiparono con i loro elementi classicheggianti, lo Stile Luigi XVI.[3]

Nicolas Besnier viaggiò in Italia per perfezionarsi nell'architettura, dall'ottobre 1709 all'ottobre 1712, e durante il suo soggiorno romano vinse il primo premio per l'architettura presso l'Accademia nazionale di San Luca a Roma nel 1711.[4][5]

Diventò maestro orafo nel 1714 e in quegli stessi anni sposò Anne-Marguerite Cellot.[2][4]

Fu nominato orafo di corte reale il 1º settembre 1723.[4]

Tra i suoi clienti si possono menzionare il conte di Tarroca, il conte di Pontchartrain, la duchessa di Retz, la duchessa d'Harcourt, il duca di Bouillon, il duca e la duchessa di Levy, Horace Walpole, William Bateman, la parrocchia della chiesa di Saint-Louis-en-l'Île, la corte di Spagna.[4][6]

Tra i suoi lavori più prestigiosi realizzò, nel 1726-1727, una splendida zuppiera con vassoio destinata ad Horace Walpole, di cui porta incise le armi.[3]

Successivamente il pittore, incisore, disegnatore di ceramiche e di cartoni d'arazzo Jean-Baptiste Oudry, assieme a Nicolas Besnier, prese in gestione la manifattura di Beauvais.[7][8] Oudry venne nominato direttore artistico dello stabilimento di arazzi, invece Nicolas Besnier, direttore della fabbrica, si occupò della parte contabile. Besnier lavorò per circa vent'anni a Beauvais, dal 1734 fino al dicembre 1753.[4]

Tra gli arazzi più rinomati prodotti dalla manifattura nel ventennio di direzione di Besnier vi furono:[6]

  • Métamorphoses d'Ovide, nel 1734;
  • Verdures fines, nel 1735;
  • Histoire de don Quichotte, nel 1735;
  • Les fêtes italiennes, nel 1736;
  • Histoire de Psyché, nel 1741;[9]
  • Tenture chinoise, nel 1743;
  • Les amours des dieux, nel 1749;
  • La noble pastorale, nel 1752.

Il Metropolitan Museum of Art conserva alcune opere di Nicolas Besnier e di suo fratello Jacques[3]

Nicolas Besnier morì a Parigi il 14 giugno 1754.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sugar caster (one of a pair),1728–29 Nicolas Besnier, su metmuseum.org. URL consultato il 12 giugno 2019.
  2. ^ a b Dizionario Larousse dell'antiquariato, su books.google.it. URL consultato il 12 giugno 2019.
  3. ^ a b c d e f Nicolas Besnier, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 232.
  4. ^ a b c d e f (FR) Nicolas Besnier, su sudoc.abes.fr. URL consultato il 12 giugno 2019.
  5. ^ Filippo Juvarra e l'Académie de France à Rome (PDF), su art.siat.torino.it. URL consultato il 12 giugno 2019.
  6. ^ a b Arti minori, su books.google.it. URL consultato il 12 giugno 2019.
  7. ^ A scuola di restauro: Le migliori tesi degli allievi dell'Istituto Centrale ..., su books.google.it. URL consultato il 12 giugno 2019.
  8. ^ Torino e Valle d'Aosta, su books.google.it. URL consultato il 12 giugno 2019.
  9. ^ (EN) Summary Catalogue of European Decorative Arts in the J. Paul Getty Museum, su books.google.it. URL consultato il 12 giugno 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Germain Bapst, Lorfèvrerie française au XVIIIe siècle. Quelques œuvres de Th. Germain, in Revue des Arts décoratifs, n. 4, 1886, p. 200.
  • (FR) Michèle Bimbenet-Privat, Les pots à oille Walpole entre Louis XIV et rocaille, in Grande Galerie, n. 28, 2014, pp. 50-52.
  • (EN) Charissa Bremer-David, French Tapestries and Textiles in the J. Paul Getty Museum, Los Angeles, The J. Paul Getty Museum, 1997.
  • (FR) Hélène Cavalié, Pierre Germain dit le Romain, thèses d'école des charte, Parigi, Parigi IV Sorbona, 2007.
  • (FR) Jacques de Drouas, Un orfèvre au XVIIIe siècle : Nicolas Besnier, échevin de Paris, in Bulletin de la Société de l'Histoire de Paris et de l'Ile-de-France, 1983, pp. 97-149.
  • (FR) Gerspach, La manufacture nationale de Beauvais, in Revue des Arts décoratifs, 1880, p. 517.
  • (FR) Christophe Huchet de Quénétain, Nicolas Besnier (1685/86-1754) : architecte, orfèvre du roi, directeur de la manufacture royale de tapisseries de Beauvais, et échevin de la ville de Paris, Parigi, Parigi IV Sorbona, 2017.
  • (FR) Félix Lazare e Louis Lazare, Dictionnaire administratif et historique des rues et monuments de Paris, Parigi, Bureau de la Revue municipale, 1855.

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