Nicola Savoldi

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Ragazze somale, olio su tela, fine XIX sec.

Nicola Savoldi (Nembro, 6 settembre 1864Nembro, 25 ottobre 1952) è stato un pittore, decoratore e giudice italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Discendente da un'antica famiglia — dedita da generazioni al commercio di foraggi, legnami e all'industria di fornaci laterizie citate per ritrovamenti preistorici nel 1899[1][2] — si diploma in architettura e ornato all'Accademia Carrara di Bergamo, seguendo le lezioni di Enrico Scuri[3]. Si perfeziona quindi a Roma presso l'Accademia di Francia e al Museo Artistico. Qui vince nel 1884 un Premio del Governo in un concorso ex tempore per lo stile di Baldassarre Peruzzi, ottiene una medaglia d'oro al concorso di prospettiva[4], venendo considerato particolarmente abile nelle tecniche della tempera e dell'acquarello.[5]

Con Cesare Maccari decorerà il Teatro dell'Opera di Roma, partecipando anche al restauro della Basilica di San Lorenzo.[3]

Rientrato in Bergamasca per dedicarsi agli affari di famiglia, continuerà a dipingere privatamente per le proprie residenze.[6]

Nominato Giudice conciliatore di Nembro nel 1909 — in quanto appartenente al notabilato[7] locale — Nicola non cesserà tuttavia di dipingere in privato dedicandosi ai propri interessi letterari.[8]

Suo fratello maggiore Luigi Savoldi è stato pure pittore di professione[9], mentre il nipote Antonio Savoldi è stato un industriale cartotecnico fra la fine dell'Ottocento e primi del Novecento, ideatore del progetto della Grande Enciclopedia Italiana poi passato a Treccani.[10] Il figlio, Renato Savoldi (1918-1976)[11] — tecnico e politico fra la Bergamasca e Roma avviato in gioventù alla pittura da suo padre Nicola — nel 1957 istituisce a Nembro la Fondazione "Maria Antonietta Savoldi" che eroga borse di studio a studenti universitari del paese.[12][13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bullettino di Paletnologia Italiana, p. 186.
  2. ^ Loretta De Franceschi, Bibliothecae.it 8 (2019), 2, 447-450, su bibliothecae.unibo.it. URL consultato il 6 luglio 2023.
  3. ^ a b Savoldi.
  4. ^ Arte e costume a Bergamo Ottocento-Novecento, p. 954.
  5. ^ I pittori bergamaschi dell'800, vol. I, p. 4.
  6. ^ Una dimora boschiva, p. 45.
  7. ^ notabile in Vocabolario Etimologico Pianigiani, su etimo.it, 18 settembre 2023.
  8. ^ La Grande Enciclopedia Italiana, p. 22.
  9. ^ Lorandi, p. 371.
  10. ^ La Grande Enciclopedia Italiana.
  11. ^ Renato Savoldi – SIUSA, su siusa.archivi.beniculturali.it, 1º novembre 2023.
  12. ^ Borsa di studio Savoldi, su comune.nembro.bg.it. URL consultato il 2 novembre 2023.
  13. ^ Maria Corna, Il premio Maria Antonietta Savoldi a Nembro, Università degli Studi di Bergamo – Comune di Nembro, 2005, ISBN non esistente.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dario Agazzi, Una dimora boschiva del XVIII secolo: il casino di caccia "Canaletta" a Nembro, postfazione di Sara Galli, Bergamo, Lubrina-Bramani, 2018, ISBN 9788877666741.
  • Dario Agazzi, La Grande Enciclopedia Italiana: dalla Società Savoldi a Treccani. Una vicenda editoriale e famigliare, prefazione di Felice Accame, Milano, Biblion, 2018, ISBN 9788833830018.
  • Bullettino di paletnologia italiana, serie III, tomo VI, anno XXVI, Parma, Luigi Battei, ristampa S N Books Dehli 2018, 1900. ISBN non esistente.
  • Gian Alberto Dell'Acqua, Banca popolare di Bergamo, Credito varesino, I pittori bergamaschi dell'800, vol. I, Edizioni Bolis, 1992, ISBN 8878270563.
  • Marco Lorandi, I pittori bergamaschi dell'Ottocento, vol. III, (collaboratrice: Orietta Pinessi), Edizioni Bolis, Bergamo, 1993, ISBN non esistente.
  • Pietro Mosca-Raffaele De Grada, Arte e costume a Bergamo Ottocento-Novecento, Grafica e Arte, 1989, ISBN 8872010020.
  • Renato Savoldi, Nel trigesimo della morte di Nicola Savoldi, L'Eco di Bergamo, 1952. ISBN non esistente

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