Perigeo (gruppo musicale)

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Perigeo
Il Perigeo negli anni settanta
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereFusion
Periodo di attività musicale1971 – 1977
1980 – 1981 (Reunion nel 1993, nel 2008 e nel 2019)
Album pubblicati11
Studio7
Live3
Raccolte1

«Il gruppo s'inscrive stilisticamente nel solco di una ϰοινή (koinḗ) linguistica ormai consolidata, sorretta da capacità improvvisative solistiche radicate nella tradizione jazzistica.»

Il Perigeo è stato un gruppo musicale italiano di stile fusion e rock progressivo anni settanta, guidato da Giovanni Tommaso.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il loro primo disco, Azimut (1972), raggiunge subito buoni risultati, nel successivo album Abbiamo tutti un blues da piangere (1973) inseriscono invece brani orientati verso il rock, dal jazz rock al funky jazz. Il successivo album Genealogia (1974) comprende brani sempre di alto livello ma più orecchiabili, con maggiore utilizzo del sintetizzatore. Riscuotono grande successo nel tour europeo dell'estate 1974. Ne La valle dei templi (1975), che si avvale della presenza di Tony Esposito alle percussioni, viene data particolare importanza alla ritmica; il gruppo ottiene un buon riconoscimento commerciale. Con Non è poi così lontano (1976), registrato in Canada, il Perigeo esalta al massimo le doti tecniche dei musicisti ma chiude con il jazz rock.

Nel tardo autunno del 1977, durante un concerto a Firenze alla Festa dell'Avanti!, salutano il pubblico annunciando il loro scioglimento in concomitanza di questo loro ultimo concerto ufficiale.

Nel 1978 tutti i membri del gruppo partecipano alla registrazione dell'album Ullu del cantautore Giovanni Ullu.

Perigeo Special[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1980, dopo una lunga pausa durante la quale il gruppo è ufficialmente disciolto, avviene una reunion per la produzione del doppio album Alice nel quale il jazz rock si alterna a brani più pop. Sull'etichetta del disco la denominazione del gruppo è Perigeo Special ma si tratta ancora dei componenti originali.

New Perigeo[modifica | modifica wikitesto]

Poco dopo (nel 1981) Giovanni Tommaso riforma il gruppo con nuovi membri e dà vita al New Perigeo, che resterà in vita un anno e mezzo circa; questa formazione partecipa alla realizzazione di Q Concert, un mini-LP[3] con Rino Gaetano e Riccardo Cocciante e dell'LP Effetto amore.

Eventi successivi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1993, per il ventennale di Umbria jazz, vi fu una riunione del gruppo. Il 25 ottobre 2008, la formazione originale, a parte Franco D'Andrea, diede vita ad un'altra reunion, al Festival della Creatività di Firenze.[4]

Il 23 luglio 2019 ha avuto luogo la One Shot Reunion nell'ambito del Musart Festival di Firenze, nella centralissima Piazza SS. Annunziata.[5] Per l'occasione si riunì la formazione originale della band, ad eccezione di Franco D'Andrea sostituito da Claudio Filippini, con la partecipazione straordinaria di Alex Pacho Rossi.[5]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Perigeo[modifica | modifica wikitesto]

New Perigeo[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Perigeo[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio
Singoli
Album dal vivo
  • 1990 - Live at Montreux (RCA Italiana, 74321 149842)
  • 1990 - Live in Italy 1976 (Contempo, CONTE 156)
  • 2022 - One Shot Reunion (Abeat)
Raccolte
Partecipazioni a compilation
Collaborazioni con altri artisti

Come Perigeo Special[modifica | modifica wikitesto]

Come New Perigeo[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, su Treccani. URL consultato il 28 gennaio 2023.
  2. ^ Michele Camillò, Perigeo. Il laboratorio italiano del jazz-rock, su Ondarock.
  3. ^ Roberto Galanti, Qualità, quattro, quattromilacinquento: Q-disc, in Musica e dischi, n. 413, novembre 1980, p. 22.
  4. ^ Filmato audio Festival della Creatività, Festival della Creatività 2008: intervista ai Perigeo, su YouTube, 14 gennaio 2009. URL consultato il 20 agosto 2015.
  5. ^ a b Perigeo, il ritorno della vecchia magia, su RaiNews - TGR Toscana, 24 luglio 2019. URL consultato il 24 luglio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Cesare Rizzi, Milano, Arcana, 1993, pp. 330-332, ISBN 8879660225.
  • AA.VV., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Gianluca Testani, Arcana Editrice, 2006, ISBN 88-7966-422-0.
  • Nick Logan e Bob Woffinden, Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.
  • Mario Giammetti, Perigeo, La valle dei templi, in Mauro Ronconi (a cura di), 100 dischi ideali per capire la nuova canzone italiana, Roma, Editori Riuniti, 2002.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN157267932 · ISNI (EN0000 0004 6999 4664 · LCCN (ENn95117593 · WorldCat Identities (ENlccn-n95117593
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