New Left

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Vietato vietare, celebre slogan usato dalla sinistra radicale degli anni sessanta, soprattutto d'impronta situazionista

New Left (Nuova Sinistra) è un termine utilizzato per indicare i movimenti della sinistra radicale che si svilupparono nel Regno Unito e negli Stati Uniti a partire dagli anni sessanta del XX secolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Controcultura degli anni 1960 § New Left.

Le origini di questo movimento possono essere ricondotte ad una lettera aperta, scritta nel 1960 dal sociologo Charles Wright Mills, intitolata Letter to the New Left ("Lettera alla Nuova Sinistra"). Mills argomentò su una nuova ideologia di sinistra, focalizzata non sulle istanze riguardanti i problemi dei lavoratori, come aveva fatto la vecchia sinistra, ma piuttosto su istanze maggiormente personali riguardanti l'alienazione, il disagio, l'autoritarismo e altri mali della società moderna[1].

L'organizzazione che rappresentò meglio la New Left fu lo Students for a Democratic Society (SDS, Studenti per una Società Democratica). Lo statuto di questa organizzazione, il Port Huron Statement, che fu scritto da Tom Hayden nel 1962, richiedeva una democrazia molto più partecipata. La New Left si oppose al modo in cui il potere era organizzato e distribuito all'epoca, e lo denominò Establishment (il Sistema). La prima e più importante organizzazione che emerse dallo spirito di ribellione scatenato dalla New Left fu il Free Speech Movement (FSM, Movimento per la Libertà di Parola) nel 1964 nei campus dell'Università della California, a Berkeley.

Questo movimento, che sorse in risposta alle restrizioni imposte alle attività politiche nei campus universitari, fu capeggiato da Mario Savio. L'SDS divenne l'organizzazione leader del movimento contro la guerra nei campus dei college durante la guerra del Vietnam. Quando l'opposizione alla guerra si fece più forte, l'SDS divenne un'organizzazione di primaria importanza negli USA, ma allo stesso tempo la contestazione della guerra costituì un argomento che superò ed oscurò tutte le altre istanze a cui la New Left si ispirava.

Verso la fine degli anni sessanta, l'SDS iniziò a dividersi a causa del dissenso interno e dell'aumento della penetrazione dei teorici della Old Left (Vecchia Sinistra) e si dissolse nel 1969. Alcune sue piccole fazioni estremiste, come i Weather Underground e la Symbionese Liberation Army, emersero dopo la dissoluzione dell'SDS. Con la fine dell'SDS, la New Left, intesa come movimento politico nei campus dei college, giunse alla sua vera fine.

Ideologia[modifica | modifica wikitesto]

Questi movimenti differivano dalla sinistra tradizionale, che erano orientati prevalentemente all'attivismo sulle tematiche inerenti al lavoro e alla lotta di classe, in quanto adottarono una più larga visione dei campi di intervento dell'attivismo stesso, come ad esempio la difesa delle minoranze. Insieme di movimenti di matrice intellettuale, la New Left si propose di correggere quelli che erano da lei percepiti come gli "errori" dei precedenti movimenti di sinistra (Old Left) nel dopoguerra. Inoltre secondo molti esponenti difensori della classe operaia, la venuta della New left, ha segnato la vittoria definitiva del capitalismo sopra la lotta della classe lavoratrice; questo perché la New left spesso e volentieri non prende minimamente in considerazione la quotidianità dell'operaio medio, piuttosto si batte per i diritti di studenti, minoranze, lobby di potere e borghesia in generale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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