Neri Maria Corsini

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Neri Maria Corsini
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Corsini di Antonio David
 
Incarichi ricoperti
 
Nato19 maggio 1685 a Firenze
Ordinato presbitero1733
Creato cardinale14 agosto 1730 da papa Clemente XII
Pubblicato cardinale11 dicembre 1730 da papa Clemente XII
Deceduto6 dicembre 1770 (85 anni) a Roma
 

Neri Maria Corsini, chiamato anche Nereo Maria (Firenze, 19 maggio 1685Roma, 6 dicembre 1770), è stato un cardinale italiano. Era nipote, per parte di padre, di papa Clemente XII. Fu una personalità di spicco negli ambienti romani e svolse mansioni di diplomatico nelle corti di tutta Europa. Negli ultimi anni di pontificato dello zio, ormai anziano e infermo, fu uno dei suoi consiglieri più fidati e resse di fatti le sorti dello Stato della Chiesa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo dei due figli del conte Filippo Corsini e di Lucrezia Rinuccini, ricevette gli ordini sacri nel 1730. Fu nominato cardinale-diacono dallo zio pontefice nel concistoro dell'11 dicembre 1730, con l'assegnazione della diaconia di Sant'Adriano al Foro (8 gennaio 1731). Nel 1733 divenne prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, carica che mantenne fino alla morte. Nel 1737 optò per la diaconia di Sant'Eustachio. Dal 1740 al 1770 fu arciprete della basilica di San Giovanni in Laterano, la quale accolse le sue spoglie dopo la morte. In campo artistico fu protettore e benefattore del celebre pittore Giacomo Zoboli; grazie al suo intervento verso il re di Napoli Carlo di Borbone il pittore fu ospitato nel Palazzo Farnese dal 1738 al 1760[1]. Neri Maria Corsini non ebbe l'investitura episcopale.

Conclavi[modifica | modifica wikitesto]

Neri Maria Corsini partecipò a tre conclavi:

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1730 papa Clemente XII gli affidò il territorio di San Felice Circeo che Neri Maria Corsini governò per 40 anni. Egli venne incontro alla popolazione sanfeliciana dimezzando le tasse, cercando di avviare progetti per far tornare il Lago di Paola pescoso come un tempo ed eseguì inoltre alcuni lavori nel paese, come l'ampliamento della chiesa parrocchiale.

Durante il suo lungo cardinalato Neri Maria Corsini fece erigere numerose opere e monumenti, tra i quali:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Archivio di Sato di Napoli, Affari esteri, n. 1132, doc. del 14.12.1472
  2. ^ Fuga trasformò la piccola villa suburbana dei Riario in una vera e propria reggia, raddoppiando l'estensione della facciata e ovviando alla notevole larghezza con l'aggiunta di dieci lesene giganti, più addensate in corrispondenza dell'asse centrale. Oggi ospita la Galleria nazionale d'arte antica di Roma.
  3. ^ Sant'Andrea Corsini fu un religioso dell'Ordine Carmelitano, vescovo di Fiesole e legato pontificio a Bologna, che fu proclamato beato da papa Eugenio IV nel 1440 e santo da papa Urbano VIII il 22 aprile 1629.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Segretario dei Memoriali Successore
Niccolò Coscia 23 luglio 1730 - 1º agosto 1740 Giuseppe Livizzani Mulazzani
Predecessore Cardinale diacono di Sant'Adriano al Foro Successore
Giulio Alberoni 8 gennaio 1731 - 6 maggio 1737 Marcellino Corio
Predecessore Abate commendatario di Leno Successore
Cornelio Bentivoglio 30 dicembre 1732 - 1º gennaio 1734 Angelo Maria Querini
Predecessore Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica Successore
Alamanno Salviati 2 marzo 1733 - 6 dicembre 1770 Andrea Corsini
Predecessore Cardinale diacono di Sant'Eustachio Successore
Curzio Origo 6 maggio 1737 - 6 dicembre 1770 Giovanni Costanzo Caracciolo
Predecessore Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano Successore
Pietro Ottoboni 1º agosto 1740 - 6 dicembre 1770 Mario Compagnoni Marefoschi
Predecessore Segretario della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione Successore
Tommaso Ruffo 26 febbraio 1753 - 6 dicembre 1770 Giovanni Francesco Stoppani
Controllo di autoritàVIAF (EN89706319 · ISNI (EN0000 0000 6218 3712 · SBN BVEV111606 · BAV 495/49689 · CERL cnp01080772 · GND (DE116685433 · WorldCat Identities (ENviaf-89706319