Neri I Acciaiuoli
| Neri I | |
|---|---|
| I Duca di Atene | |
| In carica | 1388 – 1394 |
| Predecessore | Maria di Sicilia |
| Successore | Antonio I |
| Trattamento | Sua Grazia |
| Nascita | Firenze?, ? |
| Morte | Atene, 25 settembre 1394 |
| Dinastia | Acciaiuoli |
| Padre | Jacopo Acciaiuoli |
| Madre | Bartolomea Ricasoli |
| Coniugi | Agnese Saraceni Eubilia Doria |
| Religione | Cattolicesimo |
Neri I Acciaiuoli (Firenze?, ... – Atene, 25 settembre 1394) è stato primo duca di Atene della famiglia Acciaiuoli[1].
Era figlio di Jacopo Acciaiuoli[1] e fratello di Donato Acciaiuoli di Cassano, Giovanni Acciaiuoli, arcivescovo di Patrasso e Angelo Acciaiuoli, vescovo di Firenze. La madre era Bartolomea Ricasoli.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu chiamato da Firenze a Napoli dallo zio, che lo adottò e gli lasciò grandi ricchezze.[1]
Nel 1371 acquistò da suo cugino Angelo la città di Corinto, quale pegno di un prestito.[2] In seguito riuscì a sottrarre ai Catalani vari possedimenti in Grecia, quali Livadeia, Platea, Tebe, Megara e Sicione (1388). Il 5 marzo 1388, dopo un lungo assedio, riuscì ad impadronirsi di Atene[2] a scapito dei Catalani, mentre nel dicembre dello stesso anno occupò Argo e Nauplia: Argo la cedette al genero Teodoro I Paleologo, mentre tenne per sé Nauplia, prima di restituirla ai Veneziani[2] nel giugno 1389.
Il Re di Napoli allora gli concesse il titolo di Duca di Atene e di Signore di Tebe, Corinto, Megara e Platea.[1] Nel 1390 si impossessò anche del Ducato di Neopatria.
Nel 1391 iniziò le trattative con gli emissari di Amedeo di Savoia-Acaia (1363 – 1402)[1] per ottenerne l'aiuto contro la Compagnia Navarrese[3] condotta da Pietro Bordo di San Superano, che occupava parte della Morea. L'accordo fu raggiunto (in cambio dell'aiuto di Amedeo, Neri ne riconosceva la sovranità sull'Acaia dichiarandosi suo feudatario e vassallo) non diede risultati pratici a causa della morte di Amedeo.
Morì il 25 settembre 1394.[2]
Matrimonio e discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Non è chiaro con chi si sposò (Agnese Saraceni secondo il Petrucci,[2] che riprendeva l'Hopf, oppure Eubilla Doria secondo il Litta[1]), ebbe comunque due figlie:
- Bartolomea[1] (1370 – 1397), che diede in sposa al principe Teodoro I Paleologo, despota della Morea, nel 1385 (cedendole la signoria di Corinto);
- Francesca[1] († post 1430), maritata al nobile Carlo I Tocco, alla quale lasciò le signorie di Megara e Sicione.
Ebbe inoltre un figlio naturale:
- Antonio I Acciaiuoli (†1435), al quale trasmise il ducato di Atene.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j Litta, Tav. V.
- ^ a b c d e Acciaiuoli Neri, su treccani.it. URL consultato il 4 marzo 2025.
- ^ Si trattava di una compagnia di ventura, mercenari organizzati che si offrivano come truppe ai vari signori dietro compenso. La Compagnia Navarrese, composta prevalentemente da navarresi e guasconi, viene così chiamata dal nome del suo fondatore, Carlo II di Navarra che la costituì per combattere contro Carlo V di Francia. Conclusasi nel 1366 la pace fra i due contendenti, la compagnia si trasformò in esercito mercenario permanente ad opera del fratello di Carlo II, Luigi, conte di Beaumont-le-Roger e conte di Durazzo per diritto acquisito sposando quello stesso anno Joanna (1344 – 1387) figlia di Carlo, duca di Durazzo (1323 – 1348)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pompeo Litta, Acciaioli di Firenze, collana Famiglie celebri italiane, Milano, Giulio Ferrario, 1835.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Armando Petrucci, ACCIAIUOLI, Neri, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 57415348 · CERL cnp00544683 · LCCN (EN) nr98014687 · GND (DE) 119004607 |
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