Negrone (torrente)

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Negrone
Il Negrone a monte della confluenza del rio di Carnino
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Province  Liguria
Lunghezza13,491 km[1][2]
Bacino idrografico62,6 km²[3]
Nasceversante orientale della Cima Missun
SfociaTanaro
44°07′26.11″N 7°48′53.06″E / 44.12392°N 7.81474°E44.12392; 7.81474
Mappa del fiume
Mappa del fiume

Il Negrone è un torrente che scorre nelle province di Cuneo e di Imperia. Assieme al Tanarello rappresenta uno dei due rami sorgentizi del fiume Tanaro.[4]

Idronimo[modifica | modifica wikitesto]

L'origine del nome Negrone è incerta; viene fatta da alcuni risalire al colore scuro delle rocce che emergono in varie parti del letto del torrente, da altri all'ombrosità della vallata percorsa dal corso d'acqua.[5]

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il Negrone nasce con il nome di torrente Giareto o Ciairello[6][7] sul versante orientale della Cima Missun (Alpi Liguri), nei pressi del Confine tra la Francia e l'Italia. Scorre inizialmente in territorio piemontese (comune di Briga Alta) e comincia poi a segnare il confine tra Piemonte e Liguria. Dopo aver cambiato nome in torrente Corvo raggiunge Upega. Qui raccoglie da sinistra le acque del rio Nivorina e cambia nuovamente nome in Negrone, ruotando verso est. A valle di Upega le acque del Negrone scompaiono in un inghiottitoio detto Garb del Batau; il torrente si riforma circa 500 metri dopo, all'uscita della caratteristica Gola delle Fascette.[8] Il suo corso ruota poi verso sud-est, così che con un ampio arco va a confluire con il Tanarello a Pian Laiardo (911 m), al confine tra i comuni di Cosio d'Arroscia (IM) e Ormea (CN), dando origine al Tanaro.[9]

Affluenti principali[modifica | modifica wikitesto]

Ponte sul torrente Corvo
Il Rio Nivorina a Upega
  • In sinistra idrografica:
    • rio Colla Bassa,
    • rio Cantalupo;
  • in destra idrografica:
    • rio Nivorino (o Nivorina),
    • rio di Carnino,
    • valle della Fuse,
    • torrente Regioso.

L'area di alimentazione del Negrone, data la natura carsica delle zone attraversate, è probabilmente più estesa del suo bacino idrografico. Questo perché il torrente è alimentato, oltre che dalle acque di ruscellamento superficiale, anche da flussi sotterranei che raccolgono presumibilmente acqua anche oltre il confine francese.[10]

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Da un punto di vista della pesca il torrente viene considerato ricco di trote.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito dell'Autorità di bacino del fiume Po, su adbpo.it. URL consultato il 27 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2009).
  2. ^ L'Autorità di bacino del fiume Po considera come ramo sorgentizio del Nagrone il rio Nivorina, mentre assegna al torrente Corvo (secondo le cartografie regionali piemontese e ligure rispettivamente Giareto o Ciairello) una lunghezza di km 3,893
  3. ^ AA.VV., LINEE GENERALI DI ASSETTO IDROGEOLOGICO E QUADRO DEGLI INTERVENTI BACINO DEL TANARO (PDF), Autorità di bacino del fiume Po. URL consultato il 26-10-2017.
  4. ^ Piemonte (non compresa Torino), Touring club italiano, 1976, p. 266.
  5. ^ Giovanni Badino, La lunga via dell'acqua (PDF), in Speleologia, dicembre 2015, pp. 54-59. URL consultato il 28 ottobre 2017.
  6. ^ Carta Regionale in scala 1:25.000 della Regione Liguria, on-line su www.cartografiarl.regione.liguria.it Archiviato il 29 maggio 2017 in Internet Archive. (consultato nell'ottobre 2017)
  7. ^ Alcune altre carte fanno invece nascere il torrente a Upega, considerando i torrenti Giaireto, Corvo e Nivorina come suoi rami sorgentizi. Vedi carta in scala 1:25.000 n.19 "Alta val Tanaro - Alta valle Arroscia - Alta valle Argentina", Fraternali.
  8. ^ AA.VV., Da Ceva a Imperia, in Piemonte (non compresa Torino), Touring club italiano, 1976, p. 271.
  9. ^ a b AA.VV., Bacino del Tanaro (PDF), Provincia di Imperia. URL consultato il 26-10-2017 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2015).
  10. ^ A.R.P.A., Riepilogo idrologico annuale delle stazioni idrometriche della rete regionale (PDF), Regione Piemonte, 2008, p. 45. URL consultato il 27 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2016).

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