Nazionale di calcio della Corea del Nord

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Bandiera della Corea del Nord Corea del Nord
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione Federazione calcistica della Repubblica Popolare Democratica di Corea (KFA)
Confederazione AFC
Codice FIFA PRK
Soprannome 천리마 (Chollima)
Selezionatore Bandiera della Corea del Nord Yun Jong-su
Record presenze Ri Myong-Guk (118)
Capocannoniere Jong Il-Gwan (26)
Ranking FIFA 115º (26 ottobre 2023)[1]
Esordio internazionale
Bandiera della Cina Cina 0 - 1 Corea del Nord Bandiera della Corea del Nord
Pechino, Cina; 7 ottobre 1956
Migliore vittoria
Bandiera della Corea del Nord Corea del Nord 21 - 0 Guam Bandiera di Guam
Taipei, Taiwan; 11 marzo 2005
Peggiore sconfitta
Bandiera del Portogallo Portogallo 7 - 0 Corea del Nord Bandiera della Corea del Nord
Città del Capo, Sudafrica; 21 giugno 2010
Campionato del mondo
Partecipazioni 2 (esordio: 1966)
Miglior risultato Quarti di finale nel 1966
Coppa d'Asia
Partecipazioni 5 (esordio: 1980)
Miglior risultato Quarto posto nel 1980

La nazionale di calcio della Corea del Nord (in coreano 조선민주주의인민공화국 축구 국가대표팀) è la squadra calcistica della Corea del Nord, è controllata dalla Federazione calcistica nordcoreana (KFA), affiliata alla Asian Football Confederation (AFC).

Conta due partecipazioni alla fase finale della Coppa del mondo, una nel 1966, quando raggiunse i quarti di finale, prima asiatica a superare la fase a gironi di un Mondiale, e nel 2010, quando fu eliminata nella fase a gruppi. Ha partecipato a cinque fasi finali della Coppa d'Asia, raggiungendo il quarto posto nel 1980.

Nel ranking FIFA, istituito nell'agosto 1993, la Corea del Nord vanta quale miglior piazzamento il 57º posto del novembre 1993, mentre il peggior piazzamento è il 181º posto occupato nell'ottobre e nel novembre 1998. Occupa il 108º posto della graduatoria.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Esordi[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante nell'antica Corea fosse diffuso un gioco molto simile al calcio, chiamato chuk-gu (축구), furono i britannici ad esportare il football nella penisola nel 1882 grazie al loro avamposto situato ad Incheon. Nel 1921 si disputò il primo campionato di calcio coreano, mentre sette anni dopo nacque la Federazione calcistica coreana.

L'aggressione nipponica degli anni trenta, il secondo conflitto mondiale e la guerra di Corea resero molto più problematica la diffusione del calcio in Corea. Ovviamente la divisione politica della Corea in due stati diede il via anche alla fondazione di due nazionali di calcio: quella nordcoreana però rimase per molto tempo inattiva e poté fare il suo esordio solo nel 1964.

Il campionato mondiale del 1966[modifica | modifica wikitesto]

Il miglior risultato ottenuto dalla nazionale nordcoreana risale al campionato del mondo 1966. Dopo aver perso con l'Unione Sovietica per 3-0 ed aver pareggiato con il Cile per 1-1 (con rete di Pak Seung-Zin nei minuti finali), la squadra sconfisse clamorosamente l'Italia per 1-0, grazie alla decisiva marcatura di Pak Doo Ik, e superò dunque la prima fase, per poi cadere eliminata ai quarti di finale contro il Portogallo in modo rocambolesco. Contro i lusitani la formazione asiatica andò in vantaggio per 3-0, prima che quattro gol di Eusébio e un'altra segnatura portoghese (5-3 il finale) fermassero il cammino della Corea del Nord. Fu la prima nazionale di calcio asiatica a superare la prima fase di un campionato del mondo. Tornati in patria, i giocatori vennero accolti come degli eroi nazionali, come testimonia il film documentario The Game of Their Lives di Dan Gordon (2002), riportante le testimonianze di sette membri della squadra (tra cui Pak Doo Ik e Pak Seung-Zin) e del loro allenatore, Myung Rye-hyun.

Anni 1970[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni 1970 furono particolarmente difficili per la nazionale nordcoreana: si aprirono con una squalifica imposta dalla FIFA, che punì la federcalcio di Pyongyang per non aver voluto disputare una partita contro Israele (la motivazione, ovviamente, andava ricercata nelle tensioni diplomatiche tra i due stati), e furono intervallati da numerose sconfitte, caratterizzate spesso da risultati rotondi. L'opposizione al regime di Videla causò inoltre il boicottaggio del Mondiale argentino del 1978: ancora una volta calcio e politica erano strettamente intrecciati.

Anni 1980 e 1990[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni 1980 parvero aprirsi con un timido segnale di ripresa, il quarto posto ottenuto dai nordcoreani nella Coppa d'Asia 1980, ma cocenti sconfitte, altri boicottaggi e altre esclusioni imposte dalla federazione internazionale impedirono alla Corea del Nord di partecipare a manifestazioni calcistiche di rilievo, se si esclude la Coppa d'Asia 1992, in cui il risultato fu un'eliminazione al primo turno.

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo del 2005 i nordcoreani cercavano una difficile qualificazione al Mondiale di Germania 2006 nella partita interna contro l'Iran. Sul punteggio di 0-2 un netto calcio di rigore fu negato alla Corea del Nord e alle vibranti proteste dei giocatori si aggiunsero quelle dei tifosi: dagli spalti piovvero pietre, seggiolini e bottiglie, mentre un'invasione di campo costrinse gli iraniani ad asserragliarsi negli spogliatoi, senza avere la possibilità di uscire[2]. A causa di tali disordini, la FIFA impose alla Corea del Nord di disputare le successive due partite casalinghe in campo neutro e senza sostenitori al seguito[3].

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 tutti i giocatori della Corea del Nord militavano nel campionato nazionale, tranne i cosiddetti Zainichi (oriundi giapponesi), tra cui i più famosi Ahn Young-Hak (Omiya Ardija), Ryang Yong-Gi (Vegalta Sendai) e Jong Tae-Se (Kawasaki Frontale). Date le politiche estremamente restrittive del regime di Kim Jong-il riguardo all'emigrazione, praticamente tutti i tifosi che si recano in trasferta a seguire le partite della Corea del Nord sono cittadini stranieri (per lo più cinesi, ma anche giapponesi e sudcoreani discendenti di nordcoreani).

Nelle qualificazioni ai mondiali del 2010 la squadra ritrovò competitività: dopo aver eliminato la Mongolia e la Giordania nei turni preliminari, fu inserita del gruppo B nel girone di qualificazione insieme ai "cugini" sudcoreani, all'Iran, all'Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti. Al termine del girone d'andata la Corea del Nord si trovava al 2º posto, l'ultimo utile per andare direttamente alla fase finale del Mondiale (il 3º consentiva uno spareggio-qualificazione con la 3ª del gruppo A).

Nella prima sfida la Corea del Nord vinse per 2-1 in trasferta contro gli Emirati Arabi con gol di Choe Kum-Chol e An Chol-hyok; nella seconda pareggiò in casa 1-1 contro la Corea del Sud (rete di Hong Yong-Jo dagli undici metri); nella terza si registrò la sconfitta per 2-1 in Iran (marcatura di Jong Tae-Se), mentre nel quarto incontro la vittoria contro i sauditi, siglata da Mun In-Guk, consentì ai nordcoreani di terminare il girone d'andata in buona posizione. Il girone di ritorno si aprì per i nordcoreani con il successo casalingo contro gli Emirati Arabi per 2-0, con reti di Pak Nam-Chol e Mun In-Guk: a seguito di questa vittoria la nazionale si issò in testa al gruppo con 10 punti, ma la successiva sconfitta di misura con la Corea del Sud rimise in discussione la qualificazione. Un pareggio casalingo con l'Iran e un altro all'ultima giornata in casa dell'Arabia Saudita garantirono comunque alla selezione nordcoreana allenata da Kim Jong-Hun la qualificazione al Mondiale di Sudafrica 2010[4], bissando l'analogo risultato conseguito dal CT Myong Rae Hyon nel 1966[5].

Il sorteggio della fase finale dei Mondiali 2010 riservò alla Corea del Nord il Gruppo G con Brasile, Portogallo e Costa d'Avorio. Il 15 giugno la squadra debuttò a Johannesburg contro i verdeoro, riuscendo a tratti a mettere in difficoltà la Seleção, che comunque s'impose per 2-1: la rete asiatica fu siglata all'89' da Ji Yun-Nam: nella seconda partita il Portogallo inflisse ai coreani la peggiore sconfitta nella storia della nazionale, vincendo per 7-0 e sancendo l'eliminazione della Corea del Nord dalla rassegna mondiale, conclusa con un'ulteriore sconfitta, per 3-0, con la Costa d'Avorio. Dopo il Mondiale si diffusero voci e speculazioni secondo le quali il governo del dittatore Kim Jong-il aveva punito duramente l'intera squadra per gli scarsi risultati e che l'allenatore fosse stato addirittura messo ai lavori forzati in un cantiere edile[6]. La FIFA e le fonti nordcoreane negarono ciò[7].

Nel settembre 2010 la nazionale under-23 nordcoreana partecipò alla Millennium Cup, torneo quadrangolare organizzato in Vietnam per l'anniversario della fondazione della capitale Hanoi. Oltre alla nazionale coreana vi erano iscritti anche la rappresentativa del Vietnam, del Kuwait e dell'Australia. Dopo i primi due successi, 1-0 contro l'Australia e 3-0 contro il Kuwait, il pareggio 0-0 contro il Vietnam[8] permise alla nazionale nordcoreana di chiudere vittoriosamente il torneo[9].

Nel gennaio del 2011 la nazionale nordcoreana partecipò alla Coppa d'Asia in Qatar, chiudendo con l'eliminazione al primo turno, con un solo punto raccolto nelle tre partite del girone, grazie al pareggio senza reti con gli Emirati Arabi Uniti, cui seguirono due sconfitte (entrambe per 1-0) contro Iran e Iraq. Dopo un anno in carica, Jo Tong-sop fu sostituito da Yun Jong-su.

Grazie alla qualificazione al campionato del mondo del 2010 la nazionale nordcoreana fu ammessa direttamente al terzo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014. Nel girone con Giappone, Uzbekistan e Tagikistan (ammesso in luogo della squalificata Siria) ottenne il terzo posto, lasciando a giapponesi e uzbeki la qualificazione al turno successivo. Il 15 novembre 2011 la squadra tornò ad affrontare il Giappone a Pyongyang dopo 22 anni, alla presenza di 150 tifosi nipponici allo Stadio Kim Il-sung. L'accoglienza riservata alla nazionale giapponese fu glaciale: la squadra ospite dovette attendere quattro ore all'arrivo all'aeroporto per il disbrigo delle lunghe procedure burocratiche per l'ingresso nel paese[10] e l'inno nazionale del Giappone fu fischiato.

Nel marzo 2012 i nordcoreani tentarono, in Nepal, la difesa del titolo di AFC Challenge Cup. Vinto il girone di prima fase grazie a tre vittorie contro Filippine (2-0), Tagikistan (2-0) e India (4-0). In semifinale eliminarono la Palestina (2-0) e in finale ebbero la meglio per 2-1 sul Turkmenistan, aggiudicandosi il trofeo per la seconda volta consecutiva. Il successo consentì inoltre alla Corea del Nord di qualificarsi alla fase finale della Coppa d'Asia 2015, ottenendo per la seconda volta consecutiva l'accesso alla fase finale della massima competizione continentale (evento senza precedenti per la selezione).

Dopo la sconfitta interna contro l'Uzbekistan nelle eliminatorie del Mondiale 2014, i nordcoreani fanno registrare una lunga striscia di imbattibilità. Nella Coppa dell'Asia orientale 2013 fallirono la qualificazione alla fase finale del torneo a vantaggio dell'Australia, per via della differenza reti sfavorevole. L'imbattibilità si ruppe a novembre con la sconfitta contro il Kuwait (2-1 in amichevole). Fu l'inizio di un periodo difficile per la squadra di Yun Jong-su, che perse tre delle successive quattro partite disputate contro nazionali del Golfo persico.

Nel novembre 2014, vincendo il girone giocato a Taipei con Hong Kong, Guam e Taiwan, la Corea del Nord si qualificò alla fase finale della Coppa dell'Asia orientale per la prima volta dal 2008. Il 30 dicembre 2014 la federcalcio nordcoreana, dovendo prendere atto della squalifica inflitta dall'AFC al proprio CT per comportamento antisportivo nei riguardi dell'arbitro ai Giochi asiatici nella partita contro la Corea del Sud, dovette sospendere Yun Jong-su, cui subentrò Jo Tong-sop, da quattro anni alla guida della nazionale Under-20.

Nel girone di Coppa d'Asia 2015 con Uzbekistan, Arabia Saudita e Cina la squadra fu eliminata al primo turno, avendo perso tutti e tre gli incontri. Jo Tong-sop lasciò il posto a Kim Chang-Bok. Dopo aver vinto varie amichevoli, la squadra ottenne il terzo posto alla Coppa dell'Asia orientale 2015, organizzata in Cina e vinta dai nordcoreani grazie a una prestigiosa vittoria per 2-1 contro il Giappone il 2 agosto 2015.

Nel secondo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2018 trovò Uzbekistan, Bahrein, Filippine e Yemen. Tre successi nei primi tre match lanciarono i nordcoreani in testa al girone, poi chiuso al secondo posto con 16 punti. La clamorosa sconfitta interna contro le Filippine (2-3 dopo essere stata in vantaggio per 2-1 fino all'85º minuto) precluse ai nordcoreani l'accesso al turno successivo nel cammino verso il Mondiale, dato che la squadra non risultò tra le migliori quattro seconde classificate dei gironi. La sconfitta contro le Filippine non impedì tuttavia alla Corea del Nord di qualificarsi al terzo turno delle eliminatorie della Coppa d'Asia 2019. Kim Chang-Bok fu sostituito nel maggio 2016 dal norvegese Jørn Andersen, secondo CT europeo a guidare la Corea del Nord dopo l'ungherese Pál Csernai. Nelle amichevoli da agosto ad ottobre 2016 la squadra ottenne risultati altalenanti. A novembre, battendo Taipei Cinese, Guam e Hong Kong, si qualificò alla fase finale della Coppa dell'Asia orientale 2017, ottenendo la sesta qualificazione al torneo nella propria storia.

I nordcoreani furono dunque impegnati nel terzo turno delle eliminatorie della Coppa d'Asia 2019. Nel girone con Libano, Hong Kong e Malaysia l'inizio fu negativo (2 punti nelle prime 3 partite), ma la squadra chiuse con un bilancio di 3 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, qualificandosi così alla fase finale della Coppa d'Asia nel marzo 2018, grazie al secondo posto nel girone dietro ai libanesi.

Nella fase finale della Coppa dell'Asia orientale 2017, tenutasi in Giappone nel mese di dicembre, la compagine nordcoreana patì due sconfitte (entrambe per 0-1) contro Giappone e Corea del Sud, per poi pareggiare per 1-1 contro la Cina e chiudere all'ultimo posto il girone.

Il 13 dicembre 2018 fu nominato CT Kim Yong-jun, ex calciatore della nazionale e allenatore delle selezioni giovanili del paese[11]. Nella fase finale della Coppa d'Asia 2019 la selezione nordcoreana fu eliminata al primo turno, battuta nettamente in tutte e tre le partite del girone (0-4 dall'Arabia Saudita, 0-6 dal Qatar e 1-4 dal Libano).

Yong-jun fu sostituito il 1º luglio 2019 dal rientrante Yun Jong-su.

Nell'ottobre 2019 la Corea del Nord ha affrontato, per la prima volta nella storia, sul proprio territorio nazionale la Corea del Sud in una gara ufficiale, valida per le qualificazioni al campionato del mondo 2022: la partita, svoltasi davanti a pochissimi spettatori e senza diretta televisiva, è terminata a reti bianche[12].

Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver ottenuto 8 punti in 5 partite delle qualificazioni al campionato del mondo 2022, la nazionale si ritira dalle eliminatorie per decisione federale per preoccupazioni legate alla pandemia di COVID-19.[13]

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

La Corea del Nord scende tradizionalmente in campo con una divisa ove il colore dominante è il rosso (tinta che affonda le proprie origini nella simbologia socialista), unito a finiture bianche. La divisa di cortesia ribalta la proporzione.

Sul petto, tipicamente, compare la bandiera nazionale, priva di altri ornamenti e orpelli.

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Periodo Fornitori
?–1993 Bandiera del Regno Unito Admiral
1998–2002 Bandiera dell'Italia Fila
2002–2003 Bandiera dell'Italia Lotto
2003–2005 Bandiera della Germania Adidas
2005–2006 Bandiera del Regno Unito Umbro
2006–2008 Bandiera della Danimarca Hummel
2008–2010 Bandiera della Cina ERKE
2010–2014 Bandiera dell'Italia Legea
2014–present Bandiera della Corea del Nord Choeusu[14]

Rosa attuale[modifica | modifica wikitesto]

Lista dei 23 giocatori convocati per le sfide di qualificazione al campionato mondiale di calcio 2022 contro Turkmenistan e Libano del 14 e 19 novembre 2019.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
23 P Ri Kwang-il 13 aprile 1988 (36 anni) 7 0 Bandiera della Corea del Nord Sobaeksu
1 P An Tae-song 21 ottobre 1993 (30 anni) 6 0 Bandiera della Corea del Nord April 25
21 P Sin Hyok 3 luglio 1992 (31 anni) 1 0 Bandiera della Corea del Nord Kigwancha
3 D Jang Kuk-chol 16 febbraio 1994 (30 anni) 62 5 Bandiera della Corea del Nord Hwaebul
13 D Sim Hyon-jin 1º gennaio 1991 (33 anni) 41 2 Bandiera della Corea del Nord April 25
16 D Pak Myong-song 31 marzo 1994 (30 anni) 23 0 Bandiera della Corea del Nord April 25
6 D Kim Chol-bom 16 luglio 1994 (29 anni) 23 0 Bandiera della Corea del Nord April 25
2 D Ri Thong-il 20 novembre 1992 (31 anni) 10 1 Bandiera della Corea del Nord Kigwancha
17 D Ri Chang-ho 4 gennaio 1990 (34 anni) 7 0 Bandiera della Corea del Nord Hwaebul
18 D Ri Yong-chol 8 gennaio 1991 (33 anni) 5 0 Bandiera della Corea del Nord Hwaebul
5 D Hong Jin-song 22 febbraio 1994 (30 anni) 3 0 Svincolato
11 C Jong Il-gwan 30 ottobre 1992 (31 anni) 76 26 Bandiera della Corea del Nord Rimyongsu (Capitano)
15 C Ri Un-chol 13 luglio 1995 (28 anni) 25 1 Bandiera della Corea del Nord Sonbong
12 C Ri Yong-jik 8 febbraio 1991 (33 anni) 23 1 Bandiera del Giappone Tokyo Verdy
8 C Han Thae-hyok 20 giugno 1988 (35 anni) 6 0 Bandiera della Corea del Nord Kigwancha
10 C Kim Kum-chol 7 aprile 1997 (27 anni) 5 0 Bandiera della Corea del Nord Rimyongsu
19 C Song Jong-hyok 28 giugno 1995 (28 anni) 3 0 Bandiera della Corea del Nord Hwaebul
4 C Choe Song-hyok 28 febbraio 1998 (26 anni) 2 0 Svincolato
9 A Pak Kwang-ryong 27 settembre 1992 (31 anni) 41 14 Svincolato
14 A Kim Yong-il 6 luglio 1994 (29 anni) 19 1 Bandiera della Corea del Nord Kigwancha
7 A Han Kwang-song 11 settembre 1998 (25 anni) 10 1 Svincolato
20 A Pak Hyon-il 21 settembre 1993 (30 anni) 8 2 Bandiera della Corea del Nord Amnokgang
22 A Choe Ju-song 27 gennaio 1996 (28 anni) 6 0 Bandiera della Corea del Nord Amnokgang

Partecipazioni ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Non iscritta - - - -
1934 Bandiera dell'Italia Italia Non iscritta - - - -
1938 Bandiera della Francia Francia Non iscritta - - - -
1950 Bandiera del Brasile Brasile Non iscritta - - - -
1954 Bandiera della Svizzera Svizzera Non iscritta - - - -
1958 Bandiera della Svezia Svezia Non iscritta - - - -
1962 Bandiera del Cile Cile Non iscritta - - - -
1966 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Quarti di finale 1 1 2 5:9
1970 Bandiera del Messico Messico Squalificata[15] - - - -
1974 Bandiera della Germania Germania Non qualificata - - - -
1978 Bandiera dell'Argentina Argentina Ritirata - - - -
1982 Bandiera della Spagna Spagna Non qualificata - - - -
1986 Bandiera del Messico Messico Non qualificata - - - -
1990 Bandiera dell'Italia Italia Non qualificata - - - -
1994 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Non qualificata - - - -
1998 Bandiera della Francia Francia Non partecipante - - - -
2002 Bandiera del Giappone Giappone / Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Non partecipante - - - -
2006 Bandiera della Germania Germania Non qualificata - - - -
2010 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Primo turno 0 0 3 1:12
2014 Bandiera del Brasile Brasile Non qualificata - - - -
2018 Bandiera della Russia Russia Non qualificata - - - -
2022 Bandiera del Qatar Qatar Ritirata - - - -

Coppa delle Nazioni Asiatiche[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1956 Hong Kong Non iscritta - - - -
1960 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Non iscritta - - - -
1964 Bandiera d'Israele Israele Non iscritta - - - -
1968 Bandiera dell'Iran Iran Non iscritta - - - -
1972 Bandiera della Thailandia Thailandia Non iscritta - - - -
1976 Bandiera dell'Iran Iran Ritirata - - - -
1980 Bandiera del Kuwait Kuwait Quarto posto 3 0 2 10:12
1984 Bandiera di Singapore Singapore Non partecipante - - - -
1988 Bandiera del Qatar Qatar Non qualificata - - - -
1992 Bandiera del Giappone Giappone Primo turno 0 1 2 2:5
1996 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti Non partecipante - - - -
2000 Bandiera del Libano Libano Non qualificata - - - -
2004 Bandiera della Cina Cina Sospesa dall'AFC - - - -
2007 Bandiera dell'Indonesia Indonesia/Bandiera della Malaysia Malaysia
Bandiera della Thailandia Thailandia/Bandiera del Vietnam Vietnam
Non partecipante - - - -
2011 Bandiera del Qatar Qatar Primo turno 0 1 2 0:2
2015 Bandiera dell'Australia Australia Primo turno 0 0 3 2:7
2019 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti Primo turno 0 0 3 1:14

AFC Challenge Cup[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le rose[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Nazionale nordcoreana.

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo FIFA 1966
Lee C.M., 2 Pak L.S., 3 Shin Y.K., 4 Kang B.C., 5 Lim Z.S., 6 Im S.H., 7 Pak D.I., 8 Pak S.Z., 9 Lee K.H., 10 Kang R.W., 11 Han B.Z., 12 Kim S.I., 13 Oh Y.K., 14 Ha J.W., 15 Yang S.K., 16 Li D.W., 17 Kim B.H., 18 Ke S.W., 19 Kim Y.K., 20 Ryoo C.K., 21 An S.B., 22 Li C.A., CT: Myung R.H.
Coppa del Mondo FIFA 2010
Ri M.G., 2 Cha J.H., 3 Ri J.I., 4 Pak N.C., 5 Ri K.C., 6 Kim K.I., 7 An C.H., 8 Ji Y.N., 9 Jong T.S., 10 Hong Y.J., 11 Mun I.G., 12 Choe K.C., 13 Pak C.J., 14 Pak N.C., 15 Kim Y.J., 16 Nam S.C., 17 An Y.H., 18 Kim M.G., 19 Ri C.M., 20 Kim M.W., 21 Ri K.H., 22 Kim K.I., 23 Pak S.H., CT: Kim J.H.

Coppa d'Asia[modifica | modifica wikitesto]

Coppa d'Asia 1980
Kim G.I, 2 Kim J.U., 5 Cha D.S., 7 An C.N., 8 Kim B.M., 9 Park J.H., 10 Kim G.U., 12 Kang T.G., 13 Jon B.J., 14 Kim G.M., 15 Hwang S.H., 16 Kim J.M., CT: Yang S.G.
Coppa d'Asia 1992
Kim C.U., 2 Kim G.M., 3 Oh Y.N., 4 Kim G.I., 5 Rim H.Y., 6 Ryu S.G., 7 Bae J.M., 9 Yun J.S., 10 Choi W.N., 11 Gong M.C., 12 Tak Y.B., 13 Cho I.C., 14 Choi Y.S., 15 Ri Y.J., 16 Kim J.S., 17 Bang G.C., 18 Kim Y.H., 20 U H.C., CT: Hong H.C.
Coppa d'Asia 2011
Ri M.G., 2 Cha J.H., 3 Ri J.I., 4 Pak N.C., 5 Ri K.C., 6 Choe M.H., 7 Ryang Y.G., 8 Ji Y.N., 9 Jong T.S., 10 Hong Y.J., 11 Mun I.G., 12 Jon K.I., 13 Pak C.J., 14 Pak N.C., 15 Kim Y.J., 16 Choe K.C., 17 An Y.H., 18 Kim M.G., 19 An C.H., 20 Kim M.W., 21 Pak C.M., 22 Ri K.I., 23 Kim K.J., CT: Jo T.S.
Coppa d'Asia 2015
Ri M.G., 2 Ri C.H., 3 Jang S.H., 4 Jon K.I., 5 Han S.H., 6 Ro H.S., 7 Ri S.C., 8 Ryang Y.G., 9 Pak S.C., 10 Pak K.R., 11 Jong I.G., 12 Om C.S., 13 Sim H.J., 14 Kye S.H, 15 Jang K.C, 16 Cha J.H., 17 So H.U., 18 Ri K.I., 19 Ri Y.J., 20 Choe W., 21 O H.C., 22 Ju K.M., CT: Jo T.S.
Coppa d'Asia 2019
Ri M.G., 2 Kim C.B., 3 Jang K.C., 4 Kim S.G., 5 An S.I., 6 Ri T.I., 7 Han K.S., 8 Ri H.C., 9 Kim Y.I., 10 Pak K.R., 11 Jong I.G., 12 Kim K.H., 13 Sim H.J., 14 Kang K.C., 15 Ri U.C., 16 Ri Y.J., 17 Ri C.H., 18 Sin H., 19 Rim K.H., 20 Choe S.H., 21 Kang J.H., 22 Ri K.C., 23 Ri I.J., CT: Kim Y.J.

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  2. ^ BBC NEWS | Asia-Pacific | N Korea football violence erupts
  3. ^ USATODAY.com - No fans allowed at Japan, North Korea qualifying match
  4. ^ BBC Sport - Football: North Korea qualify for World Cup
  5. ^ BBC NEWS | Asia-Pacific | North Korea revive World Cup memories
  6. ^ Nordcorea, punizione a pieno regime, su it.eurosport.yahoo.com, Eurosport.
  7. ^ ХОНГ: МЫ ИГРАЛИ ЗА СВОЮ СТРАНУ – ЭТО И ЕСТЬ НАША НАГРАДА! [collegamento interrotto], su fc-rostov.ru, Rostov FC.
  8. ^ Việt Nam 0-0 DPR Korea Friendly Cup Highlights 24/09/2010, su youtube.com, Youtube.com.
  9. ^ DPRK win Millennium Cup, Vietnam rank second, su nhandan.com.vn, Nhan Dhan.
  10. ^ Corea del Nord – Cori da stadio contro il Giappone, China Files, 24 novembre 2011.
  11. ^ AFC Asian Cup 2019: North Korea appoint 35-year-old Kim Yong-jun as head coach | FOX Sports Asia, su foxsportsasia.com. URL consultato il 17 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2019).
  12. ^ Stadio vuoto e niente diretta, termina 0-0 il match "invisibile" tra Corea del Nord e Corea del Sud, La Gazzetta dello Sport, 15 ottobre 2019.
  13. ^ Clamorosa Corea del Nord: lascia le qualificazioni mondiali, 16 maggio 2021.
  14. ^ Home-made Football Popular among DPRK People, KCNA, 1º luglio 2014. URL consultato il 1º luglio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2014).
  15. ^ esclusa dalla FIFA dopo essersi rifiutata di incontrare Israele

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