Nationalsozialistisches Fliegerkorps

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Nationalsozialistisches Fliegerkorps
Corpi di volo Nazionalsocialisti
NSFK
Stendardo
Descrizione generale
Attivo15 aprile 1937 - 1945
NazioneGermania (bandiera) Germania nazista
TipoFormazione paramilitare
RuoloAddestramento militare
Difesa aerea
DirezioneBerlino
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Parte di
Partito Nazista
Comandanti
Degni di nota Alfred Keller
Simboli
Gagliardetto
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Il Nationalsozialistisches Fliegerkorps (NSFK) era un'organizzazione paramilitare del Partito nazista fondata agli inizi degli anni 1930 ossia nel periodo nel quale alla Germania era vietato possedere un'aviazione dalle condizioni del Trattato di Versailles.[1]

L'organizzazione era improntata a quella delle Sturmabteilung (SA) e possedeva un sistema di gerarchie e ranghi paramilitari molto vicina a quelle delle SA. Dello stesso tipo era anche il Nationalsozialistisches Kraftfahrkorps (NSKK). Durante i suoi primi anni di esistenza, l'NSFK si occupò di addestramento militare su alianti e aeroplani privati.[1]

Quando la Germania nazista costituì la Luftwaffe, molti membri dell'NSFK vennero semplicemente trasferiti dai Fliegerkorps. Tutti i componenti dell'NSFK erano anche uomini di partito, questo conferì alla nuova Luftwaffe una forte impronta ideologica a differenza delle altre due armi, che possedevano una forte componente appartenente alla "vecchia guardia" di ufficiali provenienti dall'aristocrazia tedesca.

Il Fliegerkorps continuò ad esistere anche dopo la costituzione della Luftwaffe, anche se in maniera ridotta.

Durante la seconda guerra mondiale, l'NSFK si occupò principalmente di compiti concernenti la difesa aerea.

Direzione e dipartimenti

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La Direzione dell'NSKF era situata in Großadmiral Prinz-Heinrich-Str. 1–3 in Berlin W35. Era suddivisa nei seguenti dipartimenti (Abteilungen):

  • Verwaltungsamt
  • Zentralabteilung
  • Segelflug
  • Modellbau
  • Technik
  • Motorflug
  • Ballonsport
  • Wehrsport und nationalpolitische Schulung
  • Personal
  • Presse
  • Sanitätswesen und
  • Rechtswesen.

Gradi ed insegne

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Il sistema di gradi ed insegne dell'NSKF vennero ideati successivamente all'esperienza fatta con le Sturmabteilung. La maggior parte dei gradi del NSFK era di derivazione del Nationalsozialistisches Kraftfahrkorps, che possedeva uno specifico sistema gerarchico paramilitare.

Come la maggior parte dei corpi paramilitari nazisti, i gradi erano su un solo lato del colletto, mentre le mostrine indicavano l'appartenenza ad una determinata unità. Faceva eccezione il grado di Standartenführer e superiori, per il quale le insegne e il grado erano su entrambe.

La scala gerarchica dell'NSKF era la seguente:[2][3][4]

Distintivo N. grado Grado NSFK Equivalente nella Luftwaffe
Colletto Spallina
18 Korpsführer Generalfeldmarschall
18a Ehrenführer Generaloberst
17 Obergruppenführer General
16 Gruppenführer Generalleutnant
15 Brigadeführer Generalmajor
14 Oberführer Oberst
13 Standartenführer Oberst
12 Obersturmbannführer Oberstleutnant
11 Sturmbannführer Major
10 Hauptsturmführer Hauptmann
9 Obersturmführer Oberleutnant
8 Untersturmführer Leutnant
7 Obertruppführer Stabsfeldwebel
6 Truppführer Hauptfeldwebel
5 Oberscharführer Oberfeldwebel
4 Scharführer Unteroffizier
3 Rottenführer Obergefreiter
2 Sturmmann Gefreiter
1 Mann Flieger
- 1a Anwärter -

Fonte:[5]

Fonte:[6]

  1. ^ a b (DE) Nationalsozialistisches Fliegerkorps (Bestand) - Deutsche Digitale Bibliothek, su www.deutsche-digitale-bibliothek.de. URL consultato il 24 giugno 2024.
  2. ^ (DE) Uniform und Rangabzeichen des NSFK (JPG), su i.pinimg.com. URL consultato il 26 novembre 2018.
  3. ^ (DE) Robert Ley, Table 73 (PNG), in Organisationsbuch der NSDAP, Zentralverlag, 1937 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2020).
  4. ^ Nationalsozialistisches Fliegerkorps (NSFK) Regulation Collar Tabs, su German Daggers, 2013. URL consultato il 5 aprile 2019.
  5. ^ Ley, Robert (1943). Organisationsbuch der NSDAP. Zentralverlag der NSDAP, images 70-73.
  6. ^ Herzfeld, Andreas (2013). Die Riemann'sche Sammlung deutscher Autoflaggen und Kfz-Stander, vol. 1. p. 170, and image 71.

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