Nardostachys jatamansi
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Nardo | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Ordine | Dipsacales |
Famiglia | Caprifoliaceae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Dipsacales |
Famiglia | Valerianaceae |
Genere | Nardostachys DC. |
Specie | N. jatamansi |
Nomenclatura binomiale | |
Nardostachys jatamansi (D.Don) DC. | |
Sinonimi | |
Nardostachys grandiflora |
Il nardo (Nardostachys jatamansi (D.Don) DC.) è una pianta della famiglia Valerianaceae (o Caprifoliaceae secondo la classificazione APG IV[1]) che cresce nell'Himalaia, in Cina, India e Nepal.[2] È l'unica specie nota del genere Nardostachys DC..[2]
La pianta è alta circa 1 metro ed ha i fiori di color rosa a forma di campana; è utilizzata per la produzione di profumi.
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Insieme con l'aramaico e l'accadico lardu con lo stesso significato ebraico, probabilmente deriva dall'indo iraniano narda, in latino nadah, nalah, che significa "canna". Il latino nalad, dal greco nardos, forse deriva dal sanscrito. Tuttavia, secondo Manfred Mayrhofer la parola semitica probabilmente deriva dall'indiano naladam o nartik col significato di "guaina"[3].
Uso[modifica | modifica wikitesto]
Il rizoma del nardo, che si trova sottoterra, può essere schiacciato e distillato in un olio essenziale ambrato intensamente aromatico e molto denso, detto olio di nardo, usato come profumo e come fumogeno profumante tra le 11 erbe per l'incenso nel Tempio di Gerusalemme.
Altri usi, consigliati in erboristeria, qualche volta hanno provocato inconvenienti leggeri, come arrossamenti e bruciore[4].
Curiosità[modifica | modifica wikitesto]
Il fiore del nardo che simboleggia San Giuseppe, è riportato nello stemma papale di Papa Francesco a destra, nel canton sinistro della punta[5]. Inoltre si narra, nella tradizione dei Vangeli, l’acquisto, da parte di Maria di Betania, dell’olio di Nardo per i piedi di Gesù. L'olio, tra le cose più preziose che si potessero trovare, le costò ben trecento denari (vale a dire lo stipendio di un intero anno di un salariato). Il nardo, profumo sacro, era considerato il simbolo dell’amore divino (si pensava fosse dotato di considerevoli poteri mistici).
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b (EN) Nardostachys jatamansi (D.Don) DC., su Plants of the World Online. URL consultato il 22/6/2020.
- ^ Etymology of nard dal Balashon Hebrew (Israelitic) Language Detective. The site investigate Hebrew - Biblical, Talmudic, Medieval and Modern - including slang; related languages like Aramaic, Arabic, Akkadian and Yiddish (pr.giddisc); and how foreign languages like Greek, Latin and English.
- ^ Aromaterapia, su anandaapothecary.com. URL consultato il 1º settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2008).
- ^ ilsole24ore, su ilsole24ore.com.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Andrew Dalby. Dangerous Tastes: the story of spices. British Museum Press. ISBN 0-7141-2720-5. US ISBN 0-520-22789-1. Pag. 83-88
- Andrew Dalby. Spikenard in The Oxford Companion to Food, 2nd ed. di Tom Jaine, Oxford University Press, 2006. ISBN 0-19-280681-5
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