Naoya Inoue

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Naoya Inoue
Nazionalità Bandiera del Giappone Giappone
Altezza 165 cm
Peso 55.3 kg
Pugilato
Categoria Pesi mosca leggeri
Pesi supermosca
Pesi gallo
Pesi supergallo
Carriera
Incontri disputati
Totali 26
Vinti (KO) 26 (23)
Persi (KO) 0
Pareggiati 0
Palmarès
2014Titolo mondiale WBCminimosca
2014-2018Titolo mondiale WBOsupermosca
2018-2019Titolo mondiale WBAgallo
2019-2023Titolo mondiale IBFgallo
2019-2023Titolo The Ringgallo
2019-2023Titolo mondiale WBA (super)gallo
2022-2023Titolo mondiale WBCgallo
2022-2023Titolo linearegallo
2023-Titolo mondiale WBCsupergallo
2023-Titolo mondiale WBOsupergallo
2023-Titolo mondiale IBFsupergallo
2023-Titolo mondiale WBAsupergallo
 Giochi Asiatici Giovanili
Bronzo Tehran 2011 minimosca
 

Naoya Inoue (井上 尚弥?, Inoue Naoya; Zama, 10 aprile 1993) è un pugile giapponese. Campione del mondo in quattro categorie di peso, ha unificato il titolo mondiale dei pesi gallo divenendo nel 2019 campione WBA (Super), IBF e The Ring. Nel 2023 diventa campione del mondo indiscusso dei pesi supergallo. In precedenza, ha detenuto il titolo mondiale WBO dei supermosca dal 2014 al 2018 e il titolo WBC dei mosca leggeri nel 2014.

Considerato il miglior pugile giapponese di sempre, Inoue è soprannominato "The Monster" (Il Mostro) per il suo brutale stile di combattimento e la devastante forza dei suoi pugni nonostante un così esile fisico. Attualmente detiene una percentuale di KO dell’88,5%. BoxRec lo ha eletto il più grande pugile giapponese pound-for pound di sempre ed il miglior peso gallo al mondo.[1][2] Transnational Boxing Rankings Board (TBRB) e la rivista Ring Magazine lo classificano al secondo posto dei migliori pugili in attività di tutte le categorie.[3][4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Suo fratello minore Takuma è anch'egli pugile professionista, campione del mondo dei pesi gallo WBA.[5]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Carriera da dilettante[modifica | modifica wikitesto]

Inoue ha vinto nel 2009 i Campionati giapponesi juniores e Campionati scolastici. Nel 2010 conquista la medaglia di bronzo ai Giochi asiatici giovanili a Teheran, in Iran. Ha poi partecipato ai Campionati Mondiali Giovanili AIBA perdendo nel terzo turno contro Yosvany Veitía. Nello stesso anno vince l'argento ai Campionati nazionali giapponesi.[6]

Nel luglio 2011 conquista la medaglia d'oro nella 21ª President's Cup a Jakarta, in Indonesia.[7][8] Nello stesso anno vince di nuovo i Campionati interscolastici.[6] Nel settembre 2011 vola a Baku per partecipare ai Campionati Mondiali Giovanili ma viene eliminato al terzo turno di nuovo da Yosvany Veitía. Nel 2012 prende parte al torneo di qualificazione per i Giochi olimpici di Londra arrivando in finale dopo aver dominato tutti gli avversari. In finale perde contro il kazako Birzhan Zhakypov.

Da pugile dilettante ha sostenuto 81 incontri riportando 75 vittorie di cui 48 per KO.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ BoxRec: Ratings, su boxrec.com. URL consultato il 20 giugno 2021.
  2. ^ BoxRec: Ratings, su boxrec.com. URL consultato il 20 giugno 2021.
  3. ^ BoxeRingWeb - Perché Naoya Inoue è il miglior pugile del mondo [collegamento interrotto], su boxeringweb.net. URL consultato il 20 giugno 2021.
  4. ^ Ratings, su The Ring. URL consultato il 20 giugno 2021.
  5. ^ Takuma Inoue - BoxRec, su boxrec.com. URL consultato il 20 giugno 2021.
  6. ^ a b ASBC, su web.archive.org, 12 dicembre 2013. URL consultato il 20 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2013).
  7. ^ News, su web.archive.org, 22 marzo 2015. URL consultato il 20 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2015).
  8. ^ Silver medals news, su viva.co.id.
  9. ^ BoxRec: Naoya Inoue, su boxrec.com. URL consultato il 20 giugno 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN309564158 · NDL (ENJA001169048 · WorldCat Identities (ENviaf-309564158