Mykola Lisin

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Mykola Lisin

Membro della Verchovna Rada
Durata mandato14 maggio 2002 –
21 aprile 2011
LegislaturaIV, V, VI
Gruppo
parlamentare
Partito Social Democratico dell'Ucraina (unito) (2002-2005)
Partito delle Regioni (2005-2011)
Incarichi parlamentari
  • Vicepresidente della Commissione sui combustibili e l'energia, sulla politica e la sicurezza nucleare
  • Vicepresidente della Commissione temporanea d'inchiesta sull'ispezione delle attività finanziarie ed economiche della società Naftogaz
  • Capo del Gruppo per le relazioni interparlamentari con la Repubblica Argentina
  • Vicecapo del Gruppo per le relazioni interparlamentari con gli Emirati Arabi Uniti

Dati generali
Partito politicoSDPU(o) (2001-2005)
PR (2005-2011)

Mykola Pavlovyč Lisin (in ucraino Микола Павлович Лісін?; Kryvyj Rih, 2 novembre 1964Kiev, 17 aprile 2011) è stato un politico e imprenditore ucraino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Kryvyj Rih, nell'allora Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, ha prestato servizio militare tra il 1982 e il 1989;[1] contestualmente si è diplomato nel 1988 presso la Scuola di ingegneria radiofonica di Kiev.

A partire dal 2001 ha fatto parte del Partito Social Democratico dell'Ucraina (unito) e da marzo 2003 è divenuto un componente del consiglio politico del medesimo partito col quale è stato eletto nel 2002 alla Verchovna Rada. Insieme all'imprenditore Mykola Zločevs'kyj ha fondato la compagnia Burisma Holdings, attiva nel settore energetico e della quale deteneva il 50%. Nel 2003 gli è stato conferito il diploma del Gabinetto dei ministri.[2]

Il 7 settembre 2005 è passato al Partito delle Regioni col quale è stato rieletto in parlamento nel 2006 e nel 2007.

È deceduto il 17 aprile 2011 in un incidente stradale. Secondo la stampa, citando fonti ritenute vicine alla polizia, Lisin era alla guida di una Lamborghini Diablo e avrebbe perso il controllo della vettura a causa dell'eccessiva velocità, stimata tra i 250 e i 270 chilometri orari (secondo altre fonti 150 km/h[3]), urtando contro un marciapiede e colpendo un cartellone dei prezzi di un benzinaio. Non indossava la cintura di sicurezza e pare che nel suo sangue fossero state trovate tracce di alcol.[4][5] Il funerale si è svolto il successivo 19 aprile e Lisin è stato inumato nel cimitero Bajkove di Kiev.[6] Il giorno dopo secondo la rivista Focus si sarebbe registrato ad una sessione parlamentare.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]