Museo naturalistico archeologico (Vicenza)

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Museo naturalistico archeologico di Vicenza
Entrata del Museo
Ubicazione
StatoItalia Italia
LocalitàVicenza
IndirizzoChiostri di Santa Corona, contrà Santa Corona 4
Coordinate45°32′58.86″N 11°32′51.02″E / 45.549683°N 11.547505°E45.549683; 11.547505
Caratteristiche
Tiponaturalistico, archeologico
Istituzione1991
FondatoriComune di Vicenza
Apertura1991
Visitatori6 977 (2020)
Sito web

Il Museo naturalistico archeologico di Santa Corona a Vicenza, inaugurato nel 1991, ha sede nel convento e chiostri dell'ex convento dei Domenicani adiacente alla chiesa di Santa Corona, in pieno centro storico.

Per la parte naturalistica si trova al primo piano e ospita numerosi fossili, pesci e animali impagliati del territorio della Provincia di Vicenza, oltre a piantine e riproduzioni dell'ambiente geologico, fluviale e territoriale della provincia.

La Stele di Isola Vicentina

La parte storico-archeologica comprende resti di insediamenti del Paleolitico e del Neolitico. Un settore al piano terra è dedicato ai paleoveneti: cortei di uomini e donne, guerrieri e altri ex voto metallici di un santuario dei Paleoveneti, ritrovate negli anni 1960 durante gli scavi in piazzetta S. Giacomo a Vicenza. Vi si trova anche una laminetta con l'alfabeto in venetico.

Lungo il portico del cortile interno è collocata la vasta raccolta di lapidi, cippi, pietre miliari, sarcofaghi di pietra e monumenti della Vicetia romana, provenienti in particolare dalla zona cimiteriale che si estendeva presso la Basilica dei Santi Felice e Fortunato, nel cui cortile si conservano altri sepolcri ed è stato allestito un piccolo Antiquarium. La Basilica infatti sorge lungo la via Postumia alle porte della città. All'interno una sala è dedicata alle decorazioni marmoree e alle statue di Augusto e della dinastia giulio-claudia che ornavano il teatro romano detto Berga, di cui restano solo le fondazioni, coperte da altri edifici. Al piano terra vi sono resti di anfore, foto del criptoportico ritrovato in centro città nei pressi dell'attuale Duomo di Vicenza e alcuni resti di mosaici, tra cui il grande mosaico geometrico tardo-antico proveniente da una villa, con cinque tondi raffiguranti scene di caccia mitologiche, con Meleagro e il cinghiale Calidonio e al centro Bellerofonte a cavallo di Pegaso uccide la Chimera. Un tratto di pavimentazione romana è stato ricollocato nel cortile. Anche nei pressi della Chiesa di San Lorenzo è esposto un analogo pezzo di strada romana, perfettamente conservato. Altri resti di marmi e di cippi usati come pietra miliare in epoca romana sono esposti nel cortile della vicina Ca d'Oro, in Corso Palladio.

Tra le collezioni private donate al Museo spicca quella di sculture romane del nobile vicentino e archeologo Girolamo Egidio di Velo (1792-1831), provenienti dagli scavi da lui effettuati nell'800 a Roma. Vi fu uno scambio di opere concordato con i Musei Vaticani in cambio del grande mosaico con atleti dalle Terme di Caracalla da lui rinvenuto. Si nota un resto di colonna colossale in porfido, resti di statue di divinità fluviali, un torso di satiro in riposo, copia da Prassitele, atleti, una ninfa su roccia di età ellenistica, divinità, oltre a due pregevoli ritratti, di cui uno attribuibile al periodo antonino, forse Faustina maggiore.

Dal 27 novembre 2022 è esposta anche un'antefissa in terracotta di epoca romana, rinvenuta a Vicenza nel 1965, raffigurante la dea Potnia theròn.

Ci sono infine le sale con i corredi funebri (crocette auree, pettini d'osso, fibbie, spade, armi e accessori) dei Longobardi. È anche presente una sepoltura di età longobarda.

Il sistema museale comunale comprende anche la vicina pinacoteca civica di palazzo Chiericati e il Museo del Risorgimento e della Resistenza a Monte Berico oltre all'adiacente Chiesa di Santa Corona.

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