Museo di anatomia umana (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli)
Museo Anatomico dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Napoli |
Caratteristiche | |
Apertura | XVIII secolo |
Proprietà | Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" |
Sito web | |
Il Museo Anatomico dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" è un ente didattico situato nella città di Napoli, ubicato presso l'istituto di anatomia umana nei chiostri di Santa Patrizia dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli".
È uno dei musei di anatomia più importanti al mondo e contiene addirittura un omero preparato dal grande anatomista fiammingo Andrea Vesalio nel XVI secolo.
Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]
Creato tra la fine del XVIII secolo e l'inizio dell'XIX secolo, principalmente a scopo didattico e grazie ad una serie di collezioni che vi furono collocate in seguito all'affermazione delle teorie evoluzionistiche di Charles Darwin. Chiuso dopo un lungo periodo di restauro, è stato riaperto al pubblico nel 2015. Nel 2020 ha ricevuto il premio Travellers' Choice Awards di Tripadvisor.[1]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Nel museo è presente una sezione relativa all'anatomia normale, in cui è possibile trovare, tra l'altro, una raccolta di organi in cera curata da Francesco Citarelli e una sequenza di organi interni, molti dei quali essiccati.
Vi è poi una sezione interessata all'anatomia patologica, quella branca della scienza anatomica che studia le malformazioni dovute ad alterazioni provocate dalle malattie; qui, sono conservati feti malformati, teste ciclopiche (dotate di un solo occhio) e numerosi reperti di mostruosità in formalina o alcool.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su musa.unicampania.it.