Museo civico di paleontologia

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Museo civico di paleontologia
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàEmpoli
IndirizzoPiazza Farinata degli Uberti 8 e Piazza Farinata Degli Uberti 8, 50053 Empoli
Coordinate43°43′09.9″N 10°56′44.15″E / 43.719417°N 10.945597°E43.719417; 10.945597
Caratteristiche
TipoMuseo geologico e paleontologico
Istituzione1988
Visitatori2 683 (2022)
Sito web

Il museo civico di paleontologia è un museo di Empoli con sede nello storico Palazzo Ghibellino in Piazza Farinata degli Uberti n. 7[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Al fine di offrire un'adeguata struttura per la conservazione dell'ingente quantità di materiale raccolto nel corso degli anni dai membri del Gruppo Paleontologico e Mineralogico Empolese, nel 1989 il Comune di Empoli offrì il proprio supporto per l'istituzione di uno spazio museale con finalità espositive e didattiche, con sede nel Palazzo Ghibellino, affidandone la gestione all'Associazione GeA, un'organizzazione no-profit[2].

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

L'insieme dei reperti custoditi all'interno del museo documenta oltre due miliardi di anni di storia della terra: vi sono rocce, frammenti di tronchi e oltre 30.000 fossili[3] da ogni parte del mondo (in particolare quattro frammenti di ambra che racchiudono alcuni insetti[4]). La maggioranza dei fossili non sono acquisizioni ma provengono dalle raccolte del gruppo archeologico, principalmente reperti risalenti al Mesozoico e al cenozoico rinvenuti in località toscane. Sono note in particolare le malacofaune (molluschi) recuperate nei giacimenti fossiliferi pliocenici che affiorano nei bacini idrogeografici della Toscana centro-meridionale (Arno, Cecina, Elsa, Ombrone), a riprova che l'intera zona era in un lontano passato una distesa marina dove solo alcuni rilevi montuosi emergevano come isole[5].

Percorso espositivo[modifica | modifica wikitesto]

Il percorso espositivo del museo si articola nelle seguenti sale tematiche[3][6]:

  • sala "Ere geologiche", dedicata all'evoluzione della vita sul pianeta terra dall'era Era Primaria a quella Cenozoica;
  • sala "Scienze della Terra", dedicata alla genesi del sistema solare, nonchė ai processi fisico-chimici alla base della vita e della biosfera, inclusa la fossilizazione e la teoria biogenica del petrolio;
  • sala "Pliocene toscano", dedicata ai depositi marini pliocenici della Toscana;
  • sala "Evoluzione paleoambientale del Valdarno", dedicata allo studio dei fossili ritrovati in zona dai volontari del Gruppo Paleontologico;
  • sala "Ominazione" dedicata alla comparsa e all'evoluzione del genere umano.

Fra i supporti, oltre a documentazioni e illustrazioni[7], sono presenti un percorso tattile sensoriale (all'interno delle sale "Evoluzione del Valdarno" e "Ominazione") e due diorami a grandezza naturale[3] raffiguranti rispettivamente la lotta tra un Velociraptor e un Protoceraptus e la caccia all'Ursus spelaeus (orso delle caverne) da parte dell'Uomo di Neandertal.

Percorso didattico[modifica | modifica wikitesto]

Nel museo è presente anche un laboratorio di educazione ambientale. Alla semplice visita si possono affiancare incontri didattici in ambienti di interesse geo-paleontologico e naturalistico, quali le aree di Cava di Spicchio e di Arno Vecchio[8].

Attività di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Presso il Museo ha sede il Centro studi delle Malacofaune Plio-Pleistoceniche della Toscana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ VisitValdelsa Archiviato il 15 marzo 2014 in Internet Archive.
  2. ^ Museo Civico Paleontologico
  3. ^ a b c La Scienza nei musei[collegamento interrotto]
  4. ^ Toscana, Touring Editore, 2004. (consultabile anche online)
  5. ^ scheda su museionline Archiviato il 13 settembre 2013 in Internet Archive.
  6. ^ scheda su rete.toscana.it
  7. ^ Circondario Empolese Valdelsa - Museo Civico di Paleontologia
  8. ^ mempoli

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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