Mummie del Tarim

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Mummie del Tarim
Una delle mummie del Tarim
Localizzazione
StatoBandiera della Cina Cina
Scavi
ArcheologoAurel Stein
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°20′11.04″N 88°40′20.64″E / 40.3364°N 88.6724°E40.3364; 88.6724
Il bacino del Tarim in Asia centrale con il deserto di Taklamakan

Con il termine Mummie del Tarim ci si riferisce a un gruppo di mummie, di diverse epoche e condizioni, rinvenute nella valle del fiume Tarim (Cina del nord-ovest). La peculiarità di tali reperti è che presentano caratteristiche caucasiche (fra cui spesso sono riconoscibili capelli biondi e rossi) in netto contrasto con le popolazioni mongole quivi largamente dominanti.

Costituiscono quindi una documentazione importante per determinare la diffusione dei diversi gruppi etnici nei continenti in età preistorica. Il gruppo comprende, fra l'altro, la cosiddetta "Bella di Loulan" (circa 1800 a.C.) ed il più giovane "Uomo di Charchan" (circa 1000 a.C.)[1].

Primi indizi e ritrovamenti[modifica | modifica wikitesto]

Già Plinio il Vecchio[2] riportava l'esistenza di popolazioni alte e dai capelli e occhi chiari al di là dell'Himalaya. Analogamente l'esploratore cinese del 126 a.C. Zhang Qian trovò influenze greche in alcuni regni in questa regione ad ovest della Cina. All'inizio del ventesimo secolo, gli esploratori europei che viaggiavano nell'Asia Centrale alla ricerca di antichità, dichiararono di avere visto mummie dalle caratteristiche occidentali, fotografate in seguito dall'archeologo Aurel Stein. Alla fine del 1980 nel bacino del Tarim (l'attuale Xinjiang), furono trovate, perfettamente conservate, mummie appartenenti ad antiche popolazioni indoeuropee lì residenti già nel secondo millennio a.C.

Implicazioni politico-culturali[modifica | modifica wikitesto]

La scoperta ha suscitato notevoli dibattiti politico-culturali e mediatici perché dimostrerebbe che i primi abitatori della regione furono di origine caucasoide od europea e non asiatica[3][4]; non manca la suggestiva ipotesi che siano stati questi popoli indoeuropei a far conoscere alla futura civiltà cinese la ruota, l'uso del carro e del cavallo ed i primi oggetti metallici[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Foto delle mummie Archiviato il 28 luglio 2008 in Internet Archive.
  2. ^ Le storie naturali - Cap. XXIV "Taprobane"
  3. ^ Kristina Killgrove, DNA Reveals These Red-Haired Chinese Mummies Come From Europe And Asia, in Forbes, 18 luglio 2015.
  4. ^ Nicholas Wade, A host of mummies, a forest of secrets, in New York Times, 15 marzo 2010.
  5. ^ Evan Hadingham, Le mummie di Xinjiang, in Discover, 1º aprile 1994.

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