Gruppo Helsinki di Mosca

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Gruppo di Helsinki di Mosca
Московская Хельсинкская группа
Affiliazione internazionaleInternational Helsinki Federation for Human Rights
Fondazione1976
FondatoreYuri Orlov e altri
Scioglimento25 gennaio 2023
ScopoTutela dei diritti umani
Sede centraleBandiera della Russia Building 22/1, Bolshoy Golovin Lane, Mosca 103045, Russia
Sito web

Il Gruppo di Helsinki di Mosca (noto anche come Gruppo di vigilanza di Helsinki di Mosca in russo Московская Хельсинкская группа?) è stata una delle principali organizzazioni russe per la salvaguardia dei diritti umani.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Era stata originariamente istituita nel 1976,[2] da un gruppo di dissidenti,[3] per monitorare il rispetto degli accordi di Helsinki da parte dell'Unione Sovietica e per riferire all'Occidente sulle violazioni sovietiche dei diritti umani.[4][5] All'inizio degli anni ottanta era stata costretta a cessare di esistere, ma è stata ricostituita nel 1989 ed ha continuato a operare in Russia.[6]

Negli anni settanta, il Gruppo Helsinki di Mosca ha ispirato la formazione di gruppi simili in altri Paesi del Patto di Varsavia e di gruppi di sostegno in Occidente. All'interno dell'Unione Sovietica furono fondati gruppi di vigilanza di Helsinki in Ucraina, Lituania, Georgia e Armenia, oltre che negli Stati Uniti d'America (Helsinki Watch, poi Human Rights Watch). Iniziative simili nacquero in Paesi come la Cecoslovacchia, con la Charta 77. Alla fine, i gruppi di monitoraggio di Helsinki ispirati dal Gruppo di Helsinki di Mosca hanno formato l'International Helsinki Federation for Human Rights.

Nel dicembre 2022 il Ministero della giustizia russo ha presentato un'ordinanza di scioglimento dell'organizzazione, sostenendo che essa potesse occuparsi dei diritti umani solo a Mosca, per come era stata registrata, e non nel resto del paese.[3] L'iniziativa è stata intrapresa nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina: l'acuirsi della repressione dei diritti umani promossa dal regime liberticida e nazionalista di Vladimir Putin[7] ha infatti esaltato le tradizionali criticità della situazione del dissenso in Russia[8]. Il 25 gennaio 2023, il tribunale di Mosca ha statuito la legittimità dello scioglimento.[3]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bowring, Bill, European minority protection: the past and future of a "major historical achievement", in International Journal on Minority and Group Rights, vol. 15, n. 2, 2008, pp. 413–425, DOI:10.1163/157181108X332686.
  2. ^ "A new public association", Chronicle of Currents, 40.13, 20 May 1976., su chronicleofcurrentevents.net. URL consultato il 31 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2016).
  3. ^ a b c In Russia un tribunale ha ordinato la chiusura della più longeva organizzazione per la difesa dei diritti umani del paese, su Il Post, 25 gennaio 2023. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  4. ^ Selim, Jamal, Global civil society and Egypt's transition: the dynamics of the boomerang effect, in The international dimensions of democratization in Egypt, Hexagon Series on Human and Environmental Security and Peace, vol. 11, Springer International Publishing, 2015, pp. 105–122, DOI:10.1007/978-3-319-16700-8_7, ISBN 978-3-319-16699-5.
  5. ^ McMahon, Robert e Zeiler, Thomas, Guide to U.S. foreign policy: a diplomatic history, CQ Press, 2012, p. 414, ISBN 978-1452235363.
  6. ^ The Moscow Helsinki Group 30th anniversary: from the secret files (a selection of translated KGB/CPSU documents discussing MHG), su nsarchive.gwu.edu, The George Washington University.
  7. ^ RSINews, l’informazione della Radiotelevisione svizzera, Diritti umani, sciolta la più antica ONG russa, su rsi. URL consultato il 25 gennaio 2023.
  8. ^ Amnesty International Report 2020/21, Amnesty International, 2021, pp. 302–307, ISBN 9780862105013.

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