Moonlight Shadow

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Moonlight Shadow
singolo discografico
Maggie Reilly, cantante della band, in un'istantanea del video.
ArtistaMike Oldfield
FeaturingMaggie Reilly
Pubblicazione6 maggio 1983
Durata3:37
Album di provenienzaCrises
Dischi1
Tracce2
GenerePop rock
Celtic pop
New age
EtichettaVirgin Records
ProduttoreMike Oldfield
Simon Phillips
Registrazione1983
Formati7", 12"
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Danimarca Danimarca[1]
(vendite: 45 000+)
Bandiera della Germania Germania[2]
(vendite: 250 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[3]
(vendite: 35 000+)
Mike Oldfield - cronologia
Singolo precedente
(1982)
Singolo successivo
(1983)

Moonlight Shadow è un singolo di Mike Oldfield pubblicato nel 1983 da Virgin Records in formato 7" e 12", estratto dall'album Crises.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Una prima versione del brano intitolata Midnight Passion era invece interpretata dalla cantante britannica Hazel O'Connor.[4]Oldfield aveva contattato Enya per cantare Moonlight Shadow, ma la cantante irlandese rifiutò per motivi di contratto[senza fonte]. La parte vocale del brano venne eseguita infine dalla cantante scozzese Maggie Reilly, collaboratrice di Oldfield sin dal 1980. La cantante eseguì il brano in tutti i concerti di Oldfield negli anni ottanta. In seguito la canzone fu spesso interpretata da altre cantanti, incluse Anita Hegerland e Miriam Stockley.

Per il brano, Oldfield utilizzò un dizionario delle rime e registrò il testo una strofa alla volta usando dei vecchi registratori talmente tante volte da usurarli[5]. Secondo quanto dichiarato dal musicista, la Virgin Records fu immediatamente entusiasta del brano e chiese a Oldfield altre canzoni simili a Moonlight Shadow.

In seguito, Oldfield campionò la batteria di Moonlight Shadow per la canzone Man in the Rain, nel suo album del 1998 Tubular Bells III.[6]

Alcuni critici e la maggior parte dei fan inizialmente pensarono che il testo di Moonlight Shadow facesse riferimento all'omicidio di John Lennon. Oldfield in un'intervista del 1995, chiarì questa interpretazione: dichiarò che la principale ispirazione del brano era il film Il mago Houdini, in cui il protagonista, interpretato da Tony Curtis tentava di contattare il celebre mago dall'aldilà, tuttavia Oldfield ammise di essere arrivato a New York proprio negli stessi giorni dell'assassinio di Lennon, e che prese una casa in affitto non lontano dal luogo del delitto, ciò secondo l'autore avrebbe agito nel suo subconscio.[7]

Il singolo raggiunse la quarta posizione della classifica inglese, diventando il più grande successo di Oldfield, dopo Portsmouth che nel 1976 era arrivata fino al terzo posto. Moonlight Shadow fu un enorme successo in tutta Europa, raggiungendo la vetta delle classifiche in Italia, Austria, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera e Norvegia (quest'ultima per ben sei settimane). Il singolo inoltre rimase due settimane al secondo posto in Germania e conquistò la sesta posizione in Australia.

Pubblicato inizialmente su 7" e 12", nel 1993 il singolo è stato ristampato in CD singolo per promuovere Elements, il box set di Oldfield.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

7"[modifica | modifica wikitesto]

  1. Moonlight Shadow (7" mix) - 3:37
  2. Rite of Man - 2:21

12"[modifica | modifica wikitesto]

  1. Moonlight Shadow (Extended version) - 5:18
  2. Rite of Man - 2:21

12" (Germania)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Moonlight Shadow - 3:37
  2. Moonlight Shadow (Extended version) - 5:18
  3. Rite of Man - 2:21
  4. To France - 4:43
  5. Jungle Gardenia - 2:45 (Mike Oldfield)
  6. Taurus 3 - 2:25

CD (1988)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Moonlight Shadow (Extended version) - 5:18
  2. Rite of Man - 2:21
  3. To France - 4:44
  4. Jungle Gardenia - 2:44

CD (1993)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Moonlight Shadow - 3:37
  2. Moonlight Shadow (Extended version) - 5:18
  3. In the Pool - 3:40
  4. Bones - 3:19

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1983) Posizione
Austria[18] 1
Belgio (Fiandre)[19] 7
Germania[20] 3
Italia[14] 5
Paesi Bassi[21] 11
Regno Unito[22] 29
Spagna[16] 2
Svizzera[23] 2

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Moonlight Shadow nel corso degli anni è stata oggetto di numerose reinterpretazioni, fra le quali quelle dei The Shadows, Suidakra, Laurent Voulzy, Nolwenn Leroy, Annie Haslam dei Renaissance, KBO!, Ruslana, Luca Noise, Italobrothers, Gennaro Cosmo Parlato nell'album Remainders del 2006 e Groove Coverage. Soprattutto la versione dei Groove Coverage nel 2002 ottenne un notevole successo in Germania. Esiste anche una versione in spagnolo, Luz del cielo, cantata da Marcela Morelo.

Nel 2015 anche i Blackmore's Night, gruppo fondato da Ritchie Blackmore (ex chitarrista dei Deep Purple), hanno inciso una reinterpretazione di questo brano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DA) Moonlight Shadow, su IFPI Danmark. URL consultato il 9 aprile 2024.
  2. ^ (DE) Mike Oldfield – Moonlight Shadow – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 15 gennaio 2023.
  3. ^ Moonlight Shadow (certificazione), su FIMI. URL consultato il 17 agosto 2021.
  4. ^ Oldfield albums part 2, su toucansolutions.com, Toucan Solutions. URL consultato il 29 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2008).
  5. ^ Filmato audio Archiv Sendung vom 02.04.2008, kulturplatz, Mike Oldfield video interview, SF 1, 2 aprile 2008. URL consultato l'8 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  6. ^ Rare Tracks, su amarok.ommadawn.net, Ommadawn.net. URL consultato il 29 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2012).
  7. ^ Gareth Randall Interviews Mike Oldfield, su tubular.net. URL consultato il 20 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2008).
  8. ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  9. ^ a b c d e f g h (NL) Mike Oldfield - Moonlight Shadow, su Ultratop. URL consultato il 20 giugno 2021.
  10. ^ a b (EN) Song artist - Mike Oldfield, su tsort.info. URL consultato il 20 giugno 2021.
  11. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  12. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su InfoDisc. URL consultato il 20 giugno 2021. Selezionare "Mike OLDFIELD" e premere "OK".
  13. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 20 giugno 2021.
  14. ^ a b I singoli più venduti del 1983, su Hit Parade Italia. URL consultato il 20 giugno 2021.
  15. ^ (EN) Official Singles Chart: 26 June 1983 - 2 July 1983, su Official Charts Company. URL consultato il 20 giugno 2021.
  16. ^ a b (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  17. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 - 1989 Acts (O), su rock.co.za. URL consultato il 20 giugno 2021.
  18. ^ (DE) Jahreshitparade 1983, su austriancharts.at. URL consultato il 20 giugno 2021.
  19. ^ (NL) Jaaroverzichten 1983, su Ultratop. URL consultato il 20 giugno 2021.
  20. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1983, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 20 giugno 2021.
  21. ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 1983, su Dutch Charts. URL consultato il 20 giugno 2021.
  22. ^ (EN) The Official Top 40 best-selling songs of 1983, su Official Charts Company. URL consultato il 20 giugno 2021.
  23. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1983, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 20 giugno 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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