Necropoli di Montessu

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Necropoli di Montessu
CiviltàSardegna prenuragica
EpocaIV-II millennio a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Comune Villaperuccio
Dimensioni
Superficie50 
Amministrazione
Sito webwww.montessu.it/montessu/opencms/italiano/Montessu/AreaArcheologica/
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 39°08′00″N 8°40′07″E / 39.133333°N 8.668611°E39.133333; 8.668611

La necropoli di Montessu è un sito archeologico prenuragico situato nel comune di Villaperuccio nella provincia del Sud Sardegna.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il sito dove è ubicata la necropoli si trova sui fianchi meridionali del colle di Sa Pranedda, a pochi km a nord di Villaperuccio. Ricavata in un grande anfiteatro naturale, conta circa quaranta domus de janas ed è considerata una delle più vaste e importanti di tutta la Sardegna.

Risalente al periodo prenuragico (IV millennio a.C.), questo sito funerario venne utilizzato per circa un millennio durante il quale si avvicendarono le culture di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del vaso campaniforme e di Bonnanaro[1]. Di rilievo è la presenza, nella necropoli, di ceramiche tipiche della cultura di El Argar (Spagna sud-orientale), dell'età del bronzo antico[2].

Alcune domus de janas sono caratterizzate da motivi incisi a rilievo tra i quali spiccano spirali, simboli concentrici e protomi taurine.

Gli scavi e le indagini archeologiche, che continuano ancora oggi, iniziarono nel 1972 sotto la guida di Enrico Atzeni, professore dell'Università di Cagliari.

Elementi decorativi-cultuali[modifica | modifica wikitesto]

Tomba XIX[modifica | modifica wikitesto]

Sul soffitto della cella principale della tomba XIX sono presenti delle decorazioni con motivi corniforme di stile curvilineo. Sono motivi di transizione e documentano la tappa figurativa in cui la protome ha perso orecchie e muso ed ha mantenuto solo le corna[3]. Non sono numerosi gli esempi simili: il duplice motivo richiama gli schemi di su Murrone (Chiaramonti) e i dipinti di Enas de Cannuja (Bessude).

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il portale sardo-Montessu
  2. ^ Renato Peroni, L'Italia alle soglie della storia (1996) p.78
  3. ^ G, Tanda, J. Mangold, L'arte delle Domus de Janas, Sassari, 1985 p. 135

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Atzeni, "Montessu (Santadi)", in Rivista di Scienze preistoriche, XXVII, 1972, p. 477 ss.;
  • Giuseppa Tanda, Jngeborg Mangold, L'arte delle Domus de Janas, Chiarella, Sassari, 1985 pp. 135–137;
  • M. Frau-R. Monticolo, Sulcis: guida archeologica: Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, S. Giovanni Suergiu, S. Anna Arresi, Santadi, S. Antioco, Teulada, Tratalias, Villaperuccio, Firenze, Arte e Natura, 1990, pp. 34–36.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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