Monte Chaberton

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Monte Chaberton
Vista del monte dalla val di Susa
StatoBandiera della Francia Francia
Regione  Provenza-Alpi-Costa Azzurra
DipartimentoAlte Alpi
Altezza3 131 m s.l.m.
Prominenza1 281 m
Isolamento12,21 km
CatenaAlpi
Coordinate44°57′51″N 6°45′06.7″E / 44.964167°N 6.751861°E44.964167; 6.751861
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Francia
Monte Chaberton
Monte Chaberton
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Chaberton
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Cozie
SottosezioneAlpi del Moncenisio
SupergruppoCatena Chaberton-Tabor-Galibier
GruppoGruppo del Chaberton
SottogruppoGruppo Chaberton-Clotesse
CodiceI/A-4.III-A.1.a

Il monte Chaberton (3 131 metri s.l.m.) è una montagna delle Alpi Cozie situata nel dipartimento francese delle Alte Alpi.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Panorama dalla vetta dello Chaberton con resti delle batterie militari

Il monte si trova a breve distanza dalla catena principale alpina, nel tratto dove questa costituisce lo spartiacque tra i bacini del Po e della Durance, sul lato che guarda verso l'Italia[1]; politicamente appartiene alla Francia per motivi storici. Il Colle del Chaberton (2 671 m) la raccorda la Punta Rochers Charniers e lo spartiacque principale[2].

La montagna domina allo stesso tempo l'italiana Valle di Susa e la valle francese di Briançon. Fino al 1947 si trovava in territorio italiano; in particolare, dopo l'unità d'Italia, si trovava in comune di Cesana Torinese, in provincia di Torino.

Data la sua posizione eminente, pressoché inespugnabile, e la sua vicinanza al confine francese, il monte ebbe sempre notevole importanza strategica. Per questo motivo, tra fine XIX secolo e inizio XX secolo vi fu costruita un'opera fortificata, la cosiddetta batteria dello Chaberton, che ebbe un ruolo attivo nella guerra tra Italia e Francia del 1940.[3][4]

Nel 1947, con i trattati di Parigi, il monte passò alla Francia; attualmente è situato nel dipartimento delle Alte Alpi e sotto il comune di Monginevro.

Si tratta di una notevole piramide rocciosa, che si estende con versanti di notevole pendenza verso est e ovest. La vetta si trova sulla cresta spartiacque che si estende da nord a sud, limitata idealmente a nord dal Colle dello Chaberton, e a sud dal Colle del Monginevro.

La porzione più prossima alla vetta è composta da dolomie bianche e giallognole risalenti al Triassico; allontanandosi dalla vetta si incontrano su entrambi i versanti est e ovest formazioni di calcari dolomitici e compatti del Retico, nonché calcari grigi a banchi, calcari scistosi e scisti calcarei del Giurassico,[5] disposti in una struttura a sinclinale.[5][6] Sulla cresta tra la vetta e il colle dello Chaberton compaiono affioramenti di scisti e micascisti verdi, con lenti di quarzo, calcari cristallini e rocce porfiriche.[5]

La vetta fu pesantemente modificata nel corso dei lavori di costruzione della batteria fortificata, presentandosi oggi come un'ampia spianata, raggiunta dall'antica strada militare di servizio.[3][4]

Accesso alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

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Il monte Chaberton in autunno
La vetta della montagna come si presenta dal colle del Chaberton.

Il monte costituisce una classica meta per itinerari escursionistici e scialpinistici.

Il percorso più facile, benché sia anche il più lungo, si sviluppa lungo l'antica strada militare che parte da Fenils, frazione di Cesana Torinese sul tracciato della vecchia strada carrozzabile dello Chaberton. La strada sale da Fenils al Colle dello Chaberton, e da qui fino in vetta.[7] Pur con qualche difficoltà, la strada è percorribile anche con la mountain bike.[8][9] La strada era percorribile con mezzi motorizzati fino al 1987, quando venne chiusa al traffico.[3]

Il monte Chaberton da Colle Bercia

Il percorso più utilizzato dagli escursionisti a piedi[7] si sviluppa da Claviere. Da questa località si risale il vallone delle Baisses, passando per le Grange les Baisses e l'ex Ricovero Sette Fontane (distrutto nel 2009 da una slavina), fino a raggiungere da ovest il Colle dello Chaberton, dove ci si ricongiunge con l'itinerario precedente.[4][7]

Esisteva un terzo itinerario più difficile che si sviluppava lungo la cresta SSE e il cui accesso partiva dalla statale 24, poco a monte di Cesana, dopo una galleria paravalanghe, ma che è stato chiuso dopo il termine della costruzione della circonvallazione, con una serie di gallerie, tra Cesana e Claviere.[7][10] Il percorso era in origine utilizzato per collegare a piedi la Batteria Alta e la Batteria Bassa, evitando la lunga strada da Fenils.[10]. Si raggiunge la Batteria Alta, da cui si risale il Petit Vallon fino alla base di alcune paretine rocciose coperte di detrito. Si risalgono le paretine, eventualmente assicurandosi ai numerosi spit presenti, fino a portarsi sulla cresta SSE, da dove si raggiunge la vetta.[10] Questo percorso originariamente era una vera e propria via ferrata, mentre oggi è da considerarsi un sentiero attrezzato; presenta difficoltà di tipo alpinistico, con passaggi esposti e alcuni tratti di semplice arrampicata (II grado).[10]

Sci alpinismo[modifica | modifica wikitesto]

Gli itinerari sulla strada militare e per il vallone delle Baisses possono essere percorsi in inverno con gli sci da sci alpinismo[11][12] oppure con le ciaspole[13]

Le fortificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Batteria dello Chaberton.

Le rovine della batteria dello Chaberton sono ancora visitabili, anche se si deve porre particolare attenzione: le parti in sotterranea non sono illuminate e sono spesso ingombre di ghiaccio che impedisce la visita; inoltre, si tratta di un'opera che non è stata sottoposta a manutenzione da decenni, dunque presenta rischi intrinsechi. Per visitare le rovine è opportuno essere adeguatamente attrezzati, ed evitare di effettuare la visita da soli.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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