Turn- und Sportverein München von 1860

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TSV München 1860
Calcio
Die Löwen, Die Sechzger
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Celeste, bianco
Simboli Leone rampante
Inno Sechzger Marsch
Dati societari
Città Monaco di Baviera
Nazione Bandiera della Germania Germania
Confederazione UEFA
Federazione DFB
Campionato 3. Liga
Fondazione 1899
Presidente Bandiera della Germania Robert Reisinger
Allenatore Bandiera della Germania Argirios Giannikīs
Stadio Grünwalder Stadion
(15 000 posti)
Sito web tsv1860.de
Palmarès
Campionato tedesco Coppa di GermaniaCoppa di Germania
Titoli di Germania 1
Titoli nazionali 1 2. Bundesliga
Trofei nazionali 2 Coppe di Germania
Si invita a seguire il modello di voce

Il Turn- und Sportverein München von 1860, meglio noto come TSV 1860 München e in italiano come Monaco 1860, è una società calcistica tedesca, con sede nella città di Monaco di Baviera. Milita in 3. Liga, la terza divisione del campionato tedesco.

La polisportiva, fondata nel 1860, è una delle associazioni sportive più antiche della Germania, mentre la sezione calcistica è stata fondata nel 1899.

È stato, nel 1963-1964, una delle squadre fondatrici della Bundesliga, in cui ha militato complessivamente per 20 stagioni. Nella sua storia ha vinto un titolo tedesco (1965-1966) e due Coppe di Germania (1942, 1963-1964). A livello internazionale, il miglior risultato è il raggiungimento della finale nella Coppa delle Coppe 1964-1965.

Gioca le partite casalinghe al Grünwalder Stadion. I colori sociali sono il celeste e il bianco.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalle origini del club alla seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il Turn und Sport Verein nasce il 17 maggio 1860 con la sezione di ginnastica, alla quale nel 1908 si aggiunse, su iniziativa di Josef Waitzer la sezione di atletica leggera[1]; la sezione calcistica viene invece aggiunta il 6 marzo 1899, un anno prima della nascita del Bayern Monaco, storica rivale.

Nel 1911 il Monaco 1860 si dota di uno stadio, il Grünwalder, e comincia a giocare nei campionati regionali tedeschi. Da qui, nella stagione 1930-1931 arriva alla finale nazionale: la partita viene persa per 3-2 contro l'Hertha Berlino, ma in questo periodo il club partecipa per due volte alla fase nazionale raggiungendo le semifinali, nelle stagioni 1926-1927 e 1932-1933. Questo è peraltro l'ultimo campionato prima della riorganizzazione del torneo voluta dal regime nazista; i Leoni giocano fino al termine della seconda guerra mondiale nella Gauliga Bayern, campionato che vincono due volte, nelle stagioni 1940-1941 e 1942-1943. Nel 1942 il Monaco 1860 conquista anche il suo primo trofeo nazionale, la Coppa di Germania, dopo aver battuto per 2-0 lo Schalke 04 nella finale.

Il dopoguerra e gli anni di gloria[modifica | modifica wikitesto]

Nel dopoguerra la squadra partecipa all'Oberliga Süd, dove però trascorre anche alcuni anni al secondo livello. Vince tuttavia l'ultima edizione della manifestazione, nella stagione 1962-1963, e questo risultato, unito a quelli degli anni precedenti, fa sì che il club sia uno dei sedici ammessi alla prima edizione della Bundesliga; non sono invece ammessi i concittadini del Bayern Monaco, in quanto la federazione decide di non ammettere più di un club per città[2]. In questo anno la squadra, che è guidata da Max Merkel, conquista anche la seconda Coppa di Germania, dopo aver sconfitto per 2-0 l'Eintracht Frankfurt nella finale. I Leoni partecipano così alla Coppa delle Coppe 1964-1965, dove eliminano anche il Torino e arrivano alla finale. La partita, che si disputa a Londra contro il West Ham, viene però vinta dagli inglesi 2-0.

Il Monaco 1860 conclude il campionato 1964-1965 al quarto posto, inoltre Rudolf Brunnenmeier è il capocannoniere del torneo. La stagione successiva è migliore: alla fine la squadra conquista il titolo, ottenuto matematicamente dopo il pareggio casalingo contro l'Amburgo nell'ultima giornata. I Monacensi, che hanno in porta Petar Radenković, partecipano così alla Coppa dei Campioni, ma senza più Merkel in panchina: eliminati facilmente i ciprioti dell'Omonia, sono sconfitti negli ottavi dal Real Madrid, che viene comunque battuto in Germania Ovest. A fine stagione conquistano poi il secondo posto in Bundesliga, alle spalle dell'Eintracht Braunschweig.

1970-1994: declino e anni bui[modifica | modifica wikitesto]

Dopo questo periodo di successi, però, i Leoni cominciano a scivolare nella parte bassa della classifica, fino a retrocedere in Regionalliga Süd al termine del campionato 1969-1970. Nel 1972 viene aperto l'Olympiastadion nel quale la squadra si trasferisce, e intanto finisce sempre nelle prime posizioni in Regionalliga; questi piazzamenti la qualificano per il nuovo campionato, la Zweite Bundesliga. La promozione in Bundesliga arriva invece al termine del campionato 1976-1977, dopo aver vinto lo spareggio contro l'Arminia Bielefeld, tuttavia la squadra viene subito retrocessa. Nel giro di pochi anni i Leoni trascorrono altre due stagioni al primo livello, fino a ritrovarsi nuovamente in seconda divisione nella stagione 1981-1982. Il club, anche grazie ai gol del capocannoniere Rudi Völler, conclude questo campionato al quarto posto; tuttavia gli viene negata la licenza, e deve quindi ripartire dai campionati regionali.

I Leoni si iscrivono così all'Oberliga Bayern, inoltre ritornano a giocare al Grünwalder. Rimangono in terza serie fino all'inizio degli anni novanta; nella prima parte di questo decennio passano continuamente dalla seconda alla terza divisione, ma nel 1994 riescono finalmente a risalire in Bundesliga.

1994-2004: il ritorno in Bundesliga[modifica | modifica wikitesto]

Questa volta il Monaco 1860 rimane nella massima divisione per dieci anni. In questo periodo la dirigenza ingaggia giocatori famosi come Abedi Pelé, Thomas Häßler e Davor Šuker, e il club si prende anche la soddisfazione di terminare al quarto posto la Bundesliga 1999-2000. Grazie a questo risultato i tedeschi possono giocare nella UEFA Champions League 2000-2001, anche se, subito sconfitti dal Leeds, non riescono ad accedere alla fase a gironi. Sempre in questi anni si contano anche due partecipazioni alla Coppa UEFA, nelle edizioni 1997-1998 e 2000-2001; anche in questi casi sono però presto eliminati, prima dal Rapid Vienna, poi dal Parma.

Intanto, nel 2002 viene iniziata la costruzione di un nuovo e modernissimo stadio, l'Allianz Arena, che viene portata avanti insieme ai concittadini del Bayern, ma al termine del campionato 2003-2004 arriva la retrocessione in Zweite Bundesliga.

2004-2017: gli anni in Zweite e la caduta in quarta serie[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2004-2005 la squadra ritorna a giocare nel Grünwalder Stadion, e rimane in corsa per la promozione fino all'ultima giornata[3]; finisce tuttavia quarta, mentre il terzo posto e la conseguente promozione viene conquistato dall'Eintracht Frankfurt.

Presto però il club manifesta problemi di natura economica, che vengono superati grazie all'aiuto del Bayern Monaco: nel 2006 i Rossi acquistano infatti l'intero pacchetto azionario dell'Allianz Arena, versando così nelle casse del club undici milioni di euro[4]. In questo periodo i Leoni faticano a inserirsi nella lotta per la promozione, e anzi, nella stagione 2008-2009 sfiorano la retrocessione; nella stagione precedente però avevano raggiunto i quarti nella Coppa di Germania, dove erano stati eliminati nei tempi supplementari proprio dai concittadini, che poi avrebbero conquistato il trofeo.

Altri problemi finanziari sono tuttavia alle porte; questa volta vengono risolti dall'investitore giordano Hasan Abdullah Ismaik, che nella stagione 2010-2011 acquista il 49% delle azioni del club, il massimo consentito dalla legge, per diciotto milioni di euro[5].

Nella stagione successiva la squadra conclude il campionato al sesto posto, e lo stesso risultato viene raggiunto anche nella stagione 2012-2013. Intanto, in gennaio era stato offerto a Sven-Göran Eriksson un ruolo nello staff del club; lo svedese aveva tuttavia deciso di non accettare l'incarico[6]. Nella stagione 2013-2014 il Monaco disputa un campionato abbastanza tranquillo, piazzandosi al settimo posto.

Nella stagione 2014-2015, però, la squadra resta quasi da subito invischiata nella lotta per non retrocedere. Alla fine della regular season, il 1860 si piazza terzultimo, e perciò è costretto a disputare i play out contro la terza classificata della Dritte Liga, ovvero l'Holstein Kiel. A Kiel finisce 0-0. A Monaco la partita si rivela drammatica: al novantesimo minuto il punteggio è di 1-1, il che consentirebbe al Kiel di venire promosso in Zweite Liga e condannerebbe il 1860 a una dolorosa retrocessione; ma nei due minuti di recupero concessi, il difensore Kai Bülow segna il gol del 2-1, che salva definitivamente i Leoni dalla retrocessione.

Anche la stagione successiva vede il Sechzig lottare per non retrocedere. Nelle ultime giornate, a Benno Moelmann, subentra come allenatore ad interim Daniel Bierofka, tecnico della squadra riserve. Il Sechzig cambia totalmente volto, vincendo partite decisive, come la difficile trasferta con il St.Pauli, e salvandosi con una giornata di anticipo.

La retrocessione in terza divisione giunge al termine della tribolata annata 2016-2017, dopo la sconfitta nel doppio spareggio contro il Jahn Regensburg (1-1 a Ratisbona e 0-2 a Monaco). Per il Monaco 1860 si tratta della prima retrocessione in terza serie dopo 24 anni[7]. Dopo soli tre giorni, a causa della mancata iscrizione al campionato di terza divisione, dovuto a turbolenti conflitti interni alla società, il Monaco 1860 è costretto a ripartire dalla Regionalliga Bayern, la quarta divisione. Come allenatore viene chiamato nuovamente Daniel Bierofka.

2017-: la risalita[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 2017-2018 il Monaco 1860 vince il girone bavarese della quarta serie, qualificandosi così per uno dei tre spareggi finali, contro il Saarbrücken. Grazie ad un successo in trasferta (2-3) e a un pareggio (2-2) in casa guadagna la promozione in terza divisione, dove l'anno dopo chiude dodicesimo. Nelle tre stagioni successive la squadra conclude il campionato di Dritte Liga con un ottavo e due quarti posti.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Turn- und Sportverein München von 1860
  • 1899 - Fondazione del Turn- und Sportverein München von 1860.

  • 1905-1906 - 5º in A-Klasse Südbayern.
  • 1906-1907 - 4º in A-Klasse Oberbayern Ostkreis.
  • 1907-1908 - 5º in A-Klasse Oberbayern Ostkreis.
  • 1908-1909 - 3º in A-Klasse Oberbayern Ostkreis.
  • 1909-1910 - 4º in A-Klasse Süd Ostkreis.

  • 1910-1911 - 7º in A-Klasse Ostkreis.
  • 1911-1912 - 7º in A-Klasse Ostkreis.
  • 1912-1913 - 8º in Ostkreis-Liga. Retrocesso in A-Klasse.
  • 1913-1914 - 1º in A-Klasse Südbayern.
  • 1914-1915 - Inattivo.
  • 1915-1919 - Partecipa a campionati regionali.
  • 1919-1920 - 2º in Kreisliga Südbayern.

  • 1920-1921 - 2º in Kreisliga Südbayern.
  • 1921-1922 - 1º in Kreisliga Südbayern.
  • 1922-1923 - 2º in Kreisliga Südbayern.
  • 1923-1924 - 5º in Bezirksliga Bayern.
  • 1924-1925 - 5º in Bezirksliga Bayern.
  • 1925-1926 - 5º in Bezirksliga Bayern.
  • 1926-1927 - 2º in Bezirksliga Südbayern dopo aver perso lo spareggio. Non si qualifica alla fase nazionale.
  • 1927-1928 - 2º in Bezirksliga Südbayern. Non si qualifica alla fase nazionale.
  • 1928-1929 - 3º in Bezirksliga Südbayern dopo aver vinto lo spareggio. Non si qualifica alla fase nazionale.
  • 1929-1930 - 3º in Bezirksliga Südbayern. Non si qualifica alla fase nazionale.

  • 1930-1931 - 2º in Bezirksliga Südbayern. Finale della fase nazionale.
  • 1931-1932 - 2º in Bezirksliga Südbayern. Non si qualifica alla fase nazionale.
Finalista nel Trofeo Cappelli e Ferrania.
  • 1932-1933 - 2º in Bezirksliga Südbayern. Non si qualifica alla fase nazionale.
  • 1933-1934 - 2º in Gauliga Bayern.
  • 1934-1935 - 5º in Gauliga Bayern.
  • 1935-1936 - 7º in Gauliga Bayern.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Quarti di finale di Coppa di Germania.

  • 1940-1941 - 1º in Gauliga Bayern. 2º nel gruppo 4.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Vince la Coppa di Germania (1º titolo).
  • 1942-1943 - 1º in Gauliga Südbayern. Quarti di finale della fase nazionale.
  • 1943-1944 - 3º in Gauliga Südbayern.
  • 1944-1945 - 2º in Gauliga München-Oberbayern.
  • 1945-1946 - 9º in Oberliga Süd.
  • 1946-1947 - 3º in Oberliga Süd.
  • 1947-1948 - 2º in Oberliga Süd. Quarti di finale della fase nazionale.
  • 1948-1949 - 4º in Oberliga Süd.
  • 1949-1950 - 9º in Oberliga Süd.

  • 1950-1951 - 6º in Oberliga Süd.
  • 1951-1952 - 13º in Oberliga Süd.
  • 1952-1953 - 15º in Oberliga Süd. Retrocesso in 2. Oberliga.
  • 1953-1954 - 4º in 2. Oberliga Süd.
  • 1954-1955 - 1º in 2. Oberliga Süd. Promosso in Oberliga.
  • 1955-1956 - 16º in Oberliga Süd. Retrocesso in 2. Oberliga.
  • 1956-1957 - 1º in 2. Oberliga Süd. Promosso in Oberliga.
  • 1957-1958 - 6º in Oberliga Süd.
  • 1958-1959 - 6º in Oberliga Süd.
  • 1959-1960 - 5º in Oberliga Süd.

Quarti di finale di Coppa di Germania.
  • 1962-1963 - 1º in Oberliga Süd. 2º nel Gruppo 2.
Quarti di finale di Coppa di Germania.
Vince la Coppa di Germania (2º titolo).
Secondo turno di Coppa di Germania.
Finale di Coppa delle Coppe.
Primo turno di Coppa di Germania.
Quarti di finale di Coppa delle Fiere.
Semifinale di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.
Finale di Coppa delle Alpi.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa delle Fiere.
Primo turno di Coppa di Germania.
Trentaduesimi di finale di Coppa delle Fiere.
Primo turno di Coppa di Germania.
Trentaduesimi di finale di Coppa delle Fiere.

  • 1970-1971 - 4º in Regionalliga Süd.
  • 1971-1972 - 3º in Regionalliga Süd.
  • 1972-1973 - 3º in Regionalliga Süd.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa di Lega.
Terzo turno di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Terzo turno di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Primo turno di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.

Secondo turno di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa di Germania.
  • 1982-1983 - 3º in Bayernliga.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
  • 1983-1984 - 1º in Bayernliga. Perde lo spareggio.
  • 1984-1985 - 11º in Bayernliga.
  • 1985-1986 - 2º in Bayernliga. Perde lo spareggio.
Primo turno di Coppa di Germania.
  • 1986-1987 - 3º in Bayernliga dopo aver perso lo spareggio.
Primo turno di Coppa di Germania.
  • 1987-1988 - 3º in Bayernliga.
  • 1988-1989 - 5º in Bayernliga.
  • 1989-1990 - 2º in Bayernliga.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.

  • 1990-1991 - 1º in Bayernliga. Vince lo spareggio. Promosso in 2. Bundesliga.
  • 1991-1992 -10º in 2. Bundesliga Süd. Perde lo spareggio. Retrocesso in Bayernliga.
  • 1992-1993 - 1º in Bayernliga. Promosso in 2. Bundesliga.
Primo turno di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Fase a gironi di Coppa Intertoto.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Terzo turno di Coppa di Germania.

Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Turno preliminare di Coppa di Lega.
Terzo turno preliminare di Champions League.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Quarti di finale di Coppa di Germania.
Semifinale di Coppa Intertoto UEFA.
Quarti di finale di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa Intertoto.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Quarti di finale di Coppa di Germania.
Primo turno di Coppa di Germania.
Quarti di finale di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.

Secondo turno di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Secondo turno di Coppa di Germania.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
  • 2016-2017 - 16º in 2. Bundesliga. Perde lo spareggio. Retrocesso in 3. Liga. Poi retrocesso in Regionalliga per mancata iscrizione in 3. Liga.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
  • 2017-2018 - 1º in Regionalliga Bayern. Vince lo spareggio. Promosso in 3. Liga.
Quarti di finale di Coppa di Baviera.
Primo turno di Coppa di Germania.
Semifinale di Coppa di Baviera.
Primo turno di Coppa di Germania.
Vince la Coppa di Baviera (1º titolo).

Girone intermedio di Coppa di Baviera.
Primo turno di Coppa di Germania.
Semifinale di Coppa di Baviera.
Ottavi di finale di Coppa di Germania.
Quarti di finale di Coppa di Baviera.
Primo turno di Coppa di Germania.
in Coppa di Baviera.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

I colori dell'associazione sportiva sono il verde-oro, mentre quelli della divisione calcio il bianco-celeste. I Leoni di Monaco di Baviera indossano alternativamente negli anni o un completo con maglia celeste con calzoncini e calzettoni bianchi, oppure una maglia a strisce verticali celesti e bianche, con pantaloncini celesti o bianchi e calzettoni bianchi, ma negli ultimi anni sono stati presentati completi con alcune variazioni.

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo del Monaco 1860 è un Leone con sotto la scritta "1860" in riferimento all'anno di fondazione del club.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Grünwalder Stadion.
Veduta panoramica della Grünwalder Stadion.
L'Allianz Arena coi colori del Monaco 1860.

Il club gioca le partite casalinghe nel Grünwalder Stadion, che può ospitare 15 000 spettatori e che si trova a Untergiesing-Harlaching, nella periferia meridionale della città. Costruito dal club nel 1911, ha comunque ospitato a lungo anche i concittadini del Bayern Monaco. Nel 1948 viene ricostruito totalmente a seguito dei danneggiamenti subiti nella seconda guerra mondiale, e in seguito è utilizzato con continuità fino al 1972. In questa data la squadra si trasferisce infatti nel nuovo Olympiastadion, che è stato da poco edificato dall'amministrazione cittadina per ospitare i Giochi della XX Olimpiade che si svolgono a Monaco di Baviera. Dotato di una buona capienza, ospita anche le finali dei Mondiali del 1974 e degli Europei del 1988, oltre ad altre partite di queste manifestazioni, oltre a tre finali di Coppa dei Campioni - Champions League e ai campionati europei di atletica leggera 2002. Nuovi trasferimenti al Grünwalder si registrano però durante le cadute del club in terza serie.

Le cose cambiano nel 2002, quando il Bayern e il Monaco 1860, militanti entrambi in Bundesliga, iniziano ad edificare un nuovo stadio: si tratta della modernissima Allianz Arena, che sorge invece nella parte nord della città. L'impianto è agibile dalla stagione 2005-2006, e vanta una capacità di 69 900 persone; è una costruzione ultra tecnologica, capace di illuminarsi all'esterno con i colori della squadra di casa, e che, data la sua forma viene soprannominata Schlauchboot, cioè gommone. Nella sua storia è stato anche sede di sei gare del campionato del mondo 2006, inclusa una semifinale, e della finale della UEFA Champions League 2011-2012.

Intanto però il Monaco 1860 è stato retrocesso in 2. Bundesliga, e nel 2006, a seguito di gravi difficoltà economiche, è costretto a vendere le proprie quote dello stadio: le compra il Bayern per 11 milioni di euro[8]. I due club si sono tuttavia accordati affinché entrambi potessero continuare a giocarci. Nel 2017 avviene quello che al momento è il ritorno definitivo al Grünwalder; ciò in seguito alla retrocessione, questa volta in una delle quarte divisioni tedesche, la Regionalliga Bayern.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera della Germania Robert Reisinger - Presidente
  • Bandiera della Germania Heinz Schmidt - Vicepresidente e tesoriere
  • Bandiera della Germania Hans Sitzberger - Vicepresidente

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Cronologia degli sponsor tecnici

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del T.S.V. 1860 München.

Tutti gli allenatori a partire dal 1963, anno di nascita della Bundesliga[9]:

Allenatori
Presidenti
  • 1899-1900 Bandiera della Germania Gerog Näher
  • 1901-1907 Bandiera della Germania Karl Uhl
  • 1908-1913 Bandiera della Germania Nikolaus Schmelz
  • 1914-1918 Bandiera della Germania Heinrich Zisch
  • 1919 Bandiera della Germania Nikolaus Schmelz
  • 1920-1924 Bandiera della Germania Ernst Müller-Meiningen
  • 1925-1930 Bandiera della Germania Heinrich Zisch
  • 1931-1932 Bandiera della Germania Robert Werner
  • 1934-1935 Fritz Ebenböck
  • 1936 Bandiera della Germania Ludwig Holzer
  • 1937-1945 Bandiera della Germania Emil Ketterer
  • 1946 Willi Scholl
  • 1947 Alfred Radschuweit
  • 1948-1951 Bandiera della Germania Heinz Treptau
  • 1952-1969 Bandiera della Germania Adalbert Wetzel
  • 1969-1974 Bandiera della Germania Franz Sackmann
  • 1974-1981 Bandiera della Germania Erich Riedl
  • 1982-1984 Bandiera della Germania Richar Müller
  • 1984-1988 Bandiera della Germania Karl Heckl
  • 1988-1992 Bandiera della Germania Liselotte Knecht
  • 1992-2003 Bandiera della Germania Karl-Heinz Wildmosser
  • 2003-2004 Bandiera della Germania karl-Heinz Wildmosser
    Bandiera della Germania Karl Auer
  • 2004-2005 Bandiera della Germania Karl Auer
  • 2005-2006 Bandiera della Germania Karl Auer
    Bandiera della Germania Alfred Lehner
  • 2006-2007 Bandiera della Germania Alfred Lehner
    Bandiera della Germania Albrecht von Linde
  • 2007-2008 Bandiera della Germania Albrecht von Linde
  • 2008-2010 Bandiera della Germania Rainer Beeck
  • 2010-2011 Bandiera della Germania Rainer Beeck
    Bandiera della Germania Dieter Schneider
  • 2011-2012 Bandiera della Germania Dieter Schneider
  • 2012-2013 Bandiera della Germania Dieter Schneider
    Bandiera della Germania Hep Monatzder
  • 2013-2015 Bandiera della Germania Gerard Mayrhofer
  • 2015-2016 Bandiera della Germania Siegfried Schneider
    Bandiera della Germania Peter Cassalette
  • 2016-2017 Bandiera della Germania Peter Cassalette
  • 2017- Bandiera della Germania Robert Reisinger

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del T.S.V. 1860 München.

Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Germania Ovest Rudolf Brunnenmeier (1964-1965)
Bandiera della Germania Martin Max (1999-2000), (2001-2002)
Bandiera della Germania Ovest Rudolf Brunnenmeier (1963-1964)

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1965-1966
1942, 1963-1964
1978-1979

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1962-1963
1940-1941
  • 2. Oberliga: 2
1954-1955, 1956-1957
2017-2018

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

1967
1999-2000, 2006-2007

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua storia il club ha partecipato a lungo nelle massime divisioni nazionali che si sono succedute, ad esempio la Gauliga Bayern e l'Oberliga Süd. Proprio la vittoria nell'edizione finale di quest'ultima competizione fece sì che nel 1963 il Monaco 1860 fosse una delle 16 partecipanti alla prima edizione della neonata Bundesliga, campionato che poi vinse nel 1965-1966.

Dalla stagione 1963-1964 alla 2023-2024 compresa il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali[10]:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Bundesliga 20 1963-1964 2003-2004 20
Regionalliga 4 1970-1971 1973-1974 24
2. Bundesliga 20 1974-1975 2016-2017
Oberliga 10 1982-1983 1992-1993 16
3. Liga 6 2018-2019 2023-2024
Regionalliga 1 2017-2018 1

Partecipazione alle coppe[modifica | modifica wikitesto]

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa di Germania 53 1936 2022-2023 53
Coppa di Lega 2 1972-1973 2000 2

Partecipazioni ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Nei tornei internazionali il club ha raggiunto come massimo traguardo la finale della Coppa delle Coppe 1964-1965, nella quale venne sconfitto dal West Ham Utd. Nell'unica partecipazione alla UEFA Champions League, avvenuta nell'edizione 2000-2001, i tedeschi vennero eliminati dal Leeds Utd nel terzo turno preliminare, mancando così l'accesso al tabellone principale.

Alla stagione 2023-2024 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali:

Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa dei Campioni 1 1966-1967 2
UEFA Champions League 1 2000-2001
Coppa delle Coppe 1 1964-1965 1
Coppa UEFA 2 1997-1998 2000-2001 2
Coppa Intertoto UEFA 3 1996 2002 3
Coppa delle Fiere 4 1965-1966 1969-1970 4

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 19 Novembre 2023

N. Ruolo Calciatore
1 Bandiera della Germania P Marko Hiller
2 Bandiera della Germania D Kaan Kurt
3 Bandiera della Germania D Niklas Lang
4 Bandiera dei Paesi Bassi D Jesper Verlaat
5 Bandiera del Kosovo C Eroll Zejnullahu
6 Bandiera della Germania C Tim Rieder
7 Bandiera della Serbia A Julian Guttau
8 Bandiera della Namibia C Manfred Starke
9 Bandiera dei Paesi Bassi A Joël Zwarts
10 Bandiera del Kosovo C Albion Vrenezi
11 Bandiera della Germania C Fabian Greilinger
12 Bandiera della Finlandia P Julius Schmid
13 Bandiera della Germania D Tarsis Bonga
15 Bandiera della Germania P David Richter
N. Ruolo Calciatore
17 Bandiera della Germania C Morris Schröter
18 Bandiera della Germania C Tim Kloss
19 Bandiera della Germania A Fynn Lakenmacher
21 Bandiera della Germania D Leroy Kwadwo
22 Bandiera del Kosovo A Valmir Sulejmani
23 Bandiera della Germania C Devin Sür
24 Bandiera della Germania D Daniel Winkler
27 Bandiera degli Stati Uniti A Mansour Ouro-Tagba
29 Bandiera della Germania D Kilian Ludewig
30 Bandiera della Germania C Miloš Ćoćić
31 Bandiera della Germania D Niklas Tarnat
35 Bandiera dell'Austria D Michael Glück
36 Bandiera della Germania D Phillipp Steinhart
37 Bandiera della Germania C Marlon Frey

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Dal sito web ufficiale della società.

Staff dell'area tecnica
  • Bandiera della Germania Frank Schmöller - Allenatore
  • Bandiera della Germania Stefan Reisinger - Allenatore in seconda
  • Bandiera della Germania Harald Huber - Allenatore dei portieri
  • Bandiera della Germania Franz Hübl - Collaboratore tecnico
  • Bandiera della Germania Ingo Seibert - Preparatore atletico

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Josef Waitzer, su sports-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 2 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2011).
  2. ^ Il Bayern dalle fondamenta, in wordpress.com. URL consultato il 13 novembre 2014.
  3. ^ (DE) 2. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in kicker.de. URL consultato il 2 gennaio 2015.
  4. ^ Il Bayern salva i cugini del Monaco 1860, in iltempo.it. URL consultato il 2 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2015).
  5. ^ (EN) Mideast money saves Germany's TSV 1860 Munchen, in arabianbusiness.com. URL consultato il 2 gennaio 2015.
  6. ^ Calcio: Eriksson declina l'offerta del Monaco 1860, in adnkronos.com. URL consultato il 2 gennaio 2015.
  7. ^ (FR) Munich 1860 relégué en D3 allemande, L'Équipe.
  8. ^ L’Allianz Arena: uno stadio per due squadre, poi per una sola, su tifosobilanciato.it. URL consultato il 29 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2012).
  9. ^ TSV 1860 München » Storia Allenatore, in calcio.com. URL consultato il 19 agosto 2020.
  10. ^ (EN) Recent History, in abseits-soccer.com. URL consultato il 18 agosto 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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