Molo Audace

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Molo Audace
Il molo Audace visto dalla radice
Nomi precedentiMolo San Carlo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàTrieste
Codice postale34121
Informazioni generali
Tipobanchina
Lunghezza246 m
PavimentazionePietra
IntitolazioneCacciatorpediniere Audace
Mappa
Map
Coordinate: 45°39′07.38″N 13°45′59.4″E / 45.65205°N 13.7665°E45.65205; 13.7665

Il molo Audace si trova sulle rive di Trieste, in pieno centro della città, a pochi passi da piazza Unità d'Italia e dal Canal Grande. Separa il bacino di San Giorgio dal bacino di San Giusto del Porto Vecchio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1740 affondò nel porto di Trieste, vicino alla riva, il vascello austriaco San Carlo. Invece di rimuovere il relitto, si decise di utilizzarlo come base per la costruzione di un nuovo molo, che venne costruito tra il 1743 ed il 1751 e fu intitolato appunto a San Carlo.

Allora il molo era più corto di come si presenta oggi; misurava infatti solamente 95 metri di lunghezza ed era unito a terra tramite un piccolo ponte di legno. Nel 1778 venne allungato di 19 metri e nel 1860-1861 di altri 132 metri, raggiungendo così l'attuale lunghezza di 246 metri. Anche il ponte venne eliminato, congiungendo il molo direttamente alla terraferma.

Al molo san Carlo attraccavano allora sia navi passeggeri che navi mercantili, con gran movimento di persone e di merci.

Il 3 novembre del 1918, alla fine della prima guerra mondiale, la prima nave della Marina Italiana ad entrare nel porto di Trieste e ad attraccare al molo San Carlo fu il cacciatorpediniere Audace, la cui ancora si crede sia esposta alla base del faro della Vittoria. In realtà l'ancora è del gemello Berenice, in quanto il relitto dell'Audace, trasformata in torpediniera durante la seconda guerra mondiale, è stato ritrovato solo nel 1999.

Il frontemare di Trieste (dalla Capitaneria di Porto a piazza Unità d'Italia) visto dalla cima del molo Audace

In ricordo di questo avvenimento nel marzo del 1922 venne cambiato nome al molo, chiamandolo appunto molo Audace, ed all'estremità del molo stesso nel 1925 venne eretta una rosa dei venti in bronzo, con al centro un'epigrafe che ricorda l'approdo, e sul fianco la dicitura "Fusa nel bronzo nemico III novembre MCMXXV". La rosa, sorretta da una colonna in pietra bianca, sostituì una precedente rosa dei venti tutta in pietra. La data MCMIL incisa sulla colonna ricorda il ripristino della stessa dopo il danneggiamento subito durante la seconda guerra mondiale.

Nel tempo, con lo spostamento dei traffici marittimi in altre zone del porto, il molo Audace perse progressivamente la sua funzione mercantile, ed oggi vi attraccano saltuariamente solo imbarcazioni di passaggio. Il molo è rimasto così un frequentato luogo di passeggio, una passerella protesa sul mare dall'indubbio fascino, che completa la passeggiata sulle rive ed in piazza Unità d'Italia.

«Per me al mondo non v'ha un più caro e fido
luogo di questo. Dove mai più solo
mi sento e in buona compagnia che al molo
San Carlo, e più mi piace l'onda e il lido?»

Ben presto il molo Audace è divenuto uno dei luoghi più incantevoli nell’affascinante città di Trieste e il posto preferito dai giovani innamorati, che si vedono passeggiare fino in fondo al molo, dove finalmente si scambiano un bacio appassionato di fronte al panorama del mare. È sulle panchine del molo che gli amanti si rivolgono le più dolci parole ed esso serba sopra di sé dichiarazioni d’amore e fidanzamenti. In questo luogo due giovani amici si recavano alla sera e parlavano finché le stelle si riflettevano sul mare, momento in cui la città si fa muta e il molo diventa ospite dell’amore. Destinati a essere ricordati nella città feconda di talento, lui fisico, lei poeta, trovarono nel molo Audace il simbolo della loro prima unione.

«Dicono di un posto

che è il più bello del mondo,

e adesso sei tu

il mio molo Audace.»

(Anonimo)

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