Million Dollar Baby
Million Dollar Baby è un film del 2004, diretto e prodotto da Clint Eastwood e interpretato dallo stesso Eastwood insieme a Hilary Swank e Morgan Freeman. È dedicato al mondo della boxe e il soggetto è tratto da un racconto della raccolta Rope Burns di F.X. Toole.
Million Dollar Baby si è aggiudicato quattro premi Oscar: miglior film e miglior regia a Eastwood, miglior attrice protagonista a Hilary Swank e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman. Ha anche riscosso un grande successo sia in Nord America che nel resto del mondo, con un guadagno complessivo di oltre 216 milioni di dollari.[1]
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Los Angeles, primi anni 2000. Frankie Dunn è un anziano manager di boxe che ha passato tutta la vita in una vecchia palestra di periferia, satura di odori acri e permanenti, prima come pugile e poi come allenatore e manager. Per colpa del carattere chiuso e scorbutico, indurito da una vita difficile, ha come unico amico Scrap, un ex pugile nero, rimasto cieco ad un occhio per un pugno sul ring durante un incontro che Frankie avrebbe potuto interrompere. Scrap gestisce con Frankie la palestra, occupandosi anche dei lavori più umili, come la pulizia dei bagni. Frankie coltiva una singolare passione per la lingua gaelica, che cerca di imparare leggendo William Butler Yeats, e ha un difficile rapporto con la religione: da anni si reca giornalmente a messa e continua ad assillare il reverendo Horvak coi suoi dubbi sulla fede. Frankie spera che la fede e Dio lo aiutino a recuperare il rapporto con la sua unica figlia, che lo ha ripudiato molti anni prima. Lui non si perdona di avere interrotto e, forse, perduto per sempre il legame con la figlia, alla quale scrive da anni varie volte alla settimana lettere che puntualmente ritornano per posta indietro, senza che vengano aperte.
Questo lento incedere dei giorni viene interrotto da due fatti: il suo allievo migliore, Big Willie, passa sotto il controllo di un altro manager ben più interessato agli affari che alla tecnica boxistica. Così Willie ottiene subito l'incontro per il titolo mondiale, troppo a lungo rifiutato da Frankie per paura di perderlo, e lo vince grazie agli insegnamenti del vecchio allenatore. Poi un altro evento cambierà per sempre la vita di Frankie e di Scrap. Un giorno, Maggie Fitzgerald, una ragazza che lavora come cameriera, figlia poverissima dell'America rurale, si iscrive in palestra con il coraggioso intento a 31 anni di diventare una pugile professionista e la volontà di affrontare ogni sacrificio. Maggie chiede a Frankie di essere il suo allenatore, ma l'uomo in un primo momento rifiuta. Poi, davanti all'incredibile insistenza e ostinazione della ragazza, cambia idea e decide di prenderla sotto la propria ala protettiva.
Dopo un periodo di allenamenti intensi, nonostante le incertezze di Frankie, Maggie inizia ad affrontare alcuni incontri, dimostrandosi da subito promettente: è capace di mettere KO l'avversaria al primo round, tanto che, nell'ambiente professionistico femminile, inizia a essere testa e a non trovare avversari per arrivare a gareggiare per il titolo. Frankie è così costretto a pagare gli avversari per procurare degli incontri a Maggie, che viene anche spinta da Scrap a incontrare, in segreto da Frankie, un altro manager che le può assicurare il match per il titolo. Ma Maggie e Frankie col tempo si sono affezionati e l'anziano e testardo allenatore organizza per lei match professionali sulla strada del titolo mondiale. Le regala una vestaglia coi colori dell'Irlanda e la misteriosa scritta in gaelico Mo Cuishle, di cui non le traduce il significato. E mentre il pubblico ne applaude le gesta, Frankie fa passare la sua campionessa alla categoria superiore dei Pesi welter; dopo svariati incontri in tutta Europa, Maggie diventa una celebrità, pronta per il titolo. Vincendo e guadagnando tanti soldi che risparmia oculatamente, compra una casa a sua madre e ai suoi due fratelli, che vivono coi soldi dell'assistenza sociale, ma loro temono che, con quel gesto di generosità, possano perdere ogni sussidio e insultano Maggie.
Arriva il giorno della sfida di Maggie con la campionessa del mondo categoria Welter, Billie "orso blu", ex prostituta tedesca, un avanzo di galera, nonché pugile nota per le sue scorrettezze. I manager si incontrano e stipulano un contratto da un milione di dollari da dividere in parti uguali. Prima del match a Las Vegas, Frankie promette di rivelare il significato di Mo Cuishle in caso di vittoria. Scrap rimane a Los Angeles, speranzoso per la ragazza, ma temendo anche il peggio. L'incontro sembra sbilanciato: Maggie incassa parecchi colpi dalla scatenata Billie, poi, consigliata da Frankie, prende le misure, comprende la tecnica di attacco e inizia a colpire forte l'avversaria che finisce anche a terra, ma non KO. È proprio durante la pausa alla fine del terzo round che subdolamente Billie, approfittando della distrazione dell'arbitro, colpisce a tradimento Maggie con un uppercut che la fa piombare a terra, col capo che colpisce violentemente lo sgabello dell'angolo che Frankie non riesce a togliere in tempo. Maggie si rompe il collo e finisce in coma. Quando si risveglia la ragazza si trova immobile nel letto di un ospedale di Los Angeles. Il medico le ha parlato della sua condizione clinica, spiegandole che ha due vertebre del collo rotte e che rimarrà per sempre paralizzata dal collo alla punta dei piedi. Affranto, Frankie attende fuori dalla stanza e, in uno scatto d'ira, attribuisce le colpe di quella disgrazia a Scrap, lì presente.
Dopo qualche settimana, si fanno vivi anche i familiari di Maggie, i quali hanno preferito visitare prima Disneyland che andare in ospedale. Inoltre, si sono fatti accompagnare da un avvocato. Infatti, la madre tenta di convincere la figlia, immobilizzata a letto, a intestare a lei tutti i soldi vinti con gli incontri. Tuttavia, Maggie capisce che i suoi parenti non le dimostrano un minimo d'affetto, ma sono solo interessati a mettere le mani sul suo patrimonio, così li caccia, minacciandoli di togliere loro anche la casa. Frankie rimane così l'unica persona, assieme a Scrap, a fare compagnia a Maggie e a darle un minimo di sostegno. Le settimane passano, Frankie la trasferisce in una clinica più costosa ed efficiente, specializzata in casi simili, ma il corpo di Maggie non reagisce più e le piaghe da decubito, causate dalla mancanza di circolazione negli arti, costringono i medici ad amputarle una gamba.
Maggie, che non riesce più a sopportare tale condizione, ricordando ancora le urla d'incitamento del suo pubblico durante i match, ricorda a Frankie un aneddoto della propria infanzia che gli aveva raccontato tempo prima: un giorno suo padre andò nel bosco con il cane, anziano e malato, portando con sé il fucile e una pala. Al ritorno il cane non era sul pick-up. Maggie fa capire a Frankie che vuole che lui interrompa la sua vita, ricorrendo alla pratica dell'eutanasia, che lo stato della California non autorizza. Frankie rimane sconvolto e le nega la richiesta. Al contempo, non riesce più a sopportare la sofferenza di Maggie che, in un tentativo di suicidio, si morde la lingua a sangue, rischiando di finire soffocata. I medici, però, la scoprono per tempo riuscendo a salvarla applicandole dei punti di sutura sulla lingua. A questo punto, Maggie tenta di staccarsi i punti e i medici si vedono costretti a sedarla per evitare che ritenti il suicidio. Frankie si consulta col prete, che gli sconsiglia di compiere un atto che non solo è abominevole dal punto di vista cristiano e morale, ma soprattutto che avrebbe un effetto devastante su una persona già profondamente ferita come lui. Nonostante ciò, una notte Frankie entra di nascosto nella stanza di Maggie, prima stacca il respiratore per farla addormentare e poi le inietta una massiccia dose di adrenalina per fermarle il battito cardiaco. Prima che Maggie perda i sensi, Frankie la bacia amorevolmente e le svela che Mo Cuishle in gaelico significa «mio tesoro, mio sangue».
Da quella notte, Frankie Dunn scompare nel nulla. Scrap, che continua a tenere aperta la palestra di boxe, per settimane lo aspetta, poi si convince che Frankie non tornerà mai più e spera che abbia trovato un luogo da qualche parte per ricominciare a essere felice e curare le profonde ferite del suo cuore. La storia è raccontata dalla voce fuori campo di Scrap tramite una lettera che ha scritto alla figlia di Frankie, per spiegarle che uomo sia suo padre.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Durante il suo discorso di accettazione dell'Oscar per la miglior regia, Clint Eastwood disse di aver girato il film in soli 37 giorni.[2] Il film ha consacrato Hilary Swank come star internazionale. L'attrice ha preso vere lezioni di boxe, prendendo dieci chilogrammi di peso in muscoli e allenandosi ogni giorno per dodici settimane, prima di iniziare le riprese.[3] Clint Eastwood anche per questo film ha composto al pianoforte il tema principale della colonna sonora, Blue Morgan.[4]
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]
Il film è uscito nelle sale statunitensi a partire dal 15 dicembre 2004, mentre in Italia per il 18 febbraio 2005.
Doppiaggio italiano[modifica | modifica wikitesto]
L'edizione italiana del film fu curata da Marco Guadagno per Sedif.
Clint Eastwood non è stato doppiato dal suo abituale doppiatore Michele Kalamera (scelto dallo stesso attore fin da Il texano dagli occhi di ghiaccio) a causa di un lutto familiare e fu sostituito da Adalberto Maria Merli.
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Incassi[modifica | modifica wikitesto]
Il budget del film è di 30 milioni di dollari, mentre l'incasso totale è stato di 216 800 000 dollari.[1]
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 2005 - Premio Oscar
- Miglior film a Clint Eastwood, Albert S. Ruddy e Tom Rosenberg
- Miglior regia a Clint Eastwood
- Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- Nomination Miglior attore protagonista a Clint Eastwood
- Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Paul Haggis
- Nomination Miglior montaggio a Joel Cox
- 2005 - Golden Globe
- Miglior regia a Clint Eastwood
- Miglior attrice in un film drammatico a Hilary Swank
- Nomination Miglior film drammatico
- Nomination Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Eastwood
- 2005 - Screen Actors Guild Award
- 2004 - National Board of Review Award
- Migliori dieci film
- Premio Speciale a Clint Eastwood
- 2004 - Boston Society of Film Critics Award
- 2005 - Central Ohio Film Critics Association Award
- Miglior film
- Miglior performance da protagonista a Hilary Swank
- Nomination Miglior regia a Clint Eastwood
- 2006 - Awards of the Japanese Academy
- 2004 - Chicago Film Critics Association Award
- 2006 - Empire Award
- Nomination Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- 2004 - Los Angeles Film Critics Association Award
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- 2005 - Kansas City Film Critics Circle Award
- Miglior film
- Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- 2004 - New York Film Critics Circle Award
- Migliore regia a Clint Eastwood
- 2004 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore regia a Clint Eastwood
- Nomination Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- 2006 - Premio César
- 2005 - David di Donatello
- 2004 - Satellite Award
- 2005 - MTV Movie Award
- Nomination Miglior performance femminile a Hilary Swank
- 2006 - Nastro d'argento
- 2005 - Southeastern Film Critics Association Award
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior regia a Clint Eastwood
- Nomination Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- 2005 - Golden Reel Award
- Nomination Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori) ad Alan Robert Murray, Bub Asman, David Grimaldi e Jason King
- 2005 - Premio Amanda
- Nomination Miglior film straniero a Clint Eastwood
- 2005 - Eddie Award
- Nomination Miglior montaggio in un film drammatico a Joel Cox
- 2005 - American Screenwriters Association
- Discover Screenwriting Award a Paul Haggis
- 2005 - Art Directors Guild
- Nomination Migliore scenografia a Henry Bumstead e Jack G. Taylor Jr.
- 2006 - Blue Ribbon Award
- Miglior film straniero a Clint Eastwood
- 2005 - BET Award
- Nomination Miglior attore protagonista a Morgan Freeman
- 2005 - AFI Awards
- Film dell'anno
- 2005 - Black Reel Award
- Nomination Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- 2005 - Artios Award
- Nomination Miglior casting per un film drammatico a Phyllis Huffman
- 2007 - Cinema Brazil Grand Prize
- Nomination Miglior film straniero
- 2006 - Cinema Writers Circle Award
- Miglior film straniero a Clint Eastwood
- 2005 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Award
- Miglior film
- Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- Nomination Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- 2005 - DGA Award
- Miglior regia a Clint Eastwood, Tim Moore, Robert Lorenz, Donald Murphy, Cathy Carroll e Ryan Craig
- 2005 - Directors Guild of Great Britain
- Nomination Migliore regia a Clint Eastwood
- 2005 - ESPY Award
- Nomination Miglior film sportivo
- 2005 - Film Critics Circle of Australia Award
- Miglior film straniero a Clint Eastwood
- 2004 - Florida Film Critics Circle Award
- Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- 2006 - Fotogramma d'argento
- Miglior film straniero a Clint Eastwood
- 2005 - Golden Trailer Award
- Nomination Miglior colonna sonora
- 2006 - Grammy Award
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Eastwood
- 2005 - NAACP Image Award
- Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- 2006 - Kinema Junpo Award
- Miglior film straniero a Clint Eastwood
- Miglior regista straniero a Clint Eastwood
- Readers' Choice Award a Clint Eastwood
- 2005 - National Society of Film Critics Award
- Miglior film
- Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- Nomination Migliore regia a Clint Eastwood
- Nomination Miglior attore protagonista a Clint Eastwood
- Nomination Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- 2005 - Nikkan Sports Film Award
- Miglior film straniero
- 2005 - Online Film Critics Society Award
- Nomination Migliore regia a Clint Eastwood
- Nomination Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Paul Haggis e F. X. Toole
- 2005 - PGA Award
- Miglior produttore a Clint Eastwood, Albert S. Ruddy e Tom Rosenberg
- 2004 - Phoenix Film Critics Society Award
- Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- 2006 - Premio Robert
- Nomination Miglior film straniero a Clint Eastwood
- 2004 - San Diego Film Critics Society Award
- Migliore regia a Clint Eastwood
- Miglior colonna sonora a Clint Eastwood
- 2006 - Sant Jordi Award
- Miglior attrice straniera a Hilary Swank
- 2004 - Seattle Film Critics Award
- Miglior film
- Migliore regia a Clint Eastwood
- 2005 - USC Scripter Award
- Migliore sceneggiatura a Paul Haggis e F. X. Toole
- 2005 - Vancouver Film Critics Circle
- Migliore regia a Clint Eastwood
- Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior attrice a Hilary Swank
- 2004 - Washington DC Area Film Critics Association Award
- Nomination Miglior attrice protagonista a Hilary Swank
- Nomination Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman
- 2005 - WGA Award
- Nomination Miglior sceneggiatura a Paul Haggis
Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]
Richiami all'Irlanda[modifica | modifica wikitesto]
Numerosi sono i richiami all'Irlanda e alla cultura irlandese. Eastwood veste spesso di verde nella pellicola, sceglie una tenuta verde con shamrock per la sua atleta e un motto in lingua gaelica, legge William Butler Yeats cercando di imparare a parlare gaelico. I cognomi dei due personaggi principali sono Dunn e Fitzgerald, tipici cognomi di origine irlandese. Eastwood fa un ulteriore omaggio alla "terra verde" tramite le parole di Scrap, quando dice: «Forse perché il mondo è pieno di irlandesi o di tanti che vorrebbero esserlo».
Gaelico errato[modifica | modifica wikitesto]
La parola gaelica, che diventa il nome di battaglia di Maggie del film, Mo cuishle, è in realtà scritta in maniera incorretta, dato che dovrebbe essere trascritta come Mo chuisle. La traduzione italiana che fa il doppiaggio è abbastanza libera, essendo il significato letterale "mio battito" o "mio sangue", mentre Frankie, anche nella versione originale non doppiata, dice a Maggie che significa "mio tesoro", "mio sangue"[5].
Omaggi[modifica | modifica wikitesto]
Nell'episodio A proposito di Margie della serie televisiva I Simpson, Marge, a causa delle esalazioni tossiche derivate da un mix di prodotti per la pulizia, cade battendo il capo su uno sgabello e ha un'amnesia. Al suo risveglio, inoltre, afferma «di avere la testa gonfia, come dopo un incontro di boxe».
La pellicola viene rievocata in chiave parodica in Scary Movie 4, in cui Cindy ricorda la morte del marito George, in un flashback nel quale quasi tutti i presenti perdono la vita battendo la testa contro lo sgabello esattamente come successe a Maggie.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Million Dollar Baby, su Box Office Mojo, Amazon.com. URL consultato il 4 ottobre 2021.
- ^ Discorso di accettazione dell'Oscar come miglior regista, su youtube.com.
- ^ (EN) Hilary Swank: Oscar Gold, CBS News, 2 mazo 2005. URL consultato il 4 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2005).
- ^ Valentina Ariete, 90 anni di Clint Eastwood: 10 cose che (forse) non sapevi sul regista dagli occhi di ghiaccio, su deejay.it, Radio Deejay, 29 maggio 2020. URL consultato il 4 ottobre 2021.
- ^ Translate “mo cuishle” from Million Dollar Baby, su irishgaelictranslator.com. URL consultato il 3 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2010).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Million Dollar Baby
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su warnerbros.com.
- (EN) Million Dollar Baby, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Million Dollar Baby, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Million Dollar Baby, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Million Dollar Baby, su Movieplayer.it.
- Million Dollar Baby, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Million Dollar Baby, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Million Dollar Baby, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Million Dollar Baby, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Million Dollar Baby, su FilmAffinity.
- (EN) Million Dollar Baby, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Million Dollar Baby, su Box Office Mojo, Amazon.com.
- (EN) Million Dollar Baby, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Million Dollar Baby, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316752256 · LCCN (EN) no2005028500 · BNE (ES) XX4204216 (data) · BNF (FR) cb171321220 (data) |
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- Film statunitensi del 2004
- Film a tematica femminista
- Film diretti da Clint Eastwood
- Film drammatici
- Film sul pugilato
- Film sull'eutanasia
- Film basati su opere di narrativa
- Premi Oscar al miglior film
- Premi Fotogrammi d'argento
- Premi César per il miglior film straniero
- David di Donatello per il miglior film straniero