Million Dollar Baby

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Million Dollar Baby
Hilary Swank e Clint Eastwood in una scena del film
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2004
Durata132 min
Rapporto2,35:1
Generesportivo, drammatico
RegiaClint Eastwood
SoggettoF.X. Toole (racconti della raccolta Rope Burns)
SceneggiaturaPaul Haggis
ProduttoreClint Eastwood, Albert S. Ruddy, Tom Rosenberg, Paul Haggis
Produttore esecutivoRobert Lorenz, Gary Lucchesi
Casa di produzioneWarner Bros. Pictures, Lakeshore Entertainment, Malpaso Productions
Distribuzione in italiano01 Distribution
FotografiaTom Stern
MontaggioJoel Cox
Effetti specialiSteve Riley
MusicheClint Eastwood
ScenografiaHenry Bumstead, Richard C. Goddard
CostumiDeborah Hopper
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Million Dollar Baby è un film del 2004, diretto e prodotto da Clint Eastwood e interpretato dallo stesso Eastwood insieme a Hilary Swank e Morgan Freeman. È dedicato al mondo della boxe e il soggetto è tratto da un racconto della raccolta Rope Burns di F.X. Toole.

Million Dollar Baby ha ricevuto sette candidature agli Oscar del 2005, aggiudicandosi quattro statuette, in particolare quella per il miglior film e quella per il miglior regista, assegnata a Clint Eastwood. Ha anche riscosso un grande successo sia in Nord America che nel resto del mondo, con un incasso complessivo di oltre 216 milioni di dollari.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Los Angeles, primi anni 2000. Frankie Dunn è un anziano manager di boxe che ha passato tutta la vita in una vecchia palestra di periferia, satura di odori acri e permanenti, prima come pugile e poi come allenatore e manager. Per colpa del carattere chiuso e scorbutico, indurito da una vita difficile, ha come unico amico Scrap, un ex pugile nero, rimasto cieco ad un occhio per un pugno sul ring durante un incontro che Frankie avrebbe potuto interrompere. Scrap gestisce con Frankie la palestra, occupandosi anche dei lavori più umili, come la pulizia dei bagni, e dormendo in una stanzetta privata. Frankie coltiva una singolare passione per la lingua gaelica, che cerca di imparare leggendo William Butler Yeats, e ha un difficile rapporto con la religione: da anni si reca giornalmente a messa e continua ad assillare il reverendo Horvak coi suoi dubbi sulla fede. Frankie spera che la fede e Dio lo aiutino a recuperare il rapporto con la sua unica figlia, Kathy, che lo ha ripudiato molti anni prima. Lui non si perdona di aver interrotto e, forse, perduto per sempre il legame con la figlia, alla quale scrive da anni varie volte alla settimana lettere che puntualmente ritornano per posta indietro, senza che vengano aperte.

Questo lento incedere dei giorni viene interrotto da due fatti: il suo allievo migliore, Big Willie, passa sotto il controllo di un altro manager ben più interessato agli affari che all'arte pugilistica. Così Willie ottiene subito l'incontro per il titolo mondiale, troppo a lungo rifiutato da Frankie per paura di perderlo, e lo vince grazie agli insegnamenti del vecchio allenatore. Poi un altro evento cambierà per sempre la vita di Frankie e di Scrap. Un giorno, Maggie Fitzgerald, una ragazza che lavora come cameriera, figlia poverissima dell'America rurale, si iscrive in palestra con il coraggioso intento a 31 anni di diventare una pugile professionista e la volontà di affrontare ogni sacrificio. Maggie chiede a Frankie di essere il suo allenatore, ma l'uomo in un primo momento rifiuta. Poi, davanti all'incredibile insistenza e ostinazione della ragazza, cambia idea e decide di prenderla sotto la propria ala protettiva.

Dopo un periodo di allenamenti intensi, nonostante le incertezze di Frankie, Maggie inizia ad affrontare alcuni incontri, dimostrandosi da subito promettente: è capace di mettere KO l'avversaria al primo round, tanto che, nell'ambiente professionistico femminile, inizia ad essere in testa ma a non trovare avversari per arrivare a gareggiare per il titolo. Frankie è così costretto a pagare gli avversari per procurare degli incontri a Maggie, che viene anche spinta da Scrap a incontrare, in segreto da Frankie, un altro manager che le può assicurare il match per il titolo. Ma Maggie e Frankie col tempo si sono affezionati e l'anziano e testardo allenatore organizza per lei match professionali sulla strada del titolo mondiale. Le regala una vestaglia coi colori dell'Irlanda e la misteriosa scritta in gaelico Mo Cuishle, di cui non le traduce il significato. E mentre il pubblico ne applaude le gesta, Frankie fa passare la sua campionessa alla categoria superiore dei Pesi welter; dopo svariati incontri in tutta Europa, Maggie diventa una celebrità, pronta per il titolo. Vincendo e guadagnando tanti soldi che risparmia oculatamente, compra una casa a sua madre e ai suoi due fratelli, che vivono coi soldi dell'assistenza sociale, ma loro temono che, con quel gesto di generosità, possano perdere ogni sussidio e insultano Maggie.

Arriva il giorno della sfida di Maggie con la campionessa del mondo categoria Welter, Billie "orso blu", ex prostituta tedesca, un avanzo di galera, nonché pugile nota per le sue scorrettezze. I manager si incontrano e stipulano un contratto da un milione di dollari da dividere in parti uguali. Prima del match a Las Vegas, Frankie promette di rivelare il significato di Mo Cuishle in caso di vittoria. Scrap rimane a Los Angeles, speranzoso per la ragazza, ma temendo anche il peggio. L'incontro sembra sbilanciato: Maggie incassa parecchi colpi sporchi dalla scatenata Billie, poi, consigliata da Frankie, prende le misure, comprende la tecnica di attacco e inizia a colpire forte l'avversaria che finisce anche a terra, ma non KO. È proprio durante la pausa alla fine del terzo round che subdolamente Billie, approfittando della distrazione dell'arbitro, colpisce a tradimento Maggie con un uppercut che la fa piombare a terra, col capo che colpisce violentemente lo sgabello dell'angolo che Frankie non riesce a togliere in tempo. Maggie si rompe il collo e finisce in coma. Quando si risveglia, la ragazza si trova immobile nel letto di un ospedale di Las Vegas. Il medico le ha parlato della sua condizione clinica, spiegandole che ha due vertebre del collo rotte e che rimarrà per sempre paralizzata dal collo alla punta dei piedi. Affranto, Frankie attende fuori dalla stanza e, in uno scatto d'ira, attribuisce le colpe di quella disgrazia a Scrap, lì presente, perché fu lui a insistere per fargli allenare la ragazza.

Dopo qualche settimana, si fanno vivi anche i familiari di Maggie, i quali hanno preferito visitare Disneyland prima che andare in ospedale. Inoltre, si sono fatti accompagnare da un avvocato. Infatti, la madre tenta di convincere la figlia, immobilizzata a letto, a intestare a lei tutti i soldi vinti con gli incontri. Tuttavia, Maggie capisce che i suoi parenti non le dimostrano un minimo d'affetto, ma sono solo interessati a mettere le mani sul suo patrimonio, così li caccia, minacciandoli di togliere loro anche la casa. Frankie rimane così l'unica persona, assieme a Scrap, a fare compagnia a Maggie e a darle un minimo di sostegno. Le settimane passano, Frankie la trasferisce in una clinica più costosa ed efficiente, specializzata in casi simili, ma il corpo di Maggie non reagisce più e le piaghe da decubito, causate dalla mancanza di circolazione negli arti, costringono i medici ad amputarle una gamba.

Maggie, che non riesce più a sopportare tale condizione, ricordando ancora le urla d'incitamento del suo pubblico durante i match, ricorda a Frankie un aneddoto della propria infanzia che gli aveva raccontato tempo prima: un giorno suo padre andò nel bosco con il cane, anziano e malato, portando con sé il fucile e una pala. Al ritorno il cane non era sul pick-up. Maggie fa capire a Frankie che vuole che lui interrompa la sua vita, ricorrendo alla pratica dell'eutanasia, che lo stato della California non autorizza. Frankie rimane sconvolto e le nega la richiesta. Al contempo, non riesce più a sopportare la sofferenza di Maggie che, in un tentativo di suicidio, si morde la lingua a sangue, rischiando di finire soffocata. I medici, però, la scoprono per tempo riuscendo a salvarla applicandole dei punti di sutura sulla lingua. A questo punto, Maggie tenta di staccarsi i punti e i medici si vedono costretti a sedarla per evitare che ritenti il suicidio. Frankie si consulta col prete, che gli sconsiglia di compiere un atto che non solo è immorale dal punto di vista cristiano, ma soprattutto che avrebbe un effetto devastante su una persona già profondamente ferita come lui. Nonostante ciò, una notte Frankie entra di nascosto nella stanza di Maggie, prima stacca il respiratore per farla addormentare e poi le inietta una massiccia dose di adrenalina per fermarle il battito cardiaco. Prima che Maggie perda i sensi, Frankie la bacia amorevolmente e le svela che Mo Cuishle in gaelico significa «mio tesoro, mio sangue».

Da quella notte, Frankie Dunn scompare nel nulla. Scrap, che continua a tenere aperta la palestra di boxe, per settimane lo aspetta, poi si convince che Frankie non tornerà mai più e spera che abbia trovato un luogo da qualche parte per ricominciare a essere felice e curare le profonde ferite del suo cuore. La storia è raccontata dalla voce fuori campo di Scrap tramite una lettera che ha scritto alla figlia di Frankie, per spiegarle che uomo sia suo padre, sperando che possa andare a cercarlo, per alleviare le ferite nel suo cuore e poter finalmente tornare insieme.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Durante il suo discorso di accettazione dell'Oscar per la miglior regia, Clint Eastwood disse di aver girato il film in soli 37 giorni.[2] Il film ha consacrato Hilary Swank come star internazionale. L'attrice ha preso vere lezioni di boxe, prendendo dieci chilogrammi di peso in muscoli e allenandosi ogni giorno per dodici settimane, prima di iniziare le riprese.[3] Clint Eastwood anche per questo film ha composto al pianoforte il tema principale della colonna sonora, Blue Morgan.[4]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Il film è uscito nelle sale statunitensi a partire dal 15 dicembre 2004, mentre in Italia per il 18 febbraio 2005.

Doppiaggio italiano[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione italiana del film fu curata da Marco Guadagno per Sedif.

Clint Eastwood non è stato doppiato dal suo abituale doppiatore Michele Kalamera (scelto dallo stesso attore fin da Il texano dagli occhi di ghiaccio) a causa di un lutto familiare e fu sostituito da Adalberto Maria Merli.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

A fronte di un budget di $ 30 milioni, il film ha incassato globalmente 216 763 646 dollari.[1]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è stata giudicata positivamente dalla commissione di valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana, secondo cui «Arriva l'eutanasia, certo. Ma non come soluzione ideale, come fatto 'normale' e come incitamento a ripeterla. Frankie compie il gesto sbagliato, e ne è cosciente. Aspro, intenso, capace di raffigurare la passione straziata di esistenze afflitte dalla solitudine e di accompagnarle verso una lontana speranza, il film pone domande, mai gratuite, dentro una cronaca lucida, scarna, coraggiosa».[5]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Richiami all'Irlanda[modifica | modifica wikitesto]

Numerosi sono i richiami all'Irlanda ed alla sua cultura. Eastwood veste spesso di verde nella pellicola, sceglie per la sua atleta una tenuta verde col trifoglio irlandese ed un motto in lingua gaelica come simboli, e legge l'opera di William Butler Yeats per cercare d'imparare a parlare gaelico. I cognomi dei due personaggi principali, Dunn e Fitzgerald, sono inoltre tipicamente irlandesi. Durante poi uno degli incontri di Maggie, Eastwood per commentare il foltissimo seguito che la ragazza si è riuscita in così poco tempo a guadagnare esclama: «Forse perché il mondo è pieno di irlandesi o di tanti che vorrebbero esserlo».

Gaelico errato[modifica | modifica wikitesto]

La parola gaelica, che diventa il nome di battaglia di Maggie del film, Mo cuishle, è in realtà scritta in maniera incorretta, dato che dovrebbe essere trascritta come Mo chuisle. La traduzione italiana che fa il doppiaggio è abbastanza libera, essendo il significato letterale "mio battito" o "mio sangue", mentre Frankie, anche nella versione originale non doppiata, dice a Maggie che significa "mio tesoro", "mio sangue"[6].

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel tredicesimo episodio della diciassettesima stagione de I Simpson, A proposito di Margie, viene riprodotta fedelmente la sequenza dell'incidente di Maggie, con Marge che, avendo perso conoscenza dopo aver inalato i fumi tossici scaturiti da una specie di super smacchiatore fatto in casa, cade battendo la testa su d'uno sgabello rosso (al suo risveglio in ospedale, poi, commenta: «mi sembra di avere la testa gonfia, come dopo un incontro di boxe»). Lo stesso titolo del film, inoltre, viene citato nel nono episodio della medesima stagione, Million Dollar Abe.
  • L'incontro tra Maggie e Billie e lo stesso incidente dello sgabello vengono rievocati in chiave parodica nel film Scary Movie 4, quando Cindy racconta, sotto forma di flashback, di come fosse morto suo marito George, il quale - facendole da manager per il campionato di pugilato femminile - si ruppe il collo lanciandosi sullo sgabello prima che lei, tramortita a tradimento dalla rivale, vi ci potesse cadere mortalmente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Million Dollar Baby, su Box Office Mojo, Amazon.com. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  2. ^ Discorso di accettazione dell'Oscar come miglior regista, su YouTube.
  3. ^ (EN) Hilary Swank: Oscar Gold, CBS News, 2 marzo 2005. URL consultato il 4 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2005).
  4. ^ Valentina Ariete, 90 anni di Clint Eastwood: 10 cose che (forse) non sapevi sul regista dagli occhi di ghiaccio, su deejay.it, Radio Deejay, 29 maggio 2020. URL consultato il 4 ottobre 2021.
  5. ^ Million Dollar Baby, su cnvf.it. URL consultato il 4 giugno 2023.
  6. ^ Translate “mo cuishle” from Million Dollar Baby, su irishgaelictranslator.com. URL consultato il 3 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2010).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar al miglior film Successore
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