Miguel Díaz-Canel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Miguel Díaz-Canel
Diaz-Canel nel 2022.

Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba
In carica
Inizio mandato19 aprile 2021
PredecessoreRaúl Castro

Presidente di Cuba
In carica
Inizio mandato10 ottobre 2019
Vice presidenteSalvador Valdés Mesa
Capo del governoManuel Marrero Cruz
Predecessorecarica istituita

Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri di Cuba
Durata mandato19 aprile 2018 –
10 ottobre 2019
PredecessoreRaúl Castro
Successorecarica abolita

Primo Vicepresidente del Consiglio di Stato di Cuba
Durata mandato24 febbraio 2013 –
19 aprile 2018
PresidenteRaúl Castro
PredecessoreJosé Ramón Machado Ventura
SuccessoreSalvador Valdés Mesa

Ministro dell'Istruzione Superiore di Cuba
Durata mandato8 maggio 2009 –
21 marzo 2012
PresidenteRaúl Castro
PredecessoreJuan Vela Valdés
SuccessoreRodolfo Alarcón Ortiz

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista di Cuba
Titolo di studioLaurea in ingegneria elettronica,
Dottorato in scienze tecniche
UniversitàUniversità Centrale Marta Abreu,
Accademia delle Scienze di Cuba
ProfessioneProfessore universitario
FirmaFirma di Miguel Díaz-Canel

Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez (Santa Clara, 20 aprile 1960) è un politico e ingegnere cubano, Presidente di Cuba dal 10 ottobre 2019 ed ex Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri dal 19 aprile 2018 al 10 ottobre 2019.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Diaz-Canel è nato il 20 aprile 1960 a Santa Clara. Il padre Miguel era un operaio di un impianto industriale e la madre Aída un'insegnante.[1][2] Si è laureato presso l'Università Centrale Marta Abreu di Las Villas, a Santa Clara, nel 1982, come ingegnere elettronico.

Successivamente, come in uso all'epoca, ha portato a termine la leva militare di tre anni nelle Forze Armate Rivoluzionarie Cubane.[1] Terminata la leva, nell'aprile 1985, ha insegnato ingegneria presso la stessa Università Marta Abreu.[3]

Tra il 1987 e il 1989 ha preso parte ad alcune missioni in Nicaragua organizzate dall'Unione dei Giovani Comunisti.

Ha avuto due figli, Jenny e Miguel, dalla prima moglie Marta Villanueva. Attualmente è sposato con Lis Cuesta, professoressa universitaria e funzionaria nel Ministero della Cultura.[4]

Nel 2021 ha ottenuto un dottorato in Scienze Tecniche con la tesi Sistema di gestione del Governo basato su scienza e innovazione per lo sviluppo sostenibile a Cuba, presso l'Accademia delle Scienze di Cuba.[5]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1989, già delegato provinciale di Villa Clara dell'Unione dei Giovani Comunisti, divenne membro del Comitato Nazionale dell'organizzazione giovanile.

Nel 1991 divenne membro del Comitato Centrale del Partito Comunista.

Nel 1994 venne eletto Primo Segretario del Comitato Provinciale di Villa Clara. Durante il suo mandato si distinse, oltre che per l'efficienza, per l'acconsentimento all'apertura dello storico centro culturale "El Mejunje" di Santa Clara, che diffuse varie forme di arte e spettacolo fino ad allora viste freddamente dallo Stato, dal rock agli spettacoli drag. È stato il primo dirigente locale ad appoggiare con forza l'accoglienza e la solidarietà verso la diversità sessuale.[6][7]

Nel 2003 venne eletto Primo Segretario del Comitato Provinciale di Holguin e membro dell'Ufficio Politico del Partito, su proposta di Raul Castro.[8]

Ministro dell'Istruzione e vicepresidente del Consiglio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 fu nominato Ministro dell'Istruzione Superiore.

Nel 2012, a incarico terminato, fu nominato vicepresidente del Consiglio dei Ministri, con delega a educazione, scienza, cultura e sport.[9] Nel 2013 fu nominato vicepresidente del Consiglio di Stato e dei Ministri, succedendo allo storico dirigente José Ramón Machado Ventura, che al termine del suo incarico salutò «la promozione della nuova generazione».[10]

Presidente[modifica | modifica wikitesto]

Fu eletto Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri il 19 aprile 2018, con la IX Legislatura dell'Assemblea Nazionale di Cuba per il periodo 2018-2023. Fin da subito si fece carico di concretizzare il progetto da tempo discusso di una nuova costituzione per Cuba, entrando nella commissione redattrice.

La Nuova Costituzione[modifica | modifica wikitesto]

La Nuova Costituzione venne sottoposta al referendum popolare del 2019, ed entrò in vigore il 24 febbraio dello stesso anno. Con la nuova carta Cuba si definisce uno stato socialista di diritto, riconosce il Partito Comunista di Cuba come guida della società, e demarca l'aspirazione a costruire una società comunista, pur riconoscendo la proprietà privata come parte dell'economia, ma sostenendo la proprietà pubblica come modello principale.

Con la nuova carta costituzionale fu riformato l'apparato statale, con l'abolizione della carica del Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri e l'introduzione di quella del Presidente della Repubblica. In ottemperanza alla carta, Diaz-Canel fu eletto Presidente in ottobre dall'Assemblea Nazionale, con mandato di 5 anni e possibilità di essere rieletti solo una volta.[11]

Il nuovo Codice della famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Ha lavorato affinché lo stato modificasse il Codice della famiglia, con l'introduzione del matrimonio egualitario, l'adozione per le coppie omosessuali, l'accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistite e la gestazione per altri senza compenso, vagliato dalla maggioranza della popolazione cubana in occasione del referendum del 2022.[12][13]

Informazione e media[modifica | modifica wikitesto]

Diaz-Canel ha richiesto una copertura più critica degli eventi nei media gestiti dallo Stato e un più ampio accesso a Internet per la popolazione.[14][7]

Politica estera[modifica | modifica wikitesto]

Restano forti le tensioni con gli Stati Uniti, nonostante Cuba continui a chiedere la revoca delle sanzioni, regolarmente approvata in sede ONU, ma mai attuata dal governo americano.[15]

A livello regionale Diaz-Canel continua a perseguire lo sviluppo di relazioni amichevoli e di cooperazione con tutti i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi e il sostegno ai progetti di integrazione regionale.

Sotto la sua presidenza si sono consolidati i rapporti con la Cina.[16]

Pur professandosi ateo, in occasione dell'ottavo anniversario del pontificato di Francesco, espresse «soddisfazione per le sue posizioni in difesa della pace, della giustizia, della lotta contro l'emarginazione sociale e la povertà».[17][18]

Diritti LGBT[modifica | modifica wikitesto]

Ha guidato riforme sociali a favore dei diritti LGBT, come la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, la filiazione estesa e la maternità surrogata, facendo di Cuba il Paese più progressista dell'America Latina in questo ambito.[19]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Gran Cordone dell'Ordine del Libertador (Venezuela) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Ho Chi Minh (Vietnam) - nastrino per uniforme ordinaria
— 9 novembre 2018
Ordine di Agostinho Neto (Angola) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine dell'infante Dom Henrique (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Antichissima Welwitschia mirabilis (Namibia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Azam Ahmed e Frances Robles, Who Is Miguel Díaz-Canel, Cuba’s New President?, in The New York Times, 19 aprile 2018. URL consultato il 4 marzo 2023.
  2. ^ (ES) Díaz-Canel no es un relevo histórico, su Radio y Televisión Martí | RadioTelevisionMarti.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Cuban president highlights Fidel Castro's thoughts about education, su radiohc.cu. URL consultato il 19 aprile 2021.
  4. ^ elnuevoherald.com, https://www.elnuevoherald.com/article209243289.html.
  5. ^ (ES) ”Totalmente espectacular” tesis de Díaz- Canel | Cuba Noticias 360, su CubaNoticias360, 23 marzo 2021. URL consultato il 4 marzo 2023.
  6. ^ (ES) BBC Mundo - Cartas desde Cuba - El traspaso generacional, su www.bbc.co.uk. URL consultato il 4 marzo 2023.
  7. ^ a b AGI - Agenzia Giornalistica Italia, Chi è Miguel Diaz, l'ingegnere che prenderà in mano Cuba dopo i Castro, su Agi. URL consultato il 4 maggio 2018.
  8. ^ (ES) Cuba noticias disidentes, su cubanoticiasdisidentes.blogspot.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  9. ^ (ES) Nuevos ministros en Cuba de Educación Superior y de Ciencia y Tecnología, in Cuba Debate, 22 marzo 2012.
  10. ^ Raúl Castro: "La mayor satisfacción es la tranquilidad y serena confianza que sentimos al ir entregando a las nuevas generaciones la responsabilidad de continuar construyendo el socialismo", in Cuba Debate, 24 febbraio 2013.
  11. ^ (ES) Miguel Díaz-Canel, ratificado como presidente de Cuba, su ELMUNDO, 10 ottobre 2019. URL consultato il 4 marzo 2023.
  12. ^ (EN) Ellen Nemitz, Constitutional policy reforms polarise Cubans, su FairPlanet. URL consultato il 4 marzo 2023.
  13. ^ A Cuba saranno legali i matrimoni tra persone dello stesso sesso, su Il Post, 26 settembre 2022. URL consultato il 26 settembre 2022.
  14. ^ Chi è Miguel Diaz-Canel. Identikit del nuovo "lider" cubano, in Rainews. URL consultato il 4 maggio 2018.
  15. ^ Diego Battistessa, L'embargo contro Cuba vìola i diritti umani, su Osservatorio Diritti, 16 luglio 2021. URL consultato il 4 marzo 2023.
  16. ^ (EN) Elias Jabbour,CGTN, Miguel Diaz-Canel's strategic visit enhances China-Cuba ties, su news.cgtn.com. URL consultato il 4 marzo 2023.
  17. ^ https://twitter.com/diazcanelb/status/1370712042525618177, su Twitter. URL consultato il 4 marzo 2023.
  18. ^ (ES) ¿Quién es Miguel Díaz-Canel? Así es el sucesor de los Castro al frente del régimen de Cuba, su www.lasexta.com, 13 luglio 2021. URL consultato il 4 marzo 2023.
  19. ^ (EN) Cuba: the LGBT+ community marches to celebrate the adoption of same-sex marriage, su West Observer, 15 maggio 2023.
  20. ^ Versión estenográfica. Imposición de la Orden Mexicana del Águila Azteca al presidente de la República de Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez Presidenza della Repubblica del Messico, 11 febbraio 2023.
  21. ^ President of Namibia receives his Cuban counterpart su Prensa latina

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri di Cuba Successore
Raúl Castro dal 19 aprile 2018 in carica
Predecessore Comandante in capo delle FAR Successore
Raúl Castro dal 19 aprile 2018 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN97152682593723312862 · GND (DE1197618805