Microeca hemixantha

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Pigliamosche delle Tanimbar

Microeca hemixantha
Naturalis Biodiversity Center di Leiden
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Petroicoidea
Famiglia Petroicidae
Genere Microeca
Specie M. hemixantha
Nomenclatura binomiale
Microeca hemixantha
P. L. Sclater, 1883

Il pigliamosche delle Tanimbar (Microeca hemixantha P. L. Sclater, 1883) è un uccello della famiglia dei Petroicidi originario delle isole Tanimbar[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il pigliamosche delle Tanimbar raggiunge una lunghezza di 12 cm. Una striscia oculare indistinta si estende dalla base del becco fin dietro agli occhi. Il dorso, la sommità del capo e la coda sono di un verde oliva scuro. La regione ventrale, invece, è di colore giallo lucente, e la gola ha una tonalità leggermente più chiara. L'iride è marrone scuro. Il ramo superiore del becco è nero, quello inferiore rosa-arancio pallido. Le zampe sono nere. I sessi sono simili. Il canto è costituito da una serie di 12-14 cinguettii armoniosi, che a volte si fanno più striduli.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Come indica il nome, questo pigliamosche è endemico di alcune isole delle Tanimbar (Larat, Loetoe e Yamdena), un gruppo insulare indonesiano situato tra Timor e la Nuova Guinea. Abita le formazioni a mangrovie, le foreste, i loro margini e i boschi aperti di pianura.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre prevalentemente di insetti, che scorge rimanendo immobile su un posatoio e cattura dopo un breve volo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2009, Microeca hemixantha, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Petroicidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 maggio 2014.

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