Michel Menu
Michel Menu (Secondigny, 3 febbraio 1916 – Saint-Cloud, 2 marzo 2015[1][2]) è stato uno scrittore, partigiano e educatore francese. Membro della resistenza francese e figura maggiore dello scautismo cattolico, si concentrò particolarmente sulle necessità spirituali dello scautismo, e su come esso potesse contribuire alla ricostruzione della Francia.[1] È noto per aver ideato ed introdotto nel 1947 i raider scout negli Scouts de France (associazione poi confluita negli Scouts et Guides de France) e per aver fondato, nel 1969, il movimento Goum.[1]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Formazione e resistenza[modifica | modifica wikitesto]
In giovane età, Michel Menu fu vicino al gesuita Paul Doncœur, personalità legata all'introduzione dello scautismo cattolico in Francia.[1]
Si laureò in psicologia e scienze politiche[3] ed ottenne anche una licenza di studio in lettere.[4]
Nel 1940, Michel Menu partecipò alla campagna del Belgio e venne fatto prigioniero durante la battaglia di Dunkerque. Dopo tre tentativi d'evasione riuscì a scappare, ritornando in Francia il 31 dicembre del 1941. In seguito collaborò con l'organizzazione France libre.[5]
L'esperienza scout[modifica | modifica wikitesto]
I raider scout[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1947, Michel Menu, nominato responsabile nazionale della branca esploratori degli Scouts de France[2] iniziò a rinnovare la metodologia di tale branca, riguardante i ragazzi dai 12 ai 17 anni, la quale stava vivendo un periodo di crisi.[6] Desiderava che venisse ritrovato lo spirito dello scautismo come concepito dal suo fondatore, Robert Baden-Powell.[5]
Nel gennaio del 1949 fondò i raider scout[7], ispirandosi agli americani Eagle Scout[2], che secondo lui avevano contribuito, con il loro dinamismo, la loro competenza e il loro esempio, ad elevare il livello spirituale e tecnico dei gruppi scout.
Lanciò anche i "pattuglieri liberi", che viaggiavano per i quartieri e villaggi più poveri e isolati.[4]
I primi gruppi a lanciarsi nell'avventura raider furono: Parigi 27, Saint-Cloud 1, Parigi 54, Parigi 83, Neuilly 7, Parigi 29. Le prime inaugurazioni si tennero a Parigi, l'8 giugno del 1949. Nel 1953, 220 gruppi erano conformi al livello richiesto.[8]
(FR)
«Le Raider est pour une chevalerie de tous les temps de Bayard à Guillaumet, de Saint Louis à de Foucauld, de Roland à Wingate.» |
(IT)
«Il raider è per una cavalleria di tutti i tempi, da Bayard a Guillaumet, da San Luigi a de Foucauld, da Orlando a Wingate.» |
(Michel Menu, Raiders Scouts) |
Particolarmente noto l'appello rivolto ai futuri capi scout:
(FR)
«Si tu veux être chef un jour, |
(IT)
«Se tu un giorno vuoi essere capo, |
(Michel Menu, Être chef, 1955) |
A causa di un disaccordo sulla direzione intrapresa dal movimento, Michel Menu lasciò gli Scouts de France nel 1956.[2] Esercitando la professione di ingegnere, viaggiò in Nordafrica e in Medio Oriente.[4]
I Goum[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1969, Michel Menu organizzò un primo raid sulle Prealpi del Vercors assieme a qualche rover. L'anno seguente creò i "Goum". Accompagnati da un prete, gli scout camminavano per i Grands Causses per otto giorni, osservando il digiuno quando possibile. La sera si riunivano al bivacco e dormivano sotto le stelle.[5] Altri raid Goum vennero organizzati in Israele, Filippine e Argentina. Durante questi raid, Michel Menu e i suoi compagni indossavano una djellaba.[5]
Nonostante il termine "Goum" si riferisse, durante la colonizzazione, ad "un contingente di combattenti reclutati dalla popolazione indigena",[9] quali i goumier marocchini, la scelta di questo nome da Michel Menu dipese più dalla sua etimologia: dall'arabo, infatti, goum significava "tribu nomade",[10] piccolo gruppo autonomo, "indipendente". Altre interpretazioni vedono il termine derivare da Talitha kum riportato nel vangelo di Marco 5,41, con riferimento all'atto di alzarsi e mettersi in marcia.[11]
Secondo Michel Menu, i "Goum" rispondono ai "quattro bisogni vitali", che sono "lo sforzo fisico, il silenzio, lo sviluppo spirituale e i legami sociali".[1]
Fino ai 94 anni, con l'obiettivo di mantenersi in salute, si alzava ogni mattina per andare a camminare. Reputato "un capo dolce, carismatico ed esigente", svolse un ultimo raid Goum di 150 km all'età di 87 anni.[5]
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1942 sposò Madeleine. Ebbe cinque figli e quindici nipoti.[12]
Morì il 2 marzo 2015 a Saint-Cloud. Aveva 99 anni.[1][2]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Larguez tout !, 1952, Presses d’Île de France
- Art et Technique du Scoutmestre, 1953, Delachaux et Niestlé
- Raiders-scouts, 1955, Presses d’Île de France
- Patrouilles libres, 1956, Presses d’Île de France
- Le C.P. et son gang, 1961, Presses d’Île de France
- Scoutisme et engagement, 1960, Nouvelles éditions latines
- Nos fils de 18 ans, 1965, Casterman
- Bases fondamentales du scoutisme (con Pierre Delsuc, Pierre de Montjamont e Henry Dhavernas), 1967
- En marchant avec le Père Jean Rimaud, 1972, Loriou
- En marchant au pas des Goums dans le désert, 1980, Éditions Sédiac
- Crise de Dieu ou crise de l'homme : question posée aux jeunes, 1980, Beauchesne
- Les Mythes de la jeunesse, 1981, Delachaux et Niestlé
- Aventure vraie avec les Raiders-Scouts, 1989, Delachaux et Niestlé
- Dans le désert, au pas des Goums, 1990, Fayard
- Un Scoutisme de plein vent : conversations à bâtons rompus sur certains aspects de la méthode scoute, 1990, CLD
- Devenir scout, une aventure ! : comment devenir un scout dans une Europe en marche, 1991, Scout europresse
- Repères : rappel des buts, méthodes et moyens développés dans nos raids Goums, 1998, CLD
- Les Goums ? : une expérience de liberté !, 1998, CLD
- Percée scolaire des 12-17 ans : les parents jouent un rôle décisif, 2000, CLD
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f (FR) Décès du fondateur des Goums, marches spirituelles dans le désert, su Radio Vaticana, 3 marzo 2015. URL consultato il 23 aprile 2017.
- ^ a b c d e (FR) Clémence Houdaille, Michel Menu, grande figure du scoutisme français, est décédé, su la-croix.com, 3 marzo 2015. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ (FR) Entretien avec Michel Menu, fondateur des « Goums », su église.catholique.fr, 2010. URL consultato il 3 marzo 2015.
- ^ a b c (FR) Thomas Goisque, Disparition - Michel Menu, fondateur des Goums, Le Figaro, 7-8 marzo 2015, p. 14.
- ^ a b c d e (FR) Sylvain Dorient, Michel Menu, mort d’un grand scout, su aleteia, 3 marzo 2015. URL consultato il 3 marzo 2015.
- ^ (FR) Jean-Yves Riou, Scoutisme en crise, 1945-1957, in Scoutisme vivant, CLD, 1987, pp. 59-71, ISBN 978-2854431322.
- ^ (FR) Raiders Go !, in Scout, gennaio 1949.
- ^ (FR) Raiders Scouts, 4ª ed., Presse d’Ile de France, 1961, pp. 17-18.
- ^ (FR) Goum, CNRTL. URL consultato il 7 marzo 15.
- ^ projetbabel.org
- ^ (FR) Le “Goum” ou l’aventure spirituelle au désert, Église Catholique en France, 2010. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ (FR) Sylvain Dorient, Michel Menu, « le Vieux Goumier », a rejoint le Père, n. 1639, Famille Chrétienne, 10 giugno 2009. URL consultato il 23 aprile 2017.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Goum - Sito ufficiale (it)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 18828913 · ISNI (EN) 0000 0001 0875 9749 · LCCN (EN) n89634101 · GND (DE) 102827436X · BNF (FR) cb11915591s (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n89634101 |
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