Michel Delebarre

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Michel Delebarre
Michel Delebarre ne 2010

Presidente del Consiglio regionale del Nord-Passo di Calais
Durata mandato16 marzo 1998 –
25 aprile 2001
PredecessoreMarie-Christine Blandin
SuccessoreDaniel Percheron

Ministro di Stato, ministro della funzione pubblica e delle riforme amministrative della Repubblica francese
Durata mandato2 aprile 1992 –
29 marzo 1993
PresidenteFrançois Mitterrand
Capo del governoPierre Bérégovoy
PredecessoreJean-Pierre Soisson
SuccessoreAndré Rossinot

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista
ProfessionePrefetto

Michel Delebarre (Bailleul, 27 aprile 1946Lilla, 9 aprile 2022) è stato un funzionario e politico francese, membro del Partito Socialista.

Fu più volte ministro in governi di sinistra. Fu sindaco di Dunkerque dal 1989 al 2014.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in geografia, Michel Delebarre era figlio di Stéphane Valéry Delebarre (1914-1992), comandante di riserva onorario, ufficiale della Legion d'onore e detentore della Croix de guerre e di Georgette Deroo (1918-2000).

Nel 1969 ha sposato Janine Debeyre (figlia del rettore Guy Debeyre).

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1982 fu nominato capo di gabinetto del primo ministro Pierre Mauroy. Durante la presidenza di François Mitterrand ricoprì diversi incarichi ministeriali tra il 1984 e il 1986 e tra il 1988 e il 1993. I suoi dicasteri includevano: lavoro, affari sociali, trasporti e servizio pubblico. Fu anche nominato ministro per l'urbanistica.

Nel 1989 Michel Delebarre fu eletto sindaco di Dunkerque, carica che mantenne fino al 2014, venendo rieletto nel 1995, 2001, 2008; nel 2002 fu eletto deputato all'Assemblea nazionale francese per il Partito Socialista, rieletto nel 2007. Dal 1998 al 2001 fu presidente del Consiglio regionale del Nord-Passo di Calais. Dal 1999 al 2008 Michel Delebarre presiedette la più grande Associazione francese dell'edilizia sociale (Union Sociale pour l'Habitat) che rappresenta 820 sedi locali con un patrimonio di 5 milioni di alloggi in affitto.

Coinvolto nello scandalo delle intercettazioni telefoniche, avvenute durante la presidenza di François Mitterrand, e in particolare accusato di aver posto sotto intercettazione Jean-Edern Hallier, fu condannato nel 2005, con pena sospesa.[1]

Nel febbraio 2006 fu eletto presidente del Comitato delle Regioni dell'Unione europea (CdR). Dal febbraio 2008 al 2010 fu primo vicepresidente del CdR.

Nel 2011 fu eletto senatore francese; mantenne la carica fino al 2017, quando non si ricandidò.[2]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Le temps des villes, 1993
  • Jean Bart. La légende du corsair Lafon, Neuilly-sur-Seine 2002, ISBN 2-84098-787-2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Florence Muracciole, Un Flamand rose à la barre, su lepoint.fr, 27 gennaio 2011.
  2. ^ (FR) Michel Delebarre

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