Michel Crauste

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Michel Crauste
Michel Crauste a Tarbes nel 2015
Dati biografici
Paese Bandiera della Francia Francia
Altezza 181 cm
Peso 85 kg
Rugby a 15
Ruolo Terza linea centro
Ritirato 1972
Carriera
Attività di club[1]
1954-59Racing Club
1959-72Lourdes
Attività da giocatore internazionale
1957-66Bandiera della Francia Francia63 (30)
Attività da allenatore
Lourdes
 Morlaàs
Bagnères

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 28 marzo 2021

Michel Crauste (Saint-Laurent-de-Gosse, 6 luglio 1934Pau, 2 maggio 2019) fu un giocatore e allenatore francese di rugby a 15, il cui ruolo principale era di terza centro, anche se talora era impiegato come flanker; militò in Lourdes e Racing Club.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Crauste (in primo piano) con la nazionale francese nel 1962, placcato da un avversario italiano durante un'amichevole a Brescia.

Soprannominato Le Mongol (“il Mongolo”) in ragione del suo aspetto vagamente asiatico e i baffi a manubrio[1], Michel Crauste è nativo della cittadina aquitana di Saint-Laurent-de-Gosse. Compì gli studi superiori a Aire-sur-l'Adour e poi frequentò la scuola professionale vicino a Parigi, a Gurcy-le-Châtel.

Assunto all'Électricité de France a Parigi nel servizio che si occupava dell'alimentazione dei trasporti regionali su rotaia, fu ingaggiato dal Racing Club; nel 1955 fu campione di Francia con la squadra militare del club. Nel 1957 esordì in nazionale francese contro la Romania[1] e l'anno seguente disputò il primo di 8 tornei del Cinque Nazioni consecutivi, vincendone 4 dal 1959 al 1962 (uno dei quali a pari merito con l'Inghilterra).

Nel 1959 fu campione di Francia con il Racing e, alla fine della stagione, si trasferì al Lourdes; chiese pertanto all'EDF il trasferimento e il cambio di mansioni, che gli fu concesso: dapprima fu destinato a Tarbes, poi alla stessa Lourdes.

Nella squadra pirenaica Crauste vinse subito il campionato al termine della sua prima stagione, nel 1960; in nazionale, durante un movimentato Francia - Italia a Grenoble, nel 1963, tenne a battesimo il suo dirimpettaio di mischia azzurro, l'esordiente Marco Bollesan, con il quale ebbe modo di scambiare alcuni colpi duri in gioco chiuso e aperto e al quale al termine dell'incontro regalò la sua maglia numero 8[2].

Disputò il suo ultimo incontro internazionale a Napoli in Coppa Europa 1965-66 contro l'Italia[1]. Nel 1968, anno del suo ritiro definitivo, vinse il suo secondo titolo di campione di Francia con il Lourdes, terzo assoluto per lui.

Dopo il ritiro continuò a giocare a livello aziendale, intraprendendo anche l'attività di allenatore. Dapprima nello stesso Lourdes all'inizio degli anni settanta, per poi trascorrere circa un decennio a Morlaàs; nel 1972 fu costretto a smettere di scendere in campo a causa di un incidente di gioco che lo tenne paralizzato per un periodo.

In seguito fu delegato allo sport per i comuni di Lons e Pau[3]; entrato nel comitato direttivo della Fédération Française de Rugby e divenuto, nel frattempo, dirigente dell'EDF, fu accompagnatore della Nazionale francese in un tour negli Stati Uniti in preparazione della Coppa del Mondo di rugby 1995.

Tornato a Lourdes e impegnatosi con alcuni amici nel tentativo di rilanciare il suo antico club, retrocesso nelle serie inferiori, nel 1998 ne accettò la presidenza[3], incarico che tenne fino al 2013 quando, a 79 anni, si ritirò dalla dirigenza[4]; un anno dopo terminò anche l'incarico di consigliere municipale a Pau, la città dove morì il 2 maggio 2019 a 84 anni[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Michel Crauste, Au feu du rugby, Paris, Solar, 1973.
  • Michel Crauste e Christophe Schaeffer, Le Testament du Mongol, Monteux, Les 5 éditeurs, 2015, ISBN 979-1092861051.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FR) Jean-Claude Lagrange, Crauste, en quittant le XV tricolore, a désigné son successeur: Herrero, in l'Intransigeant, 12 aprile 1966, p. 24. URL consultato il 28 marzo 2021. Ospitato su Gallica.
  2. ^ Marco Pastonesi, Francia -6. Bollesan ricorda Grenoble, in la Gazzetta dello Sport, 28 gennaio 2007. URL consultato il 9 dicembre 2008.
  3. ^ a b (FR) Astrid Antoine, Michel Crauste, in Planet Rugby, 2 maggio 2003. URL consultato il 9 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2008).
  4. ^ a b (FR) Arnaud David, Rugby : Michel Crauste, l’ancien capitaine du XV de France est décédé, in Sud Ouest, 2 maggio 2019. URL consultato il 28 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2021).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN59210635 · ISNI (EN0000 0000 0042 7275 · BNF (FRcb12769476d (data) · WorldCat Identities (ENviaf-59210635