Michel Barnier

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Michel Barnier

Commissario europeo per il Mercato Interno ed i Servizi
Durata mandato9 febbraio 2010 –
31 ottobre 2014
PresidenteJosé Manuel Barroso
PredecessoreCharlie McCreevy
SuccessoreElżbieta Bieńkowska (Mercato interno, Industria, Imprenditoria e PMI)
Jonathan Hill (Stabilità finanziaria, Servizi finanziari e Mercato unico dei capitali)

Commissario europeo per l'Industria e l'Imprenditoria
ad interim
Durata mandato1º luglio 2014 –
17 luglio 2014
PresidenteJosé Manuel Barroso
PredecessoreAntonio Tajani
SuccessoreFerdinando Nelli Feroci

Commissario europeo per le Politiche Regionali
Durata mandato13 settembre 1999 –
31 marzo 2004
PresidenteRomano Prodi
PredecessoreMonika Wulf-Mathies
SuccessoreJacques Barrot

Capo negoziatore dell’Unione europea per l’attuazione della Brexit
Durata mandato30 giugno 2016 –
31 marzo 2021

Dati generali
Partito politicoRPR (fino al 2002)
UMP (2002-2015)
IR (dal 2015)

Michel Barnier (La Tronche, 9 gennaio 1951) è un politico francese, più volte commissario europeo e dal dicembre 2016 al marzo 2021 capo negoziatore europeo per l'uscita del Regno Unito dalla Ue.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entra a 14 anni nel movimento giovanile aderente al Raggruppamento per la Repubblica. Dopo essersi laureato all'ESCP Europe di Parigi nel 1972, si dedica esclusivamente alla politica.

Mandati nazionali e locali[modifica | modifica wikitesto]

Eletto deputato all'Assemblée Nationale nel 1978, 1981, 1986, 1988 e 1993. Eletto senatore nel 1995, si dimette per l'incompatibilità tra mandato parlamentare e di governo. Senatore dal 1997 al 1999. È stato inoltre presidente del consiglio generale della Savoia dal 1982 al 1999.

Incarichi di governo ed europei[modifica | modifica wikitesto]

Dapprima ministro dell'Ambiente nel governo di Édouard Balladur (1993-1995), poi ministro delegato per gli Affari Europei nel governo di Alain Juppé (1995-1997), dal 1999 al 2004 Barnier è membro della Commissione europea, con l'incarico della politica regionale e della riforma delle istituzioni. Dei due membri francesi, è quello nominato dal presidente della Repubblica Jacques Chirac, essendo il secondo membro Pascal Lamy espressione del primo ministro socialista Lionel Jospin.

Nella primavera 2002 aderisce all'Unione per un Movimento Popolare (UMP), per poi ricoprire la carica di ministro degli Affari Esteri nel terzo governo di Jean-Pierre Raffarin (dal 31 marzo 2004 al 31 maggio 2005).

Consigliere e poi ministro di Nicolas Sarkozy[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 maggio 2005 è escluso dal governo di Dominique de Villepin, probabilmente perché ritenuto uno dei responsabili della disfatta al referendum sulla Costituzione europea del 29 maggio 2005, che ha visto una netta prevalenza del voto contrario.

Consigliere di Stato dal 15 settembre 2005. Dal 2006 è uno dei consiglieri più ascoltati del candidato alla presidenza della Repubblica Nicolas Sarkozy, eletto presidente il 6 maggio 2007. Non fa parte del governo di François Fillon insediatosi il 18 maggio di quell'anno, ma all'indomani delle elezioni legislative del 17 giugno 2007, in occasione di un rimpasto, è nominato Ministro dell'Agricoltura.

Candidato dell'UMP alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del 4 giugno 2009, è eletto e, di conseguenza, il 24 giugno lascia l'incarico ministeriale per incompatibilità con il mandato parlamentare.

Commissario europeo[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 novembre 2009 è designato dal governo di François Fillon come commissario europeo. Il presidente della Commissione José Barroso gli ha affidato il portafoglio del Mercato interno e dei Servizi finanziari. Il suo mandato ha avuto inizio il 10 febbraio 2010. Il 26 febbraio 2014 venne promulgata la direttiva europea 2014/26 "sulla gestione collettiva dei diritti d'autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali per l'uso online nel mercato interno". Quest'ultima è anche conosciuta come "direttiva Barnier", in quanto Michel Barnier ne fu il relatore.[1]

Dopo l'elezione di Antonio Tajani al Parlamento europeo, dal 1° al 17 luglio 2014 ha assunto ad interim anche l'incarico di Commissario europeo per l'industria e l'imprenditoria. Il suo incarico è terminato con quello della Commissione Barroso II il 31 ottobre 2014. Il 17 febbraio 2015 è stato nominato da Jean-Claude Juncker consigliere speciale per la politica europea di sicurezza e di difesa.[2]

Il 27 luglio 2016 Juncker lo indica come capo di un nuovo gruppo di lavoro della Commissione responsabile dei negoziati sulla Brexit.[3][4][5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze francesi[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gran croce al merito con placca e cordone dell'Ordine al Merito di Germania (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'infante Dom Henrique (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ SIAE o non SIAE, su writersguilditalia.it, 27 maggio 2014. URL consultato il 9 aprile 2017 (archiviato il 27 gennaio 2016).
  2. ^ Il Presidente Juncker nomina Michel Barnier consigliere speciale per la politica europea di sicurezza e di difesa, su europa.eu, 17 febbraio 2015. URL consultato il 9 aprile 2017 (archiviato il 6 gennaio 2017).
  3. ^ Michel Barnier appointed as Juncker’s Brexit chief, su next.ft.com, ft.com, 27 luglio 2016. URL consultato il 27 luglio 2016.
  4. ^ Brexit, Barnier: priorità Ue non sarà difendere gli interessi delle imprese europee, su it.sputniknews.com, Sputnik, 15 gennaio 2017. URL consultato l'11 maggio 2018 (archiviato il 16 gennaio 2017).
  5. ^ Chi è il negoziatore di Brexit per l'UE, su ilpost.it, il Post, 8 aprile 2017. URL consultato l'11 maggio 2018 (archiviato il 9 aprile 2017).
  6. ^ Copia archiviata, su presidencia.pt. URL consultato il 18 gennaio 2019 (archiviato il 24 febbraio 2011).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Commissario europeo
per le Politiche Regionali
Successore
Monika Wulf-Mathies 13 settembre 1999- 31 marzo 2004 Jacques Barrot
Predecessore Commissario europeo
per il Mercato Interno ed i Servizi
Successore
Charlie McCreevy 9 febbraio 2010- 31 ottobre 2014 Elżbieta Bieńkowska (Mercato interno, Industria, Imprenditoria e PMI)
Jonathan Hill (Stabilità finanziaria, Servizi finanziari e Mercato unico dei capitali)
Predecessore Commissario europeo
per l'Industria e l'Imprenditoria
Successore
Antonio Tajani 1° - 17 luglio 2014
ad interim
Ferdinando Nelli Feroci
Predecessore Commissario europeo
della Francia
Successore
Yves-Thibault de Silguy
(Édith Cresson)
1999-2004
con Pascal Lamy fino ad aprile 2004, poi con Jacques Barrot
Jacques Barrot I
Jacques Barrot 2010-2014 Pierre Moscovici II
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