Michael Levitt


Michael Levitt (Pretoria, 9 maggio 1947) è un biofisico e chimico sudafricano naturalizzato statunitense, dal 1987 professore di biologia strutturale presso la Stanford University[1][2] e vincitore del premio Nobel per la chimica nel 2013,[3] assieme a Martin Karplus e Arieh Warshel, per gli studi sullo sviluppo di modelli multiscala in grado di descrivere reazioni chimiche complesse.[4][5][6][7][8] È la prima persona di origini sudafricane a vincere questo riconoscimento.
Nel 2018, Levitt è stato uno dei co-editori fondatori dell'Annual Review of Biomedical Data Science.[9] Oltre alla cittadinanza sudafricana e statunitense, Levitt ha anche quella britannica e israeliana.[10]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Michael Levitt è nato a Pretoria, in Sudafrica, da una famiglia ebrea di Plungė, in Lituania; suo padre era lituano e sua madre della Repubblica Ceca.[11] Ha frequentato la Sunnyside Primary School e poi la Pretoria Boys High School tra il 1960 e il 1962. La famiglia si trasferì in Inghilterra quando lui aveva 15 anni.[12] Levitt trascorse il 1963 studiando matematica applicata all'Università di Pretoria.[13] Ha poi frequentato il King's College di Londra, laureandosi con lode in fisica nel 1967.[14][15]
Nel 1967 visitò Israele per la prima volta. Insieme alla moglie israeliana Rina,[16] un'artista multimediale, si trasferì per studiare a Cambridge, dove nacquero i loro tre figli. Levitt è stato uno studente di dottorato in biologia computazionale a Peterhouse, Cambridge, e ha lavorato presso il Laboratorio di Biologia Molecolare dal 1968 al 1972, dove ha sviluppato un programma per computer per lo studio delle conformazioni delle molecole che è stato alla base di gran parte del suo lavoro successivo.[17][18]
Carriera e ricerca
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1979 è tornato in Israele e ha condotto ricerche presso il Weizmann Institute of Science di Rehovot, diventando cittadino israeliano nel 1980. Ha prestato servizio nelle Forze di Difesa Israeliane per sei settimane nel 1985. Nel 1986 ha iniziato a insegnare biologia strutturale alla Stanford University e da allora ha diviso il suo tempo tra Israele e la California.[12] Ha poi ottenuto una borsa di ricerca presso il Gonville and Caius College di Cambridge.

Levitt è stato uno dei primi ricercatori a condurre simulazioni di dinamica molecolare del DNA e delle proteine e ha sviluppato il primo software per questo scopo.[19][20][21][22] È diventato noto per lo sviluppo di approcci per prevedere le strutture macromolecolari, avendo partecipato a molte competizioni di valutazione critica delle tecniche per la previsione della struttura proteica (CASP),[23] dove ha criticato la dinamica molecolare per l'incapacità di affinare le strutture proteiche. Ha anche lavorato su rappresentazioni semplificate della struttura delle proteine per l'analisi del ripiegamento e dell'impacchettamento, oltre a sviluppare sistemi di punteggio per confronti sequenza-struttura su larga scala. Ha fatto da mentore a molti scienziati di successo, tra cui Mark Gerstein e Ram Samudrala.
Tra i suoi studenti ci sono noti professori come Steven Brenner, Cyrus Chothia, Valerie Daggett, Mark Gerstein, Julian Gough Ram, Gunnar Schroder, Gaurav Chopra, Peter Minary, Abraham Samson, Xuhui Huang e altri[24]
Covid-19
[modifica | modifica wikitesto]Durante la pandemia di COVID-19 Lewitt si è esposto pubblicamente con una serie di previsioni errate sulla diffusione della malattia basate sui suoi modelli.[25][26][27] Il 18 marzo 2020 ha previsto che Israele avrebbe visto meno di dieci morti per COVID-19 e il 25 luglio 2020 ha erroneamente previsto che l'epidemia negli Stati Uniti sarebbe finita entro la fine di agosto 2020 con un totale di meno di 170.000 morti.[28][25][29] A novembre 2021, gli Stati Uniti registravano decessi per COVID-19 al ritmo di circa 1.000 al giorno,[30] mentre Israele ha riportato oltre 8.000 decessi per COVID-19 dall'inizio della pandemia.[31]
Levitt ha anche sollevato dubbi sui potenziali effetti dannosi degli ordini di blocco COVID-19 sull'economia, nonché sull'aumento dei tassi di suicidio e abuso,[26] e ha firmato la "Dichiarazione di Great Barrington",[32] proposta da un gruppo di accademici che sostenevano misure alternative ai blocchi; la "Dichiarazione" è stata criticata dall'OMS e da altre organizzazioni di sanità pubblica come pericolosa e priva di solide basi scientifiche.[33][34]
Le previsioni errate o potenzialmente fuorvianti di Levitt, e le sue posizioni anti-lockdown, hanno ricevuto numerose critiche per via dello status conferitogli dal premio Nobel e del suo ampio seguito su Twitter.[25][35] Maia Majumder, epidemiologa computazionale presso la Harvard Medical School, ha dichiarato che "Michael Levitt ha un enorme, enorme seguito, quindi questo crea molti problemi quando twitta qualcosa che potrebbe essere disinformativo".[25] Randy Schekman, vincitore del premio Nobel per la medicina nel 2013, ha scritto riguardo le posizioni espresse da Levitt: "In questo caso, credo che abbia attraversato un confine dai dati alla politica pubblica in cui l'impatto della sua parola come premio Nobel ha un'influenza indebita".[25]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Levitt Lab Server | Computational Structural Biology, su Csb.stanford.edu. URL consultato il 22 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016).
- ^ (EN) Michael Levitt, su Csb.stanford.edu (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2010).
- ^ (EN) Richard Van Noorden, 7471, in Modellers react to chemistry award: Nobel Prize proves that theorists can measure up to experimenters, Nature, vol. 502, 2013, p. 280.
- ^ (EN) Kenneth Chang, 3 Researchers Win Nobel Prize in Chemistry, in The New York Times, 9 ottobre 2013. URL consultato il 9 ottobre 2013.
- ^ (EN) Michael Levitt – Facts, su Nobelprize.org, 9 maggio 1947. URL consultato il 22 marzo 2017.
- ^ (EN) The Nobel Prize in Chemistry 2013, su nobelprize.org, Royal Swedish Academy of Sciences, 9 ottobre 2013. URL consultato il 9 ottobre 2013.
- ^ Il Nobel per la Chimica a Karplus, Levitt e Warshel, in Il Corriere della Sera, 9 ottobre 2013. URL consultato il 9 ottobre 2013.
- ^ Premio Nobel per la chimica a Karplus, Levitt e Warshel, in La Repubblica, 9 ottobre 2013. URL consultato il 9 ottobre 2013.
- ^ (EN) Russ B. Altman e Michael Levitt, What is Biomedical Data Science and do We Need an Annual Review of It?, in Annual Review of Biomedical Data Science, vol. 1, 2018.
- ^ (EN) Judy Siegel-Itzkovich, Two American Israelis and US jew share Nobel Prize in Chemistry, in The Jerusalem Post, 9 ottobre 2013. URL consultato il 12 novembre 2017.
- ^ (EN) Foreign Minister congratulates Litvak Levitt on winning Nobel PrizeThe Lithuania Tribune, su en.delfi.lt. URL consultato il 2 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).
- ^ a b (EN) Barak Ravidyesterday, Nobel laureate Michael Levitt tells Haaretz: 'I still feel 16, so I have no ego', su Haaretz, 10 ottobre 2013. URL consultato il 22 marzo 2017.
- ^ (EN) News > University of Pretoria, su web.up.ac.za. URL consultato il 30 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2013).
- ^ (EN) King's College London Calendar: 1968–1969, su King's Collections, p. 282. URL consultato il 12 settembre 2017.
- ^ (EN) Michael Levitt 2 Page CV, su Csb.stanford.edu. URL consultato il 22 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2012).
- ^ (EN) Michael Levitt – Photo Gallery, su Nobelprize.org. URL consultato il 22 marzo 2017.
- ^ (EN) Michael Levitt, Conformation analysis of proteins, in University of Cambridge, 1972.
- ^ (EN) Nobel Prize in Chemistry for Peterhouse alumnus, in University of Cambridge, 10 ottobre 2013. URL consultato l'11 ottobre 2013.
- ^ (EN) C. Chothia, A. M. Lesk, A. Tramontano, M. Levitt, S. J. Smith-Gill, G. Air, S. Sheriff, E. A. Padlan, D. Davies, W. R. Tulip, P. M. Colman, S. Spinelli, P. M. Alzari e R. J. Poljak, Conformations of immunoglobulin hypervariable regions, in Nature, vol. 342, 1989, pp. 877–883.
- ^ (EN) M. Levitt e C. Chothia, Structural patterns in globular proteins, in Nature, vol. 261, 1976, pp. 552–558.
- ^ (EN) A. Warshel e M. Levitt, 2, in Theoretical studies of enzymic reactions: Dielectric, electrostatic and steric stabilization of the carbonium ion in the reaction of lysozyme, Journal of Molecular Biology, vol. 103, 1976, pp. 227–249.
- ^ (EN) M. Levitt, 1, in A simplified representation of protein conformations for rapid simulation of protein folding, Journal of Molecular Biology, vol. 104, 1976, pp. 59–107.
- ^ (EN) G. Chopra, N. Kalisman e M. Levitt, 12, in Consistent refinement of submitted models at CASP using a knowledge-based potential, Proteins: Structure, Function, and Bioinformatics, vol. 78, 2010, pp. 2668–78.
- ^ (EN) Alumni, su Michael Levitt Lab. URL consultato il 4 marzo 2021.
- ^ a b c d e (EN) Eric Boodman, He's a Stanford professor and a Nobel laureate. Critics say he was dangerously misleading on Covid, in Stat, 24 maggio 2021. URL consultato il 13 settembre 2021.
- ^ a b (EN) Zenobia Lloyd, Q&A: Michael Levitt on why there shouldn't be a lockdown, how he's been tracking coronavirus, in Stanford Daily. URL consultato il 18 dicembre 2021.
- ^ (EN) Why this Nobel laureate predicts a quicker coronavirus recovery: 'We're going to be fine', in Los Angeles Times.
- ^ (EN) Michael Levitt, US Covid19 will be done in 4 weeks, su Twitter.
- ^ (EN) Prof Michael Levitt: here's what I got wrong - The Post, su UnHerd. URL consultato l'11 ottobre 2020.
- ^ Julie Bosman, Amy Harmon, Albert Sun, Chloe Reynolds e Sarah Cahalan, Covid deaths in the United States surpass 800,000, in The New York Times, 15 dicembre 2021. URL consultato il 15 dicembre 2021.
- ^ (EN) Joseph Krauss, Israel warns of 'emergency' after detecting new virus strain, in ABC, 26 novembre 2021.
- ^ (EN) Robin Young, Herd Immunity Is 'Pixie Dust Thinking,' Infectious Disease Expert Says, in WBUR. URL consultato il 18 dicembre 2021.
- ^ (EN) Jessie Hellmann, Dozens of public health groups, experts blast 'herd immunity' strategy backed by White House, in The Hill, 15 ottobre 2020. URL consultato il 18 ottobre 2020.
- ^ (EN) WHO chief says herd immunity approach to pandemic 'unethical', in The Guardian, 12 ottobre 2020. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- ^ (EN) Fishwick Samuel, 'I've had emails calling me evil'... Meet the Covid scientists at war, in Evening Standard, 13 ottobre 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Michael Levitt
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su csb.stanford.edu.
- (EN) Erik Gregersen, Michael Levitt, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Michael Levitt, su nobelprize.org.
- (EN) Michael Levitt, su royalsociety.org, Royal Society.
- (EN) Michael Levitt, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 307171652 · ISNI (EN) 0000 0000 6317 6119 · ORCID (EN) 0000-0002-8414-7397 · LCCN (EN) n2014182038 · GND (DE) 1219889474 · BNF (FR) cb12290860q (data) · J9U (EN, HE) 987010188906405171 · NSK (HR) 000192914 |
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