Miagolio

Il miagolìo è una vocalizzazione emessa dai felini, in particolare dai gatti. La trascrizione onomatopeica in italiano è miao,[1] ed è simile in molte lingue europee e asiatiche.
In natura il miagolio è un comportamento tipico soprattutto dei cuccioli, e i gatti adulti raramente miagolano tra di loro. Il miagolio di un gatto adulto verso un essere umano è generalmente considerato un'estensione post-addomesticamento del miagolio dei gattini, con cui il gatto domestico esprime una richiesta di attenzione.[2][3]
Etologia
[modifica | modifica wikitesto]Il miagolio viene apparentemente utilizzato soprattutto dai cuccioli, per sollecitare l'attenzione della madre.[4][5] A circa tre o quattro settimane di età i gattini non miagolano quando è presente almeno un compagno di cucciolata, e a quattro o cinque mesi di età i gattini smettono del tutto di miagolare.[6][7]
Alcune razze, in particolare i siamesi, sono più loquaci di altre. Il gatto miagola spesso e forte quando cerca un compagno. I miagolii vengono emessi prima dalla femmina all'inizio dell'estro, poi durante tutto il periodo dell'accoppiamento, dal maschio e dalla femmina, con molte varianti possibili.[8]
Più raramente, il gatto emette un miagolio debole e a scatti quando è frustrato, ad esempio quando vede una preda fuori portata, come un uccello o un insetto volante. Questo miagolio è spesso accompagnato da schiocchi delle mascelle, talvolta accompagnati da vivaci movimenti della coda, che potrebbero essere paragonati alla nostra espressione "acquolina in bocca".[9]
In presenza degli esseri umani, i gatti utilizzano spesso un registro specifico, che varia a seconda dell'individuo e che sembra in gran parte acquisito. Quindi, secondo il ricercatore John Bradshaw, il gatto può usare una decina di vocalizzazioni a seconda delle circostanze e della situazione. Può così salutare il suo padrone con brevi miagolii, salutare i passanti, chiedere un'azione specifica (come uscire o essere spazzolato), segnalare che ha fame o che soffre.[10][11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Miào, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Meowing and Yowling, su aspca.org, ASPCA. URL consultato il 28 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
- ^ Rob Waugh, Here's what your cat really means when they say 'Meow', in New York Post, 24 giugno 2023. URL consultato il 17 dicembre 2023.
- ^ Susanne Schötz, Joost van de Weijer e Robert Eklund, Phonetic Characteristics of Domestic Cat Vocalisations (PDF), 1st International Workshop on Vocal Interactivity in-and-between Humans, Animals and Robots, 25 agosto 2017, ISBN 978-2-9562029-0-5.
- ^ P. Miller, Whisker whispers, su associationofanimalbehaviorprofessionals.com, Association of Animal Behavior Professionals, 2000. URL consultato il 5 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
- ^ K. A. Brown, J. S. Buchwald, J. R. Johnson e D. J. Mikolich, Vocalization in the cat and kitten, in Developmental Psychobiology, vol. 11, n. 6, 1978, pp. 559-570, DOI:10.1002/dev.420110605.
- ^ Jonathan B. Losos, Essay: The Meaning of Your Cat's Meow, in The Wall Street Journal, 27 Aprile 2023, ISSN 0099-9660 . URL consultato il 17 dicembre 2023.
- ^ Peter Jackson e Adrienne Farrell Jackson, Les Félins: Toutes les espèces du monde, collana La bibliothèque du naturaliste, Torino, Delachaux et Niestlé, 1996, ISBN 978-2603010198.
- ^ Joël Dehasse, Le monde du chat, in Tout sur la psychologie du chat, Paris, Odile Jacob, 2005, p. 416, ISBN 2-7381-1603-5..
- ^ Dennis C. Turner, Paul Patrick Gordon Bateson, The domestic cat, the biology of its behaviour, Cambridge University Press.
- ^ Mariolina Cappelletti, Que signifie le « miaou » du chat ?, su wamiz.com..
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