Mesocricetus brandti

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Criceto dorato di Turchia
Mesocricetus brandti
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Cricetinae
Genere Mesocricetus
Specie M. brandti
Nomenclatura binomiale
Mesocricetus brandti
(Nehring, 1898)
Sinonimi

Mesocricetus koenigi
Nehring, 1898

Il criceto dorato di Turchia (Mesocricetus brandti Nehring, 1898) è un roditore della famiglia dei Cricetidi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Con una lunghezza testa-corpo di 120–180 mm e un peso di 100-300 g, il criceto dorato di Turchia è leggermente più grande del criceto dorato di Siria; come gli altri membri del suo genere, è caratterizzato da corpo tozzo, zampe corte e piccoli piedi. Ha coda molto corta (circa 39 mm) e orecchie relativamente grandi, così come le tasche guanciali. Il manto è color grigio scuro sulla regione dorsale e giallo-grigiastro su quella ventrale; presenta segni facciali molto netti, con banda nera sopra l'orecchio, e una banda nera trasversale sul petto.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il criceto dorato di Turchia presenta l'areale più vasto di qualunque altra specie del genere Mesocricetus. È diffuso in Anatolia, Transcaucasia (Armenia, Georgia e Azerbaigian), Daghestan sud-orientale (Federazione Russa) ed Iran nord-occidentale (fino alla regione di Qazvin ad est e a quella del Lorestan a sud). Sono errate le testimonianze che lo verrebbero presente anche in Iraq settentrionale, Siria, Libano e Israele settentrionale[1].

È presente in steppe rocciose aride, campi e praterie dal livello del mare fino a 2600 m di altitudine, ma si incontra generalmente tra i 1000 e i 2200 m[1].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di piante erbacee e cereali, e talvolta cattura anche insetti e altri invertebrati. Va in ibernazione e raccoglie provviste per l'inverno. Tali provviste sono costituite da cereali, radici di piante erbacee, bulbi e foglie. A seconda del tipo di terreno le sue tane possono spingersi a profondità comprese tra i 50 cm e i 2 m ed essere lunghe da 6 a 10 m. Ciascuna tana presenta diversi passaggi e camere per la nidificazione, per l'immagazzinamento delle provviste e camere-latrina. Spesso condivide la tana con colonie di arvicole campestri ed arvicole sociali. Si riproduce 2-3 volte all'anno. In annate favorevoli può riprodursi fino a 4 volte. Ogni nidiata è composta da 4 a 20 piccoli, mediamente 10. La gestazione dura 16-17 giorni[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Kryštufek, B., Yigit, N. & Amori, G. 2008, Mesocricetus brandti, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mesocricetus brandti, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ronald M. Nowak: Walker's Mammals of the World. Johns Hopkins University Press, 1999 ISBN 0801857899
  • S. Aulagnier, P. Haffner, A. J. Mitchell-Jones, F. Moutou, J. Zima (2008). Guide des mammifères d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient. Delachaux & Niestlé SS, Paris. ISBN 978-88-89999-70-7.

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