Merdeide

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Merdeide
AutoreTommaso Stigliani
1ª ed. originale1629
Generepoema
Sottogeneresatirico
Lingua originaleitaliano

La Merdeide, avente come sottotitolo «Stanze in lode delli stronzi della Real Villa di Madrid», è un poema attribuito a Tommaso Stigliani, che lo scrisse sotto lo pseudonimo di Nicolò Bobadillo[1].

Composta in chiave antispagnola, tanto da definire Madrid una città sudicia, essa comparve la prima volta nel 1629, all'interno di una antologia di stampo burlesco contenente, tra le altre, la Murtoleide del Marino[2][3].

Di poco successivo alla Cicceide del Lazzarelli, il poema s'inscrive nell'alveo delle liriche satiriche ed irriverenti tipiche del '600, e in particolare nell'ambito del dibattito fra marinisti e antimarinisti, cui contribuì lo stesso Stigliani.

La Merdeide non va confusa con l'opera omonima scritta ad inizio del XIX secolo dall'abate Angelo Penoncelli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Melzi, Dizionario di opere anonime e pseudonime di scrittori italiani, vol. II, Milano 1852, pp. 190-191. Ma si veda anche B. Croce, Saggi sulla letteratura italiana del Seicento, Laterza, Bari 1962, p. 320.
  2. ^ La Murtoleide Fischiate del Cav. Marino con la Marineide Risate del Murtola con nuova aggiunta, Spira, (ma Venezia), Starkio, 1629 (online).
  3. ^ (FR) Agnès Morini, Murtoleide, Marineide, Stiglianide et autres...«Merdeidi» marinestes et antimarinistes, in L'invective: histoire, formes, strategiés, Université de Saint-Etienne, 2006, pp. 141-142, ISBN 9782862724218.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • N. Bobadillo [ma T. Stigliani], La merdeide, a cura di G. Torello e R. Boglione, Appaling, Philadelphia 2005 (edizione online)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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