Mentha piperita

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Mentha × piperita
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Tracheobionta
(clade) Angiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Asteridi
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Genere Mentha
Specie M. × piperita
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Genere Mentha
Specie M. × piperita
Nomenclatura binomiale
Mentha × piperita
L.

La menta piperita (Mentha × piperita) è una pianta erbacea perenne, stolonifera, fortemente aromatica, che appartiene alla famiglia delle Labiate (Lamiaceae), e al genere Mentha. È ibrida tra la Mentha aquatica e la Mentha spicata (chiamata anche Mentha viridis).

La pianta è originaria dell'Europa e la coltivazione è diffusa in tutto il mondo[1].

La zona del Mitcham (Inghilterra), intorno alla metà del XVIII secolo, fu interessata dalla prima coltivazione su vasta scala della menta[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Un'illustrazione del 1887 di Köhlers; Piante medicinali

La menta piperita è un'erba alta da qualche cm a circa 70 cm, con steli eretti e radici rizomatose che si espandono notevolmente nel suolo.

Le foglie sono opposte, semplici, lanceolate e ricoperte di una leggera peluria di colore verde brillante.

I fiori sono raccolti in cime terminali, coniche, che fioriscono a partire dal basso verso l'alto. I singoli fiori, simpetali e irregolari, sono piccoli, di colore bianco, rosa o viola; la corolla, parzialmente fusa in un tubo, si apre in due labbra, la superiore con un solo lobo, l'inferiore con 3 lobi disuguali. La fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all'autunno.

Il frutto è una capsula che contiene da 1 a 4 semi. È piccolo, ovale e di colore bruno.[3]

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Di facile coltivazione, predilige una zona poco ombrosa e umida.

La moltiplicazione avviene per talea, oppure per divisione dei cespi, a fine settembre. Alla base della pianta si formano degli "stoloni" da cui hanno origine nuovi germogli che verranno usati per rinnovare le colture. Se coltivata in zone di scarsa umidità, la pianta guadagnerà in ricchezza di essenza ma perderà in sviluppo.

La pianta della menta è facilmente attaccata da funghi parassiti (Puccinia menthae); i suoi steli e le foglie si riempiono di rigonfiamenti e puntini rossastri che poi si evolvono in macchioline nerastre, le piante infette vanno eliminate e bruciate. Viene, inoltre, attaccata dalle lumache che ne sono ghiotte.

La raccolta della menta viene fatta quando la pianta è completamente fiorita e portata nelle apposite distillerie, mentre per uso domestico viene essiccata in luogo fresco e arieggiato.

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

Di sapore intenso, viene raramente utilizzata in cucina dove si preferiscono altre specie di menta; della menta piperita viene perlopiù utilizzata l'essenza nella preparazione di bevande e prodotti dolciari.

Viene utilizzata anche in industria farmaceutica come aromatizzante (collutori, dentifrici, tisane), è antinevralgico e decongestionante delle prime vie aeree.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Euro+Med Plantbase Project: Mentha × piperita Archiviato il 9 marzo 2012 in Internet Archive.
  2. ^ Articolo a cura di Roberto Sarasini, Menta piperita: proprietà, usi e curiosità, su Pianeta di Riserva. URL consultato il 3 settembre 2020.
  3. ^ La grande Enciclopedia delle erbe, Santarcangelo di Romagna, Rusconi Libri, 2017, pp. 200-201.

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