Vai al contenuto

Melissa Sue Anderson

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Melissa Sue Anderson nel 1974

Melissa Sue Anderson (Berkeley, 26 settembre 1962) è un'attrice statunitense naturalizzata canadese, celebre per aver interpretato il ruolo di Mary Ingalls, la sorella maggiore di Laura Ingalls, nella serie televisiva statunitense La casa nella prateria, prodotta dal 1974 al 1983, e tratta, appunto, dai racconti autobiografici di Laura Ingalls Wilder.

Melissa Sue Anderson con Lance Kerwin nella serie James (1977)

Melissa Sue Anderson è nata il 26 settembre 1962 a Berkeley, California,[1] da James e Marion Anderson.[2] Ha una sorella maggiore, Maureen, di dodici anni più grande di lei.[2] Quando Melissa aveva sette anni, si trasferì con la famiglia dalla San Francisco Bay Area a Los Angeles.[2] I suoi genitori divorziarono quando aveva tredici anni, e in seguito è stata cresciuta dalla madre.[2]

La carriera della Anderson nel mondo dello spettacolo cominciò quando un'insegnante di danza invitò i suoi genitori a trovarle un agente.[3] Dopo essere apparsa in alcuni spot pubblicitari per la Mattel e la Sears,[2] cominciò ad essere selezionata per interpretare ruoli televisivi. La sua prima apparizione avvenne in un episodio del 1972 di Vita da strega. Nello stesso anno interpretò la parte di Millicent in un episodio di La famiglia Brady e apparve in una puntata di Shaft[2].

La casa nella prateria

[modifica | modifica wikitesto]

All'età di undici anni, ottenne il ruolo di Mary Ingalls in La casa nella prateria, che ricoprì per ben otto stagioni, dal 1974 al 1981. Nel 1976, lo stesso Michael Landon le chiese di interpretare il ruolo di Nancy Rizzi, la prima ragazza di John Curtis (interpretato da Lance Kerwin), nel film autobiografico In corsa verso la vita (The Loneliest Runner)[4]. Nel 1977, interpretò ancora il medesimo ruolo nella prima puntata della serie James. Nel 1978, la Anderson ottenne una candidatura ai Primetime Emmy Award nella categoria "migliore attrice protagonista in una serie drammatica" per il suo ruolo ne La casa nella prateria, e vinse l'Emmy Award per la sua interpretazione in ABC Afterschool Specials nel 1979. Nello stesso anno vestì i panni di Dana Lee Gilbert nel film televisivo della CBS Survival of Dana. Nel 1980, vinse il premio spagnolo TP de Oro come "migliore attrice straniera" per il suo ruolo in La casa nella prateria. Nel 1981, ottenne una candidatura allo Young Artist Award per la sua interpretazione nel film horror canadese Compleanno di sangue.[5].

Durante tutto il periodo de La casa nella prateria, l'attrice non intraprese rapporti informali e cordiali di amicizia con il resto del cast degli attori, soprattutto con la sorella nella finzione, l'attrice Melissa Gilbert. Questi ultimi, in seguito, raccontarono, infatti, più o meno la stessa versione, ovvero che la Anderson, durante le giornate di registrazione, rimaneva pressoché fredda e distaccata nei rapporti con loro, poiché subiva una certa iperprotettività da parte della madre[6][7].

Dopo La casa nella prateria

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il 1983, la Anderson recitò ancora in altre serie televisive, come Un giustiziere a New York, Alfred Hitchcock presenta, CHiPs e La signora in giallo, e fu la produttrice associata dell'ultimo progetto televisivo di Michael Landon realizzato prima di morire: La casa dei piccioni viaggiatori (Where Pigeons Go to Die), del 1990.[8]

Melissa Sue Anderson con Radames Pera sul set de La casa nella prateria
  • A Different Approach, regia di Fern Field - cortometraggio (1978)
  • 625 líneas serie TV, 1 episodio (1979)
  • Where Have All the Children Gone film TV (1980)
  • All-Star Salute to Mother's Day film TV (1981)
  • Hollywood's Children film TV (1982)
  • The Joy of Natural Childbirth, regia di John Philip Dayton (1985)
  • Sex Symbols; Past, Present and Future documentario (1987)
  • Circus of the Stars#14 – documentario (1989)
  • Michael Landon – documentario (1997)
  • Intimate Portrait serie TV, 1 episodio (1998)
  • The 70s: The Decade That Changed Television documentario (2000)
  • Celebrity Profile documentario (2000)
  • Biography documentario (2001)
  • El informal serie TV, 1 episodio (2001)
  • Intimate Portrait documentario (2002)
  • Sagas: Melissa Sue Anderson documentario (2002)
  • Favorite Stars: Then & Now documentario (2003)
  • Dickie Roberts - Ex Piccola Star, regia di Sam Weisman (2003)
  • E! True Hollywood Story documentario (1997-2004)
  • Biography for Kids documentario (2004)
  • The Ultimate Hollywood Blonde – miniserie TV (2004)
  • Ciclo Alfred Hitchcock – serie TV, episodi 1x09-1x21 (2005)
  • ¿Cómo están ustedes? – film TV (2006)
  • Corazón, corazón – serie TV, 1 episodio (2006)
  • A Little House Conversation – documentario (2006)
  • Going to Pieces: The Rise and Fall of the Slasher Film – documentario (2006)
  • I Love the '70s: Volume 2 – serie TV (2006)
  • Inside Edition – documentario (2010)

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Lynch, Tom, Screen World 2002, Hal Leonard Corporation, 2002, p. 321, ISBN 978-1-557-83598-7.
  2. ^ a b c d e f David Gritten, With Dates Like Sinatra Junior Melissa Sue Anderson Is Outgrowing Her 'little House', su People, vol. 15, n. 21, 1º giugno 1981.
  3. ^ Scott Miley, Melissa Anderson’s role challenging, in Anderson Daily Bulletin, 14 settembre 1979.
  4. ^ Bed-wetting is a problem for ‘The Lonliest Runner’, in The Tampa Times, 26 dicembre 1980.
  5. ^ 3rd Youth In Film Awards, su YoungArtistAwards.org.
  6. ^ https://ninjajournalist.com/entertainment/little-house-prairie-secrets-fb/
  7. ^ Copia archiviata, su collider.com. URL consultato il 23 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2020).
  8. ^ Hill, Michael E., Michael Landon, su The Washington Post, 28 gennaio 1990.
  • (EN) Kathy Garver e Fred Ascher, "X Child Stars: Where Are They Now?". Taylor Tread Publishing, 2016, pp. 193-194.
  • (EN) David Dye, Child and Youth Actors: Filmography of Their Entire Careers, 1914-1985. Jefferson, NC: McFarland & Co., 1988, pp. 5-6.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN86970273 · ISNI (EN0000 0000 8398 7314 · LCCN (ENno98088028 · GND (DE137299729 · BNE (ESXX1200916 (data) · BNF (FRcb14149805t (data)