Melanocharis arfakiana

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Beccabacche oscuro
Immagine di Melanocharis arfakiana mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Corvida
Famiglia Melanocharitidae
Genere Melanocharis
Specie M. arfakiana
Nomenclatura binomiale
Melanocharis arfakiana
(Finsch, 1900)

Il beccabacche oscuro o beccabacche degli Arfak (Melanocharis arfakiana (Finsch, 1900)) è un uccello passeriforme della famiglia Melanocharitidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, arfakiana, è un riferimento all'areale occupato da questi uccelli: il loro nome comune rappresenta invece un riferimento alla livrea.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 11,5 cm di lunghezza, per 11,5 g di peso[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dall'aspetto paffuto e massiccio, muniti di testa allungata, becco sottile e di media lunghezza, forti zampe e coda di media lunghezza: nel complesso, questi uccelli ricordano molto le femmine del beccabacche nero, dalle quali differiscono per il becco chiaro e l'area gialla sotto l'ala.

Il piumaggio è di colore grigio-verdastro su fronte, vertice e nuca, mentre dorso, ali e coda sono di colore bruno-olivastro: gola, petto e ventre sono di colore grigio-biancastro, più scuro sui primi due, mentre scapole e fianchi sono di colore giallo, molto evidente quando l'animale spiega le ali.

Il becco è di un inusuale colore grigio-rosato con punta nera (i beccabacche possiedono generalmente becco di colore scuro), le zampe sono nerastre e gli occhi sono di colore bruno-rossiccio.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dalle abitudini essenzialmente diurne, che vivono da soli o in coppie e si rivelano estremamente timidi e difficili da osservare, mentre è più facile udire il loro richiamo cinguettante formato da una nota ascendente e una discendente ripetute 3-4 volte[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie appare essenzialmente frugivora, con una componende della dieta rappresentata anche da insetti ed altri artropodi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Finora sono state osservate coppie in corteggiamento (consistente nel rincorrersi fra i rami) fra maggio e agosto e giovani esemplari fra luglio e ottobre[3]: mancano altre informazioni circa la riproduzione in questi uccelli.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è endemica della Nuova Guinea, dove è stata osservata nell'area delle Star Mountains, sui monti Adelbert e nei pressi delle città di Lae e Port Moresby: a dispetto del nome scientifico, l'unica osservazione di questi uccelli nei monti Arfak è stata quella dell'olotipo[3]

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla foresta pluviale primaria e secondaria di collina e pedemontana, fra i 640 ed i 1100 m di quota[3]: essi colonizzano invece i giardini e i parchi delle aree suburbane prossime alla foresta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Melanocharis arfakiana, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Melanocharitidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  3. ^ a b c d e (EN) Obscure Berrypecker (Melanocharis arfakiana), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 17 gennaio 2018.

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